Classifiche a confronto. Solo due volte peggio alla settima ma la storia racconta che…
Sono sette le giornate di campionato ormai alle spalle e, con l’arrivo di questa seconda sosta per le nazionali, è possibile iniziare a tracciare i primi bilanci, o quantomeno provare a capire come sia stata la partenza dell’Empoli. Come già evidenziato, la formazione di Guido Pagliuca — tornata a disputare il campionato di Serie B dopo quattro stagioni vissute nella massima categoria — ha totalizzato fin qui nove punti. Un bottino che, confrontato con le partenze degli altri campionati cadetti disputati dagli azzurri nell’era dei tre punti (a partire dalla stagione 1996-1997), risulta migliore solo in due circostanze.
In un’altra occasione, precisamente nella stagione 1999-2000, conclusa con il nono posto in classifica, l’Empoli aveva raccolto esattamente gli stessi nove punti dopo sette giornate. C’è però un dato statistico interessante e, in un certo senso, anche incoraggiante: prendendo in esame le quattordici stagioni di Serie B giocate con la regola dei tre punti, la peggiore partenza in assoluto risale alla stagione 2012-2013, quella che seguì il drammatico play-out contro il Vicenza e che vide Maurizio Sarri sulla panchina azzurra. Dopo sette turni, quella squadra aveva collezionato soltanto tre punti. Eppure, come la storia ricorda, a fine campionato l’Empoli arrivò quarto, giocandosi la promozione nella finale play-off contro il Livorno. Finale persa, ma che aprì la strada al trionfo dell’anno successivo. L’altra stagione con un avvio peggiore rispetto all’attuale è la 2011-2012, quando gli azzurri — destinati poi al play-out — avevano totalizzato sei punti dopo le prime sette giornate.
Tra le partenze più brillanti spicca invece quella della stagione 2004-2005: dopo sette turni l’Empoli aveva già messo in cascina ben 19 punti. Quell’anno gli azzurri chiusero al secondo posto, poi trasformato in primo per il declassamento del Genoa, centrando una promozione storica dopo un solo anno di cadetteria per la prima volta. Guardando al dato statistico, non ci sarebbe dunque da essere eccessivamente ottimisti: tendenzialmente, quando l’Empoli gira intorno ai 9-10 punti dopo sette giornate, la stagione termina con una posizione non di alta classifica. Tuttavia, la storia offre anche esempi contrari. Nella stagione 2017-2018, per esempio, gli azzurri avevano totalizzato 11 punti dopo sette turni e finirono poi per vincere il campionato. E ancora, nel 2000-2001, con 10 punti in classifica, l’Empoli chiuse al quinto posto piazzamento che oggi, con le regole attuali, significherebbe accesso ai play-off.
Si può dunque parlare di una partenza non entusiasmante, forse inferiore alle aspettative per alcuni. Ma la storia insegna che il cammino è lungo e le possibilità di riscatto sono ampie. Chissà che quel gol al 97° minuto di Bolzano non possa davvero rappresentare la scintilla giusta per accendere la stagione.
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