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La partita del tifo (Udinese)

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Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Match da medio-bassa classifica quello che si gioca oggi pomeriggio, domenica 16 febbraio 2025, alle h.15, finalmente in un giorno ed a un orario come si deve, al “Friuli-Bluenergy Stadium”, valevole per la 25esima giornata, sesta di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025. La partita si svolge davanti a 19.539 spettatori ufficiali, con un clima freddo ma meteo buono. L’Empoli non vince dall’8 dicembre scorso e nelle ultime nove partite ha raggranellato solo due punti, mentre l’Udinese ha raccolto cinque punti nelle ultime cinque partite di campionato. Occorre dire che ancora una volta l’Empoli esce sconfitto con un risultato troppo pesante, oltre i propri demeriti, che sono stati soprattutto quelli della mancanza di lucidità, di cattiveria e di cinismo in zona-gol, perché sull’1-0, arrivato da una deviazione sottoporta di Ekkelenkamp al 19°, sarebbero state anche create diverse occasioni. Poi, sul 2-0, ancora firmato dall’olandese al 65°, che sta vivendo un particolare momento di grazia, l’Empoli accusa il colpo ed è quasi come se scomparisse dal campo e l’Udinese è sembrata divertirsi ed infierire, ed al 90° arriva il 3-0, dopo una bella azione, di Thauvin; per l’Empoli è notte fonda.

Il contingente della Maratona inferiore presente quest’oggi a Udine si attesta precisamente sulle 158 unità, la stragrande maggioranza ultras, che hanno una gran voglia di spingere la squadra azzurra ad un risultato positivo, in una partita piuttosto sentita dopo i tafferugli in quel di Udine del 19 maggio scorso, che sono costati ben 11 diffide di varia durata agli azzurri. Udine non è certo dietro l’angolo, ma, visto la collocazione ideale della partita, ci si poteva aspettare qualcosa di più in termini numerici a dirla tutta, diciamo 200, e forse anche più. Quindi sì grande volontà ma è certo che l’ambiente risente della serie di risultati negativi. Esposto fuori dallo stadio lo striscione “Bentornato Boso!”, un ragazzo gemellato di Parma al rientro dalla diffida. Tra i primi cori “Alé alé oh oh, alé alè oh oh, e forza azzurro alé gli ultras son qui con te lotta per vincere…” e “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem”. Si alternano cori a battimani. Dopo l’1-0 la delusione è palpabile, ma si continua a cantare. Vengono eseguiti un “Empoli! Empoli!”, un “Aprite le porte che stiamo arrivando noi siamo i biancoblù”, oltre ad un “Udinese vaffanculo…Udinese vaffanculo…”. Sono davvero tanti i cori che si alzano dal vivace settore ospiti, coloratissimo per i diversi bandieroni. Vengono fatti gli ormai classici cori per i diffidati ed il “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà in un boato che farà tremar la terra e il mar…”. Nel secondo tempo viene bene “Empoli alé siamo sempre insieme a te…siamo gli empolesi…non vi lasceremo mai…”. Nel momento di maggiore sforzo dell’Empoli in campo per cercare di riequilibrare le sorti della partita, viene intonato il forte e prolungato coro “E facci un gol…e forza azzurro facci un gol…”, davvero bello, ma che è solamente il preludio al 2-0 dell’Udinese, che fa esplodere lo stadio “Friuli” e che è una mazzata per il settore ospiti che accusa il colpo, così come la squadra azzurra in campo. Tante saranno le pause da lì in poi, anche se lo zoccolo duro non smetterà quasi mai di cantare. L’Empoli, anche oggi decimato da assenze importanti (mancava la difesa titolare), è incapace di reagire, offrendo il fianco alle ripartenze avversarie, ed arriva un pesante 3-0 a favore dei friulani. Si può tranquillamente affermare che il livello del tifo azzurro è stato anche quest’oggi piuttosto buono.

