Spesa: come risparmiare fino a 3.700 euro l’anno al supermercato
Il carrello della spesa corre, ma si può risparmiare. Si può arrivare a spendere 3700 euro in meno all’anno secondo la trentaseiesima indagine annuale di Altroconsumo che fotografa un’Italia dove il carrello pesa fino al 19% del budget familiare, con prezzi che sono aumentati del 2,2% nell’ultimo anno e del 26% rispetto al 2021. Dalla mappatura dei supermercati esce una classifica di dove e come si salvaguarda maggiormente il portafoglio. Sorpresa, il Nord è più conveniente. A Venezia il primato del risparmio, Sassari la meno economica.
L’indagine di Altroconsumo: dove e quanto possono risparmiare famiglie, coppie e single
Tra il 3 e il 31 marzo 2025, Altroconsumo ha monitorato 1.150 supermercati, ipermercati e discount in 67 città, rilevando 1,6 milioni di prezzi su 125 categorie di prodotti, dagli alimentari alla cura della persona, fino al pet food. La spesa media stimata dall’Istat è di 9.276 euro l’anno per una famiglia di quattro persone, di 8.208 euro per una coppia e di 5.638 euro per un single. Secondo l’indagine orientandosi verso le insegne giuste significa spendere meno. Il risparmio massimo può essere raggiunto dalle famiglie di quattro persone, che possono abbattere il conto della spesa fino a 3.700 euro l’anno. Per le coppie il risparmio sui dodici mesi può arrivare a 3.273 euro, mentre per i single a 2.249 euro.
Dove si spende meno: Eurospin al vertice, Carrefour regina delle private label
La catena più conveniente in assoluto è Eurospin, che secondo Altroconsumo permette di ridurre la spesa fino al 40% rispetto alla media nazionale per una famiglia che si orienta sulla scelta solo dei prodotti più economici presenti sugli scaffali. Optando invece per un carrello fatto solo di prodotti a marchio dell’insegna è Carrefour, seguito da Conad, a garantire il maggiore taglio, con una riduzione fino a 3.308 euro annui. Per le famiglie che preferiscono un approccio più flessibile, combinando prodotti di marca, private label e articoli economici, il cosiddetto paniere della spesa mista, la convenienza dipende dal canale scelto. Nei discount, ad esempio, fare una spesa mista da In’s Mercato può tradursi in un risparmio annuo di 2.838 euro. Nei discount rivali, Eurospin e Lidl, il vantaggio resta elevato (rispettivamente 2.600 e 2.400 euro). Nei supermercati tradizionali, invece, il margine cala drasticamente: nella migliore delle ipotesi, con Famila, ci si ferma a soli 208 euro. Chi predilige i prodotti di marca deve accontentarsi di un risparmio massimo di 506 euro l’anno, con Famila e Famila Superstore in testa alla classifica. Subito dietro si collocano Esselunga, Ipercoop e Spazio Conad.
Fare la spesa: Nord più competitivo, Sud penalizzato
La convenienza non è uguale dappertutto. Al Nord la concorrenza tra insegne è più forte: a Venezia una famiglia può contenere la spesa annua a 6.260 euro, a Como e Verona poco sopra i 6.300 euro. A Roma e Bologna il risparmio massimo supera i 1.300 euro l’anno, mentre a Como tocca i 1.386 euro. Al Sud, invece, la forbice si restringe: a Napoli e Caserta il risparmio massimo non arriva a 50 euro. La città meno conveniente in assoluto è Sassari, dove la spesa minima non scende sotto i 7.410 euro annui. Nel Centro Italia spicca Firenze, con margini di risparmio fino a 970 euro, mentre città come Perugia, Pisa e Pescara offrono differenze tra 400 e 700 euro. Anche le differenze regionali pesano: in Puglia la spesa assorbe il 19,3% del reddito familiare, contro il 10,7% del Trentino-Alto Adige, dove i redditi medi superano i 60.000 euro annui.