EFC | Oggi la ripresa. Da Genova un passo avanti per l’atteggiamento ma ancora tanti errori
Riprenderà già oggi il lavoro degli azzurri, visto che tra due giorni si scenderà nuovamente in campo per la quinta giornata di questo campionato di Serie B. Al Castellani arriverà la Carrarese per una partita che, lo abbiamo già sottolineato, rappresenta un appuntamento da non fallire. L’Empoli, domenica alle 19.30, sarà chiamato a dimostrare di essere cresciuto, lasciandosi alle spalle la disastrosa gara di Pescara e circoscrivendola ad un semplice passo falso. In vista della gara di domenica diciamo che non verranno recuperati i lungodegenti ma che i vari Ghion, Lovato, Elia, Curto, Ceesay, Fulignati (non presenti a Marassi nemmeno in panchina) non hanno problemi e sono regolarmente a disposizione. Qualche segnale positivo si è già visto ieri a Marassi, dove gli azzurri hanno affrontato il Genoa nei sedicesimi di finale di Coppa Italia: una sfida che, al di là del risultato, ha evidenziato un atteggiamento sicuramente migliore. La formazione messa in campo da Guido Pagliuca, rimaneggiata e costruita con il giusto turnover per preservare energie in vista della Carrarese, ha comunque saputo tenere testa a una squadra di Serie A per lunghi tratti del match. E questo non è un aspetto banale. Tuttavia, i progressi sul piano caratteriale non cancellano errori e limiti ancora evidenti. La fase difensiva, in particolare, continua a rappresentare il vero tallone d’Achille: anche ieri sera, contro un Genoa che non ha certo disputato la gara della vita e che ha schierato diverse seconde linee, sono arrivati tre gol subiti, tutti frutto di errori marchiani della retroguardia azzurra. L’organizzazione di reparto è apparsa fragile, ma sono stati soprattutto i singoli a deludere.
Carboni, adattato ancora una volta in un ruolo non suo, ha perso nettamente il duello con il fratello. Guarino sembra essere rimasto al rosso di Reggio Emilia, ha commesso ancora tanti errori, su tutti quel rinvio sbilenco in area che ha spalancato la strada al terzo gol rossoblù. Neppure Obarertin ha convinto, mentre Perisan, che comunque lascierà il posto a Fulignati, ha mostrato insicurezze che ricordano poco il portiere capace di sostituire bene Vicario qualche anno fa. Dal centrocampo in avanti, però, qualche segnale incoraggiante è arrivato. L’Empoli ha mostrato una maggiore capacità di costruire e di rendersi pericoloso. In particolare non è dispiaciuta la prestazione di Yepes, reduce da una prova disastrosa con lo Spezia (la sua ultima apparizione) ma protagonista ieri di una gara di sostanza, ordine e personalità, con l’aggiunta di qualche spunto offensivo. Bene anche Ilie, che a tratti ha fatto intravedere lampi di qualità. La sorpresa più gradita è stata però Edoardo Saporiti: il primo acquisto della scorsa estate, reduce da un lungo infortunio, ha debuttato a Genova (a casa sua) con una prova brillante, coronata da un bel gol su punizione. Meno convincenti, invece, gli attaccanti di ruolo: Popov è apparso spento, mentre Shpendi, nella frazione giocata, non è mai riuscito a incidere. Alla fine, la sfida di Marassi va letta quasi come un allenamento di lusso: il risultato e l’eliminazione dalla Coppa Italia pesano poco e, anzi, considerati i problemi gestionali vissuti lo scorso anno, l’uscita anticipata dalla competizione potrebbe persino rivelarsi un vantaggio. Anche se spiace dirlo. Pagliuca ha saputo trasmettere un atteggiamento più adeguato, ma la squadra ha ancora tanti meccanismi da registrare. L’impressione è che ci siano le potenzialità per disputare un campionato importante, senza però pensare di dominare la categoria né rischiare di ritrovarsi costantemente invischiati nella lotta salvezza. Ciò che manca davvero è uno spirito identitario forte e, soprattutto, una solidità difensiva imprescindibile per fare strada. Sulla partita di Genova, insomma, non c’è motivo di dilungarsi troppo: va archiviata in fretta, traendo quanto di positivo è emerso e lavorando con decisione sulle troppe lacune ancora presenti.
Adesso non resta che guardare avanti e sfruttare al meglio i due giorni che separano l’Empoli dalla sfida contro la Carrarese. La sensazione è che il doppio impegno casalingo, quello di domenica contro i marmiferi e quello di martedì sera contro il Monza, possa rivelarsi decisivo. Due gare che, oltre a dare un peso specifico importante alla classifica, metteranno inevitabilmente sotto osservazione anche la posizione di Guido Pagliuca, al centro di una crescente serie di dubbi da parte della tifoseria azzurra. Gli allenatori, si sa, vivono di risultati. E il pesantissimo 4-0 incassato a Pescara ha consumato, di fatto, un bonus nei confronti del tecnico. Ecco perché le prossime due partite dovranno necessariamente portare punti. Contro la Carrarese, soprattutto, c’è quello che può essere definito un vero e proprio obbligo di vittoria: non solo per la classifica, ma anche per dare segnali concreti di crescita. Perché fino alla trasferta di Pescara i progressi si erano visti e sarebbe stato ingeneroso sostenere il contrario. Lì, però, qualcosa si è incrinato, e il quadro ora appare meno rassicurante. Urge rimettere le cose a posto subito, senza attendere oltre, perché il rischio di trascinarsi i problemi troppo a lungo potrebbe rivelarsi deleterio. Inutile ribadirlo ancora: la Serie B è un campionato pieno di insidie e trappole, e chi resta indietro fatica sempre a rialzarsi.
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