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EFC | Domani la ripresa. Da Venezia un punto stretto ma importante

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Riprenderà domani il lavoro degli azzurri in vista della prossima gara che segnerà l’inizio del girone di ritorno. Si giocherà sabato, al Castellani contro il Lecce, in quello che sarà un altro scontro diretto salvezza molto importante. Alla ripresa saranno da valutare le condizioni di Gyasi e Pezzella, usciti “affaticati” dalla gara di ieri, e di tutti i calciatori che sono ancora i box. Da capire anche il discorso Fazzini, che potrebbe avere un evoluzione a livello mercato. Parlavamo di scontri salvezza, e quello di ieri a Venezia è stato uno di questi, una gara in cui arrivavamo con quel peso delle tre sconfitte consecutive nonostante le buone prestazioni. Ed a grandi linee, nonostante la classifica sia finalmente tornata a muoversi, anche per la gara giocata in Laguna si potrebbero spendere quelle parole spese nelle ultime settimane: ovvero un Empoli che alla fine porta a casa meno di quanto seminato. Una gara, quella di ieri, che si porta il fardello del gravissimo errore di Vasquez in occasione del gol del Venezia; senza quella macchia, per quanto visto in campo, l’Empoli avrebbe potuto portare a casa l’intera posta. Da dire, anche per sottolineare ulteriormente la buona prova dei nostri, che il gol preso dopo pochi minuti, non ha minimamente scalfito l’animo dei ragazzi, che si sono riversati subito nella metà campo avversaria, giocando un primo tempo all’assalto e lasciando al Venezia soltanto un tiro sul quale Vasquez, li si, è stato bravo a dire di no. L’assalto azzurro, dopo il gol preso, ha visto tantissime occasioni verso la porta di Stankovic, che in un paio di casi è stato straordinario. Al 32′ però Colombo fa un mezzo gioco di prestigio servendo ad Esposito un pallone che chiedeva soltanto di essere depositato in porta. Il rammarico, oltre al già citato fatto di Vasquez, potrebbe annidarsi sulle troppe occasioni sprecate dai nostri, che hanno concretizzato poco rispetto a quanto prodotto per azioni offensive e tiri in porta. Per come si era messa però si poteva anche raccontare una storia diversa e, soprattutto, si è ancora una volta vista una squadra viva ed in salute. Questo è quello che maggiormente gratifica nel vedere giocare i ragazzi di D’Aversa, un gruppo che non si arrende e ci prova fino alla fine, commettendo degli errori, ma non rinunciando mai al gioco. L’obiettivo primario era quello di non tornare a mani vuote, questo avrebbe potuto iniziare a pesare non poco sulla parte mentale, cosi non è stato ed il punto veneziano va a far girare la boa a quota 20. Risultato, questo, per niente scontato ad inizio stagione. Se è inevitabile mettere Vasquez dietro la lavagna per l’imperdonabile errore, ci sono diverse prove singole che meritano menzione e plauso. Si parte con Esposito, che sta sorprendendo davvero tutti ed ieri ha messo a segno il settimo gol in stagione, superando il suo record personale che però era stato fatto in serie B. Gara straordinaria quella di Anjorin che mostra qualità e fisicità, si inserisce spesso palla al piede provando anche la conclusione. La presenza di Grassi si rivela sempre più garanzia, dimostrando intelligenza tattica e senso della posizione, e poi Maleh non spreca l’occasione nel tornare titolare andando anche vicino ad un gol che sarebbe stato da copertina. Ovviamente bravi tutti, anche quelli non menzionati, a partire da Colombo che farà più fatica a far gol ma, in quello di ieri, merita forse il 60%. Il motivetto quindi è lo stesso delle ultime settimane, spiaciuti per il risultato finale che non ci premia a dovere ma molto, molto soddisfatti per come la squadra si è comportata. Quella di Venezia va considerata un’altra prova matura, una maturità che si è palesata anche nelle gestione del tempo. Non era possibile nella ripresa ripetere quanto fatto per “garra” nella prima frazione, e la squadra – non certo accontentandosi – ha saputo reinterpretare il proprio atteggiamento. Bisogna sempre ricordare che le assenze per D’Aversa non sono poche, a queste si è aggiunta anche quella di Fazzini per motivi non fisici, ed il gruppo ha sempre saputo tenere botta. Manca, forse, qualche ricambio che in questo momento possa far cambiare il passo, e questo potrebbe e dovrebbe essere uno dei must del mercato invernale che si è da poco aperto. Se l’Empoli gira la boa a 20 punti e sciorinando le prestazioni viste (crediamo che solo con il Milan sia mancata questa) tanto merito va dato a Roberto D’Aversa, allenatore che sta dimostrando grande acume e grande senso della gestione del gruppo. Stando più specificatamente sulla partita di ieri va evidenziata la giusta mossa di far svariare Anjorin con maggiore libertà e paga la scelta di Maleh dal primo minuto. Ottima anche la gestione della ripresa, forse si poteva cambiare un po’ prima in mezzo ma, alla fine bene cosi.

