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Декабрь
2024

L’intervento. Il 2025 che verrà? Un anno di riforme sulla “via italiana”. Tutto grazie al 2024

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Un buon anno, per tutto l’anno. Pieno di traguardi raggiunti, successi e non solo buoni propositi incompiuti. Con circostanze sfavorevoli, che sempre ci sono, trasformate in opportunità. Per crescere.

Soliti auguri, triti e ritriti, in vista del novello anno che bussa alle porte? No. La fotografia, piuttosto, dell’anno quasi passato, in attesa di quello che arriva. Un bilancio assolutamente positivo. A cominciare dal rispetto e dall’attuazione puntuale del programma con il quale il 25 settembre 2022 la squadra del centrodestra è stata investita dal popolo italiano della fiducia necessaria per cambiare la Nazione. Finalmente. Un percorso, quello degli ultimi dodici mesi, che ha consentito all’Italia di acquisire, era ora, nuova centralità e rinnovato protagonismo a livello internazionale. E non solo per la presidenza del G7 condotto per mano magistralmente dal nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Anche per le grandi iniziative messe in campo per rilanciare la crescita economica e l’occupazione, mettere in sicurezza i conti dello Stato, difendere il potere d’acquisto delle famiglie, in particolare quelle con figli e più fragili.

Non è un caso che la Commissione Europea abbia sancito, senza se e senza ma, che l’Italia è al primo posto in Unione Europea per minori squilibri. Lo ha confermato l’Alert Mechanism Report (AMR), il documento che utilizza 13 principali indicatori macroeconomici (Mip Scoreboard) nel quadro della attività di sorveglianza che attiene alla cosiddetta Macroeconomic Imbalance Procedure e alla formulazione di raccomandazioni agli Stati membri per correggere i loro squilibri economici.

È tanto, ma non è tutto. Perché se l’anno che verrà vedrà anche germogliare riforme attese da tempo, è per i semi piantati oggi, proprio nel 2024. Insomma il 2025 sarà l’anno delle riforme, come ha ricordato il presidente Meloni ad Atreju, per proseguire sulla strada intrapresa fin dall’inizio dalla squadra di questo Governo. Coerenza con il programma, decisione e fermezza nella sua realizzazione, capacità di adattamento ad esigenze nuove, emerse nel corso del percorso intrapreso, soprattutto a livello mondiale. E se tutto questo è successo fino a ieri, addirittura in un anno bisesto, la linea non cambierà, ma anzi si consoliderà da domani. Lo esige il consenso del popolo italiano per Fratelli d’Italia, costante anche ad avvio di questo terzo anno dell’Esecutivo di centro-destra. Conferma che i risultati finora ottenuti sono stati compresi e condivisi. La squadra capitanata da Giorgia Meloni è risultata vincente, perché capace di assicurare all’Italia un futuro migliore, da troppo tempo atteso.

Avanti così, dunque, fino alla fine della legislatura. Perché squadra che vince non si cambia. E anche da parte nostra, un buon anno. Per tutto l’anno. Il prossimo.

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