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Panorama on the road: il governo risponde su sicurezza, dazi e Medio Oriente

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Nella cornice di Palazzo San Teodoro a Napoli, si è tenuto l’evento, per il secondo anno consecutivo, di Panorama on the road. Ad aver preso parte, intervistati dal direttore di Panorama Maurizio Belpietro, sono stati anche il ministro dell’Interno,Matteo Piantedosi, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Per l’occasione, si è parlato di sicurezza, dello sciopero di domani, del ruolo italiano nel Medio Oriente e dei dazi.  

Manifestazioni, scioperi e sbarchi irregolari

Con l’Italia nel bel mezzo di proteste e scontri, e con lo sciopero indetto domani, il ministro Piantedosi ha dichiarato: «Dobbiamo fare in modo che non ci sia il blocco» del Paese. E a tal proposito ha spiegato: «Abbiamo adottato delle misure organizzative per cui abbiamo pregato, in accordo anche con le organizzazioni sindacali delle forze di polizia, di anteporre alle esigenze di servizio quelle legittime come turni e permessi». E in «questa fase» ha sottolineato Piantedosi si è fatto «ricorso a tutte le risorse possibili».

Citando l’attacco di oggi a Manchester, il ministro ha spiegato che «dal 7 ottobre è stato pianificato un livello di massima attenzione a tutti quelli che sono gli obiettivi riconducibili al mondo ebraico e allo stato di Israele». «Il vero timore» ha aggiunto «è quello di intercettare, prevenire e reprimere gli atti di emulazione, quelli che sono frutto di suggerimenti anche di menti poco strutturate che comunque colgono da queste cose quasi la sollecitazione a fare azioni come quelle che abbiamo visto a Manchester».

Ma il ministro dell’Interno è anche intervenuto sulla situazione degli sbarchi irregolari, sottolineando che «si sta consolidando una percentuale in calo». Tuttavia, ha puntualizzato «non stiamo soddisfatti finché ci sarà anche uno solo che arriva irregolarmente. Non per fobia, ma perché so cosa c’è dietro, cioè l’affarismo sui migranti, il fatto che si finisce solo per alimentare la fascia di emarginazione che va a comporre soprattutto le periferie delle nostre città».

Dazi

Sui dazi si è espresso il ministro Lollobrigida. L’obiettivo «strategico in futuro» è «evitare i dazi» tra il nostro Paese e gli Stati Uniti. Ha però ribadito che le «criticità» in «in molti settori dell’agroalimentare saranno contenute, perché i nostri prodotti sono ad alta qualità, difficilmente imitabili, riproducibili, anzi per le nostre indicazioni geografiche non riproducibili e non crediamo che il mercato americano si privi di questi prodotti».

Sui recenti risultati positivi raggiunti nel nostro Paese, Lollobrigida ha affermato: «Non è che io sia il ministro più potente d’Europa, è l’Italia a essere una potenza, un Paese fondatore dell’Europa, soprattutto nel settore agroalimentare». Peccato che «chi ci ha preceduto dimenticava spesso di farlo notare».

Il ruolo italiano in Medio Oriente

Il governo italiano «è stato apprezzato da tutti: da tutti i Paesi arabi, in testa dall’Anp palestinese, ed ha avuto un riconoscimento internazionale per il lavoro svolto per sostenere i bambini che abbiamo portato a curare qua, 196, e oltre 200 tonnellate di materiale consegnato» ha reso noto il viceministro degli Esteri, Cirielli. E riferendosi all’iniziativa Food for Gaza, ha precisato che il nostro Paese ha stanziato 110 milioni di euro. Dunque «nessuno nel mondo occidentale ha fatto quello che ha fatto l’Italia» ma solo nello Stivale «c’è un’opposizione che polemizza con noi al punto di fare uno sciopero generale come se noi non fossimo in prima linea per la pace».