Curto: “I risultati aiutano a vivere meglio il lavoro quotidiano, esserci per il gruppo è la cosa che mi interessa”
Il difensore azzurro Marco Curto ha rilasciato un’intervista nell’edizione odierna de “Il Tirreno” per parlare del momento della squadra e quello a livello personale.
“E’ arrivata la vittoria che serviva per darci fiducia dopo la brutta sconfitta di Chiavari, abbiamo dimostrato di esserci, di essere squadra e questo vale anche più di un singolo successo.”
C’è già un’aria nuova alla ripresa degli allenamenti?
“Sicuramente i risultati aiutano a vivere meglio la quotidianità del lavoro. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, tante cose da sistemare ma rimboccarsi le maniche dopo un successo è più semplice. Diciamo che la vittoria sul Catanzaro, in questo senso, può e deve diventare il punto di ri-partenza.”
Come il primo clean sheet stagionale: per lei che è un difensore essere riusciti finalmente a non prendere gol, impresa che all’Empoli manca addirittura dall 0-0 con il Cagliari dell’aprile scorso, sarà una soddisfazione in più…
“Si, lo è. E’ uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Stavolta c’è stata quell’attenzione anche ai più piccoli dettagli che spesso ci era mancata.”
Ma anche un atteggiamento diverso: con il Catanzaro la squadra è sembrata iniziare a difendersi già dalla trequarti avversaria…..
“La partita è arrivata al termine della prima settimana intera di lavoro con mister Dionisi e qualcosa di diverso si è visto. Ora la sosta può aiutarci a capire ancora meglio le cose che il tecnico ci chiede. In generale non è mai positivo fermarsi dopo una vittoria, ma nel nostro caso lo stop del campionato può essere utile.”
Anche perché alla ripresa c’è un’altra partita-trappola in casa dell’Avellino.
“Sicuramente un’altra sfida con tante difficoltà, dal valore dell’avversario al campo sintetico, ma in Serie B non c’è mai niente di facile e spesso più che il tasso tecnico di una squadra sono la voglia e la fame di un gruppo a decidere le partite.”
A livello personale, invece, è tornato protagonista dopo un periodo vissuto quasi ai margini, tanto che il suo procuratore Vincenzo Pisacane aveva già parlato di un suo possibile addio a gennaio….
“Le questioni extra-campo le lascio al mio agente. E’ chiaro che tra giocare e non giocare c’è differenza ma io penso solo a lavorare per riuscire ad aiutare la squadra. Esserci per il gruppo è la cosa che mi interessa.”
E ora ha dimostrato di esserci anche in più zone di campo visto che con il Catanzaro ha iniziato come centrale di destra e nella ripresa è andato a fare il centrale di sinistra…
“In questo senso sono un giocatore duttile. Dietro ho fatto anche il terzino e il centrale giocando sia a tre che a quattro. Penso sia un pregio e mi fa piacere rendermi utile.
”Anche perché, paradossalmente, a 26 anni e con già 90 presenze in B, lei è uno dei senatori della compagnia….
“Capisco che sia strano, ma in effetti sono uno dei più anziani ed è una responsabilità che sento e che mi piace. Quando si vive la realtà dell’Empoli, che io avevo già assaggiato anni fa proprio nel settore giovanile, si percepisce a tutti i livelli la cura e l’attenzione che c’è per il vivaio e per chi dal vivaio arriva. Quando sono tornato, in estate, dare una mano ai più giovani era uno degli obiettivi che mi ero posto e anche oggi la penso così. E lavoro per farlo in campo e fuori.”
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