ru24.pro
Secolo d'Italia.it
Декабрь
2024

Kyrgios l’anti Sinner, il veleno non basta: già fuori a Brisbane. Neanche il “doppio gioco” di Djokovic lo salva

0

Dopo tante parole e squallido show sui social, con invettive e insulti sferrati tutti alacremente contro Jannik Sinner, il ritorno in campo di Nick Kyrgios è stato a dir poco amaro. Anzi, decisamente deludente. Al primo singolare dopo un anno e mezzo di stop per infortunio, che viene da pensare che l’australiano abbia investito quasi totalmente nell’aizzare la campagna web contro il numero uno del mondo, il tennista dalla spettacolarità circense e dalla lingua tagliente ha perso però in tre set contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard: 7-6, 6-7, 7-6 lo score in due ore e mezza di gioco.

Ritorno in campo amaro per Kyrgios: il nemico giurato di Sinner è già fuori a Brisbane

torno amaro per Nick Kyrgios a Brisbane. Il tennista australiano, da mesi ormai protagonista di attacchi continui a Jannik Sinner dopo il caso doping che ha riguardato l’azzurro. E al ritorno dopo una lunga assenza dai campi, è stato battuto al primo turno nel singolare dell’Atp 250 dal francese Giovanni Mpetshi Perricard in tre set, con il punteggio di 6-7 (2), 7-6 (4), 6-7 (3).

Kyrgios battuto al primo turno da Mpetshi Perricard

La partita, abbastanza equilibrata fin dall’inizio, è stata decisiva in tre tie break, dove Kyrgios ha faticato a mantenere lucidità e concentrazione. Complice anche una condizione fisica non ancora al meglio. L’australiano, fuori nel singolare, potrà comunque continuare ad allenarsi in vista dell’Australian Open, al via il prossimo 13 gennaio, con il doppio dove, in coppia con Novak Djokovic, ha superato ieri il primo turno.

Lezione anche da Arnaldi: l’azzurro ha battuto l’australiano Popyrin

Avanti a Brisbane invece Matteo Arnaldi. L’azzurro ha battuto l’australiano Alexei Popyrin in due set con il punteggio di 6-3, 6-2 e ora sfiderà, negli ottavi di finale, l’americano Reilly Opelka. Insomma, lo show non basta e si risolve con un ritorno in singolare con sconfitta per Nick Kyrgios all’ATP 250 di Brisbane. L’australiano, di fatto al rientro in campo dopo più di due anni (perché di fatto Stoccarda 2023 è stata un interludio), ha dovuto subito tastare con mano i limiti del suo tennis – ultimamente più commentato che giocato – oltre alla grande novità del 2024 e, in fondo, anche del 2025: il francese Giovanni Mpetshi Perricard.

Kyrgios contro Sinner: tutto il veleno non è bastato, altro che doping…

Dunque, tutto il veleno profuso contro Sinner e la grinta unita alla voglia di tornare sul tappeto gioco. E finanche una prestazione non catastrofica, sono bastati a Nick Kyrgios per vincere la sfida del ritorno e il confronto con Perricard che l’ha battuto al primo turno dell’Atp 250 di Brisbane. Eppure forse ci sperava il polemico tennista australiano, incoraggiato nella giornata di ieri dal successo in doppio in coppia con Novak Djokovic, che gli ha permesso di conquistare l’accesso al secondo turno: perché al rientro in singolare dopo un anno e mezzo l’australiano ha ceduto il passo all’avversario francese Perricard.

Entusiasmante Matteo Arnaldi

Di contro, debutto entusiasmante per Matteo Arnaldi, che in un’ora e 9 minuti si sbarazza di un ostacolo insidiosissimo (almeno sulla carta), come l’australiano Popyrin. L’azzurro, con buona pace di Kyrgios and co., si è imposto con un nettissimo 6-3 6-2. Arnaldi ha sbagliato pochissimo. Ha piazzato sette ace. E sfruttato la giornata poco brillante di Popyrin, che in partita è risultato quasi “non pervenuto”. Ora, agli ottavi Matteo sfiderà l’americano Opelka, che si è imposto sull’argentino Gomez. Insomma, il sunto è presto fatto: Kyrgios subito fuori a Brisbane, super Arnaldi travolge Popyrin

Kyrgios, dagli insulti social a Sinner alla disfatta sul campo

Ma non è questo, e lo sappiamo, il confronto che tanto duole al tennista australiano. Ma quello pervicacemente ricercato sui social contro Sinner, sfidato a suon di insulti. Offese più o meno becere che il nostro campione azzurro, dal tetto del mondo da cui domina su avversari e ami-nemici, ha sonoramente ignorato. Una telenovela social, quella orchestrata dal giovane australiano, che oggi si è infranta contro l’ultimo insuccesso, e l’ennesima disfatta social. Nonostante accuse, annunci, premesse e promesse, amaramente Kyrgios ha disatteso pronostici e aspettative.

Neppure il doppio gioco di Nole lo aiuta

Neppure l’assist fornito dall’ami-nemico di un tempo, Nole Djokovic, gli è bastato. Certo, il cerchiobottismo del serbo era tutto da interpretare, ancorché calibrato sul filo di lana di chi, volendo sferrare il colpo a Sinner (infierendo sul fianco del doping, ancora scoperto), ha da un lato prudentemente osservato dando un colpo al cerchio: «Non metto in discussione che la sostanza proibita sia stata assunta intenzionalmente: conosco Jannik da quando era un ragazzino, non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere».

Il cerchiobottismo di Djokovic non paga…

Ma dall’altro ha non proprio salomonicamente aggiustato il tiro, con un dritto indirizzato alla botte di Kyrgios, asserendo: «Viviamo in un mondo in cui chiunque ha il diritto di esprimere il suo parere. Nick ne ha parlato moltissimo e ha ragione sulla trasparenza e incoerenza dei protocolli». Tutto per poter continuare a dire di essere amico dell’uno e partner in doppio dell’altro. Ma anche questo, come già detto, non è bastato a Kyrgios. Risultato: Nole avanza, Nick è già fuori da Brisbaine. Sinner? Veleggia verso altri lidi, lontano dal chiacchiericcio fastidioso di chi non è alla sua altezza…

L'articolo Kyrgios l’anti Sinner, il veleno non basta: già fuori a Brisbane. Neanche il “doppio gioco” di Djokovic lo salva sembra essere il primo su Secolo d'Italia.