La Curva Nord friulana sembra essere fin da primo in una forma piuttosto buona, ed inizia a tifare con cori come “Oh Udinese alé Udinese alé vogliamo vincere”, “Alé Udinese alé…ovunque andrai non ti lascerò mai” e “Forza Udinese! Vinci per noi! Forza ragazzi siam sempre con voi”. Davvero ben colorata la Curva Nord, con diversi bandieroni e stendardi di buona fattura che la rendono molto vivace. A un certo punto si alza forte il classico loro coro “Alé Udin, alé Udin, alé alé alé…”. Poco dopo mandano a quel paese gli empolesi. Diversi i cori offensivi reciproci. Poi propongono un bel “Udinese olé” ed “Alé forza Udinese alé, forza Udinese alé, Udinese alé, Udine Udine Udine…”. Bello il loro tifo ad inizio secondo tempo, che viene premiato dal gol del raddoppio. Dopo il 2-0 la Nord canta “Chi non salta insieme a noi cos’è…chi non salta insieme a noi cos’è…è un triestino…”, che dopo un po’ si tramuta in “…è un veneziano…”. Verso la fine cantano pure “Oh quella curva lì, quella curva lì, quella curva lì sembra Napoli…” e “Noi non siamo napoletani!”. La Nord adesso effettua un tifo piuttosto potente e, nel cuore del tifo bianconero, c’è un bel clima di festa, visto anche che l’Udinese con questa vittoria arriva a quota 33 punti che la mettono, a meno di clamorosi scossoni di classifica, al riparo da brutte sorprese. Sul 3-0 definitivo è festa grande al “Friuli”, anche se va detto che la festa è soprattutto in Curva Nord, e che il resto dello stadio non si lascia andare più di tanto. Per l’Udinese, dopo la soffertissima salvezza dello scorso anno, si prospetta un campionato tranquillo, senza tanti patemi. Ad ora i friulani in classifica sono decimi. Il tifo dei friulani si può affermare che è stato anch’esso piuttosto buono, a momenti anche qualcosa di più.

Uno sguardo altrove: Con l’anticipo di venerdì 14 febbraio scorso BOLOGNA-TORINO si inaugura la 25^ giornata di campionato. Piuttosto scarsa la partecipazione dei torinisti alla trasferta al “Dall’Ara”, comunque sotto una pioggia incessante e senza alcuna copertura. Onore a chi vive lo stadio e preferisce beccarsi freddo e pioggia al divano di casa. L’acqua che scende copiosa condiziona il tifo. La Curva “A.Costa” è comunque piuttosto piena, c’è partecipazione con bandiere sventolate e fumogeni accesi. La partita è bellissima, se l’aggiudica 3-2 il Bologna. Alle 15 del sabato va in scena ATALANTA-CAGLIARI. Ci sono restrizioni per la trasferta dei tifosi del Cagliari, che si guadagnano la solidarietà degli atalantini con lo striscione, vicino al “Gewiss Stadium”, “Ma quali rischi, ma quale prevenzione…trasferte vietate agli ultras senza una reale motivazione!”. Sempre vicino allo stadio esposti gli striscioni “Amore per la maglia e senso di appartenenza il 12° uomo deve fare la differenza!!!” e “L’Atalanta si ama…non si discute!”, contro chi, dopo i primi risultati negativi, già brontola. In Curva Nord esposte le scritte “Trasferte libere”, riprendendo l’argomento delle restrizioni ai cagliaritani, e “Chicco e Ale per sempre”, nel ricordo di Federico “Chicco” Pisani e Alessandra Midali. Come sempre i tifosi dell’Atalanta non dimenticano Pisani, ex calciatore della Dea, promessa del calcio italiano, cui è intitolato lo spicchio riservato al cuore del tifo organizzato, e la compagna, tragicamente e prematuramente scomparsi nel febbraio 1997 in un tragico incidente stradale. Buono il tifo specie nel secondo tempo, nel primo così così. In Curva Sud simpatica la pezza “Bernarde agitate”. 21.485 spettatori ufficiali per questo deludente 0-0. Alle 18 del sabato, in preserale, si gioca LAZIO-NAPOLI. Non c’è traccia di ultras tra i tifosi partenopei, visto il divieto di vendita dei biglietti nella regione Campania. I tifosi del Napoli presenti espongono lo striscione, formato in più pezzi, “Basta divieti e restrizioni vogliamo ultras sui gradoni”. Gli ultras delle Curve A e B, con due striscioni esposti in città, puntano il dito sugli ‘occasionali’: “La stampa ti fomenta e tu inizi a denigrare…solo disprezzo per il tifoso occasionale” e “L’essere bipolare è la diagnosi del tifoso occasionale”. Tanti i bandieroni che sventolano nella Curva Nord laziale. Subito grande entusiasmo per l’1-0 arrivato presto, poco dopo arriva l’1-1, ma il tifo non ne risente minimamente, rimanendo sempre molto alto, con cori come “Forza Lazio alé alé alé, alé alé alé…”, sulle note di “Yellow submarine” dei Beatles. Cori anche offensivi come “Napoletano sei uno zingaro zingaro zingaro…”, proposto almeno due volte. Grande tifo verso la fine sul definitivo 2-2, bella prova.

