Dynasty, il nuovo libro di Mario Giordano
Intrighi e scandali. Vizi e segreti inconfessabili. Dynasty, il nuovo libro di Mario Giordano, ricostruisce le vicende delle élite che hanno guidato il boom economico in Italia. Una storia che affonda le radici negli anni Ottanta, momento di massimo splendore del capitalismo familiare. Ma poi la magia viene meno; i successi si sgretolano. Le eredità diventano il pretesto di faide intestine. Madri contro figli, figli contro madri. Una tragedia sofoclea trasposta nel Belpaese. Mancherebbero solo gli dèi per il giudizio finale. Eppure, c’è il dio denaro che tesse le fila del racconto. Mario Giordano ricostruisce e mette in luce le follie e le scelleratezze dei potenti. Di che è disposto a sacrificare ogni cosa in nome della sua avidità.
Un’inchiesta portata avanti con lo stile inconfondibile del conduttore di Fuori dal Coro. Penna tagliente e corrosiva. Che non ha paura di fare nomi e cognomi. Agnelli, Benetton, Del Vecchio e De Benedetti. Sono queste le famiglie oggetto del suo lavoro. Le “dinastie” che degradano in “Dynasty”. I grandi condottieri del passato che lasciano il posto agli ereditieri. Un passaggio generazionale turbolento. Dall’Avvocato e l’Ingegnere si arriva ai rampolli. A chi fin dalla nascita ha sguazzato in montagne di denaro. E ora sta mandando in fumo anni di duro lavoro attraverso “lotte spietate.”
Qualche esempio? I Del Vecchio non riescono a trovare un accordo sull’eredità. Gli Agnelli si disputano ville e yacht mentre le fabbriche chiudono. Drammi familiari vengono ricostruiti nel dettaglio. C’è un passaggio che colpisce. Mario Giordano definisce i Benetton come la “dynasty dei paradossi”. Di chi per tutta la vita ha costruito la sua fortuna sulla comunicazione e i messaggi di fratellanza. E dopo la tragedia del ponte Morandi non ha saputo dire una parola. Quarantatré morti ancora impressi nella memoria collettiva del Paese, in un pezzo di autostrada che lo Stato aveva concesso alla famiglia. E mentre andava avanti il drammatico conteggio delle vittime, i Benetton cosa fanno? Sono a Cortina d’Ampezzo. Si coccolano con la vista delle Tofane, “mangiano risotto e branzino al forno”.
Il libro di Giordano ha il merito di entrare fino in fondo nel cuore della vicenda. Di squarciare il velo di ipocrisia che viene usato nel trattare certi argomenti. Il giornalista della Verità sfida gli Intoccabili, senza paura. Mettendo in luce come le faide all’interno delle élite siano una peculiarità tutta italiana. In altri Paesi il passaggio generazionale è guidato dalle istituzioni. Da noi, invece, viene lasciato all’anarchia, all’ “egocentrismo dei grandi imprenditori”. E a farne le spese sono i cittadini. Così, tra gioielli sfarzosi e quadri dal valore inestimabile, Giordano svela il vero volto di questi Paperoni. Ancora una volta, dimostrandosi fuori dal coro.