Marino, Marotta, Maradona Jr., Amisani e Tarantino a Radio Napoli Centrale
L’EDITORIALE – Prof. Guido Trombetti: “Finalmente torna il campionato. Azzardo una previsione…”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto il prof. Guido Trombetti con il suo editoriale: “Finalmente torna il campionato, finalmente si parla di calcio, mettendo dentro il massimo livello di passione. Per quanto possa intricare la Nazionale, il campionato è un’altra cosa. La discussione intorno al Napoli cresce e l’attenzione è completamente focalizzata sulla partita di Cagliari. Alcuni giornali parlano del ritorno nelle zone alte della classifica, questo francamente ci sembra assolutamente prematuro dopo 3 giornate di campionato. Contro Cagliari il primo grande dubbio è Kvara che ha rimediato una botta con la sua Nazionale, oggi rientra ed ha due giorni dal match, senza sapere se la sue condizioni sono tali da consentirgli di essere in campo oppure no. Se Kvara non ce la fa, cosa succede? Sulla carta, due sembrano le possibili alternative: Raspadori o Neres che gioca a sinistra. Non me la sento di scommettere su una o l’altra alternativa, Raspadori sarebbe un usato garantito per quanto a capacità di inserirsi nella tipologia di gioco della squadra, Neres è la novità esplosiva, quindi è quello che tutti noi tifosi ci aspettiamo. Voglio azzardare questa previsione: Conte giocherà a due in mezzo al campo, se gioca a due, lo scozzese non può rimanere fuori perché hai dei numeri che servono al Napoli, soprattutto quello dei tiri da fuori aria. Ritengo che se deve entrare lo scozzese in un centrocampo a due, ad uscire sarà Lobotka e non Aguissa, perché chi soffre di più il modulo a 2 è proprio Lobotka. Ciò che accadrà veramente ce lo diranno i fatti”.
Pierpaolo Marino: “McTominay erede di Hamsik? Non scomodiamo nessuno, McTominay potrebbe offendersi”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto Pierpaolo Marino, direttore sportivo: “Campagna acquisti di quest’anno al pari della mia e quella di Benitez? Mi auguro che possa essere così, per la società e per i tifosi. I presupposti sono ottimi. Commozione di De Laurentiis? De Laurentiis è un uomo morale e così com’è esagerato nelle arrabbiature, è anche umanamente valido nei momenti di generosità, commozione, conoscendo l’uomo l’avrei detto. Che Napoli è quello che sta nascendo con Conte? Un Napoli che può aprire un ciclo, perché sono arrivati dei giocatori che hanno l’età adatta per completare e trasformare una squadra fino ad aprire un ciclo sotto la guida di Conte. Che impatto può dare Conte? Conte può dare sotto tutti i punti di vista delle iniezioni importanti, dal punto di vista della credibilità del progetto – quindi manager che pianifica le strategie -, dal punto di vista tattico. McTominay è il nuovo Hamsik? Magari (ride, ndr). Hanno caratteristiche fisiche diverse. Io mi auguro che sia il nuovo Hamsik, ma è un giocatore già top a livello mondiale, europeo. Il paragone potrebbe anche farlo arrabbiare. Lasciamo ognuno al proprio posto e con le proprie caratteristiche. Mi auguro che McTominay faccia i numeri di Hamsik, centrocampista capace di raggiungere la classifica cannonieri del Napoli. Identità precisa o un Napoli versatile? Come suggerisce la campagna acquisti del Napoli, soprattutto portando i due centrocampisti nel finale, è evidente che Conte vorrà una squadra duttile, cambierà più moduli a seconda degli avversari e della disponibilità della rosa. Impatto di Lukaku? Può essere notevole, sono bastati pochi minuti col Parma per far vedere quanto può essere importante uno sfondatore come lui che ha anche doti tecniche. Darà sicuramente un impatto straordinario e sarà trascinante per i napoletani e i napoletani trascineranno lui”.