Al sabato sera alle 20,45 c’è MILAN-HELLAS VERONA. Data la storica rivalità tra le due tifoserie sono molti i cori di sfottò reciproci. I veronesi sono tanti e si fanno sentire con molti cori fin dall’inizio, i milanisti giocando in casa ovviamente si sentono di più, il loro tifo è costante, bello il coro “Innamorato sempre di più in mezzo all’anima la Curva Sud…”. Il gol-vittoria rossonero arriva solo al 75° con Santiago Gimenez, in una partita che si stava facendo complicata, e lì la Curva Sud del Milan grida “Serie B, Serie B!”. Verso la fine, a dimostrazione del loro attaccamento viscerale, i veronesi realizzano una bella sciarpata. Momenti di tensione a San Siro durante il deflusso dei tifosi scaligeri dopo la partita, dallo spicchio a loro riservato. In un video si vedrebbe uno steward colpire con un pugno un tifoso dell’Hellas che stramazzerebbe al suolo privo di sensi. Momenti di grande agitazione. A un certo punto un uomo della sicurezza, muso a muso coi tifosi, urlerebbe “Stasera non andate a casa. Siete delle merde”. Da lì succede il finimondo. Nella manciata di minuti di tensione tra steward e tifosi sarebbero diversi i colpi che nel video si vedono sferrare dagli uomini della sicurezza verso i supporters scaligeri. Nel video si sentirebbero tantissime urla, soprattutto quelle dei veronesi, tipo “Assassino”, rivolte proprio allo steward, e “Abbiamo il video, abbiamo visto!”. In una nota di lunedì 17 febbraio, incredibilmente e sorprendentemente, il Sindacato Autonomo di Polizia fa invece sapere: “Steward picchiati e un poliziotto aggredito al quale è stato fratturato il femore mentre svolgeva il proprio dovere: ancora una volta purtroppo la rivalità storica tra Milan e Verona è sfociata in episodi di violenza. Serve uno sforzo comune da parte della politica, delle Istituzioni e delle società calcistiche per fermare definitivamente questi episodi di violenza ai quali non può essere concessa nessuna attenuante, serve il Daspo a vita per i violenti!”. Il tradizionale lunch-match della domenica alle 12,30 è FIORENTINA-COMO. Gli ultras comaschi per protesta non presenziano per il solito motivo della capienza ridotta a 300 posti nel settore ospiti del “Franchi” quest’anno, tranne il gruppo “Pesi Massimi”, che espone lo striscione “Pesi” e sventola un bandierone: fanno quello che possono e ogni tanto si fanno sentire nello stadio. Inizio in sordina della “Fiesole”, poi comincia a carburare, anche se non sembra in grande giornata. Comunque alza cori come “Noi vogliamo questa vittoria!” e, sullo 0-2 definitivo, “Fino alla fine magica Viola!”. Nonostante tutto si tifa anche dopo il fischio finale, segno di grande attaccamento ai colori. Bella presenza fiorentina a San Siro con l’Inter lunedì 10 febbraio scorso, un gruppo di ultras viola senza scorta arriva in metropolitana a San Siro. Alle 15, oltre a Udinese-Empoli, si gioca MONZA-LECCE, coi pugliesi che praticamente riempiono tutto il settore ospiti, con tanti tifosi che provengono dal Centro-Nord. Buon tifo, effettuano una bella sciarpata, mostrano diversi stendardi, tra i più simpatici “Liberi e avversi”. In Lecce-Bologna del 9 febbraio scorso, esposto lo striscione “Ciao Raffaele ultras bustocco”, per il tifoso della Pro Patria che ha perso la vita cadendo rovinosamente dagli spalti a Novara il 25 gennaio scorso. In casa Monza tira aria di contestazione, anche se gli ultras ci sono sempre a incitare la squadra, non mancano di mostrare striscioni ironici, quali “Prendiamo milioni per Falchetti e Mengoni e diamo l’avvallo per Serra e Cavallo…W la Longobarda” e “Siamo su: Scherzi a parte”. Per loro arriva uno 0-0 che alimenta in qualche modo un lumicino di speranza. 11.050 gli spettatori ufficiali. Alle 18 della domenica è in programma PARMA-ROMA. I giallorossi arrivati in Emilia sono circa 3.500, riempiendo così praticamente tutto il settore ospiti, straripante con un grande sventolio di bandieroni. Il tifo però, visto il gran numero di tifosi al seguito, e quindi il potenziale, potrebbe essere migliore; comunque non deludono, specie dal punto di vista del colore. Accendono anche qualche fumogeno. Tra i cori proposti “La Roma è qua, la Roma è là, la Roma è forte e vincerà…”. Esposto lo striscione “Come chiediamo di onorare la maglia ai giocatori, pretendiamo rispetto dalla Uefa…A.s. Roma bene primario e superiore”. Minicoreografia dei parmensi con lo striscione “Boys” riprodotto quasi in cima alla Curva Nord, con le stellette e l’anno di fondazione “1977”, più a destra, guardando la curva, ancora la scritta “1977”; ogni lettera e numero vengono tenute su con uno stendardo; sotto diversi bandieroni che sventolano. Ai piedi della curva è fissa la scritta “Onoratela!” con disegnata una casacca gialloblù. Il tifo è piuttosto buono e vengono proposti cori come “Forza Parma! Parma campione!” e “Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a tifare il Parma…”, tenuto su molto tempo. La gara la decide il romanista Soulé con un gran gol su punizione a fine primo tempo. 20.559 spettatori ufficiali.