Azzurri in campo con il 3-4-2-1. A sorpresa D’Aversa recupera Viti, che schiera da titolare, davanti tutto confermato con Esposito e Colombo. L’approccio è aggressivo da parte degli azzurri, che già al 3′ sfiorano il gol con una palla messa in mezzo rasoterra sul quale si avventa Esposito, ma il suo destro viene murato dalla difesa del Venezia. A vanificare l’ottimo inizio dell’Empoli è un’errore clamoroso di Vasquez, che se la prende troppo comoda e rinvia il pallone addosso a Pohjanpalo, con la sfera che termina alle spalle del portiere colombiano. Al 13′ prova a scuotere la propria squadra Anjorin con un’incursione centrale, ma il tiro col mancino del centrocampista inglese finisce tra le braccia di Stankovic, che un minuto dopo commette anch’egli un pasticcio clamoroso, regalando palla a Colombo in area di rigore. L’attaccante dell’Empoli però non è perfetto nel controllo, e il suo tiro viene poi respinto dall’intervento di Idzes. Al 20′ si fa rivedere il Venezia, lancio lungo per Ellertsson, anche stavolta non sicurissimo Vasquez che in uscita rischia di atterrare il giocatore dei lagunari. Nonostabte l’avvio shock, è l’Empoli a fare la partita. Al 25′ altra grande azione di Anjorin, che si accentra e lascia il pallone al limite dell’area per Esposito, che calcia di prima intenzione impegnando Stankovic che deve intervenire in tuffo. Al 31′ ecco che arriva il meritato pareggio per i toscani: lancio in profondità di Pezzella per Colombo, l’attaccante è bravissimo nel gestire il pallone in mezzo a tre avversari e scaricarlo per Esposito, che deposita il pallone in rete col destro. Sulle ali dell’entusiasmo, l’Empoli sfiora il secondo gol al 36′, tiro da fuori area di Maleh deviato e parata strepitosa di Stankovic, che vola e toglie la palla dall’incrocio dei pali. Il Venezia dall’altra parte prova a sfruttare gli errori dell’Empoli, e proprio su uno di Ismajli va vicino al gol al 41′, con Pohjanpalo che ancora prova a beffare Vasquez, stavolta il portiere colombiano risponde presente e blocca in due tempi. Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia. E’ l’Empoli che continua a fare la gara col Venezia in attesa. Al 68′ Grande occasione per gli azzurri, con Anjorin che imbuca in area per Colombo, ma la sua conclusione viene respinta con i piedi da un ottimo intervento di Stankovic. Dopo più di un’ora a ritmi elevati, la stanchezza si fa sentire e questo influisce sulla brillantezza delle due squadre. All’81’ da un contropiede nasce una buona occasione per il Venezia, con Yeboah che serve bene Pojhanpalo in area, ottima chiusura di Ismajli che sventa il pericolo. Nel finale è l’Empoli a sfiorare il gol, con il neoentrato Cacace che servito da Esposito, calcia a botta sicura dal dischetto dell’area di rigore, decisiva la chiusura di Nicolussi Caviglia. Finisce qui con l’Empoli che porta a casa un punto, stretto ma prezioso.

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