Eugenio Marotta: “Il ricordo più bello di questi 20 anni è lo scudetto dei bilanci”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto Eugenio Marotta, giornalista Il Mattino: “Qual è il ricordo più bello di questi 20 anni? Sarebbe facile dire lo scudetto, se non altro per com’è arrivato. Il presidente l’ha evidenziato e una medaglia non indifferente e difficilmente da ‘digerire’ da parte della tifoseria è lo scudetto dei bilanci, di un club sano in un calcio malato, questo è paradossalmente addirittura meglio. Campagna acquisti? Me l’aspettavo così scoppiettante, perché se prendo Conte è come prendere una Ferrari e non avere la possibilità di pagare il casello autostradale. Me l’aspettavo, ma non mi aspettavo una prova di forza che il Napoli ha dimostrato di avere nel caso Osimhen. Napoli tra le prime 4? Assolutamente sì, poi è chiaro che il campo è un giudice inappellabile. Il Napoli è assolutamente in grado a competere per ottenere un posto nell’Europa che conta. Se il Napoli di Conte facesse le coppe, avrebbe una rosa ancora più competitiva. Dov’è carente il Napoli? Diciamo che gli esterni possano essere dei tasselli da colmare nel mese di gennaio, senza fare un torto a quelli già presenti. Conte allungherà la carriera del capitano perché gli ha disegnato un ruolo da braccetto che gli consentiranno altri 3-4 anni ad alto ritmo. Spero di non essere smentito”.
Diego Maradona Jr.: “A De Laurentiis vanno fatti i complimenti. Questo Napoli ha un’idea e un’identità”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto Diego Maradona Jr., allenatore: “Quello che è successo tra la mia famiglia e quel signore che io non nomino, che ovviamente non è De Laurentiis, sono cose personali. Io da tifoso voglio dire che questo ventennale è sicuramente stato positivo, dove il Napoli è cresciuto, ha vinto uno scudetto, bisogna essere obiettivi. A De Laurentiis vanno fatti i complimenti. Che impressioni ho di questo Napoli? Verso aprile, quando ancora non si sapeva chi sarebbe stato l’allenatore del Napoli, dissi che se fosse arrivato Conte, ci sarebbe stata una rivoluzione. Fui duramente attaccato e alla fine ho avuto ragione. Conte è arrivato con un problema molto serio, perché solo chi fa l’allenatore può capire cosa vuol dire cambiare 13/14 giocatori. Oggi, vedo un Napoli con un’idea, un’identità, che sa cosa vuole fare e soprattutto consapevole che bisogna ricominciare a lottare per i primi quattro posti. Potenzialmente, oggi, il Napoli può dire la sua: McTominay, Neres, Gilmour, Neres sono forti, ma arrivati grazie a Conte. Chi è il giocatore con più estro? Sicuramente Neres può spostare, ma il nostro 10 è Kvara, è il giocatore da cui dipendiamo da quando è arrivato. Ci sono i margini per aggiungere un centrocampista al sistema di gioco? Sicuramente il reintegro di Folorunsho, mi fa pensare che è una cosa cui ha pensato lo staff tecnico. Ma non è una cosa facile. Prossime partite? In questa Serie A, puoi cadere su ogni campo, è veramente difficile poter creare una striscia vincente e sappiamo quanto lo è. “.
Fabio Tarantino: “Cagliari-Napoli? La deciderà il valore tecnico e Lukaku fa tutta la differenza del mondo”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto Fabio Tarantino, giornalista Corriere dello Sport: “L’intervento del presidente è stato molto umano. Ci siamo sorpresi – e poi neanche tanto – rileggendo le sue dichiarazioni. De Laurentiis non ha pensato solo ai trionfi, alle vittorie, ma alla storia. C’è stato quel momento di commozione perché ha ricordato anche le tante critiche che ancora riceve, nonostante lo scudetto, i calciatori di prestigio, il bilancio e nonostante ciò che accade in altre società. De Laurentiis può ancora dare tanto? Il tema l’ha lanciato lui. È arrivato a Napoli, ha vinto la Coppa Italia, la Supercoppa, lo scudetto, laddove dovesse vincerne un altro, pareggerebbe un’impresa già vissuta. La vera vincita sarebbe pensare al Maradona o al centro sportivo, creare qualcosa che possa restare a lungo a Napoli e anche per le prossime proprietà. Quando si cresce, si tende sempre ad essere più sensibili ed esprimere sensibilità, evidentemente De Laurentiis sta cambiando. Cagliari-Napoli? Una partita difficile. Il Cagliari gioca bene, ha una propria identità tattica, il Napoli troverà molti Nazionali che non si sa come stanno fisicamente, lo stesso Kvara. Però il Napoli ha Lukaku, Neres, Kvara appunto e può far prevalere il suo valore tecnico, Lukaku fa tutta la differenza”.
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