Il posticipo della domenica sera, Derby d’Italia, match-clou della giornata di campionato, è JUVENTUS-INTER. Gli ultras interisti si radunano ad Appiano Gentile, quartier generale dell’Inter, in vista della partita con la Juve a Torino, trasferta disertata, ed espongono gli striscioni “Per la nostra gloriosa storia lottate da ultras” e “Non ci vedi ma ci siamo”. Comunque allo stadio il settore ospiti è pieno, sventola anche una bandierina tricolore, ma per i presenti è difficile farsi sentire, anche perché la Curva Sud juventina appare stasera in buona forma mettendoci tanto fiato. Fatta una coreografia con bandierine bianche e nere, oltre al grande sventolio di bandieroni di pregevole fattura. Al gol di F. Conceiçao al 74° esplode l’”Allianz Stadium”, col portoghese che timbra così l’importante vittoria juventina. L’Inter va a -2 dal Napoli capolista. Il posticipo del lunedì alle 20,45 è GENOA-VENEZIA. Gli ultras lagunari sono assenti perché è stata vietata la vendita dei biglietti ai residenti in Veneto. Bellissima la coreografia organizzata dalla gradinata Nord in onore di Claudio “Spagna” Spagnolo, la cui morte è avvenuta il 29 gennaio 1995 in seguito all’accoltellamento da parte di un ultrà milanista nel prepartita di Genoa-Milan, con al piano superiore della Nord tante bandiere sventolate, alla balconata lo striscione “Forza vecchio cuore rossoblù”, appena sotto, al centro lo striscione piccolo “Claudio”; il piano inferiore della Nord diviso equamente da cartoncini rossi e blu, e, proprio al centro della Gradinata inferiore la scritta “Claudio” in bianco, bellissima, tra i colori rosso e blu. La spinta dello stadio è notevole, bel tifo. Arriva una vittoria (2-0) che porta il Grifone a 30 punti, e quindi in zone piuttosto tranquille di classifica.

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