"Hamilton non sarà un problema per la Ferrari"
Impossibile nascondersi, il 2025 sarà l'anno delle grandi speranze per la Ferrari. Maranello parte per vincere, ritornello suonato troppe volte senza esito nel recente passato; lo fa con Lewis Hamilton affiancato a Charles Leclerc alla guida di una SF-25 che ha colpito nelle prime apparizioni. Obiezione: film già visto quello delle speranze invernali sciolte come neve al sole in primavera. Questa volta, però, è diverso perché il livello della sfida portata dalla Ferrari al resto del Circus è troppo elevato per prevedere la parola fallimento.
La certezza è che sarà un Mondiale diverso rispetto al passato: aperto e contendibile, non giardino di casa della Red Bull e di Max Verstappen. Come andrà a finire? Matteo Bobbi, volto e voce della squadra motori di Sky Sport, prova a fare le carte al campionato che scatterà il prossimo 16 marzo da Melbourne per poi vivere di 24 appuntamenti ad alta tensione.
Matteo, inizia una stagione diversa dalle ultime. E’ vero che nel 2024 hanno vinto in tanti, non solo la Red Bull, ma l’estate scorsa il punto di partenza era che ci sarebbe stato il solito dominio mentre oggi pensiamo a un Mondiale incerto. Sbagliamo?
“Nasce con tanto carico di ottimismo per lo spettacolo che andremo a vivere. L’equilibrio si è visto soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione e ha regalato tante emozioni, incertezza e spettacolo. Quest’anno si parte da lì”.
Non solo Red Bull e Verstappen.
“La speranza è che si continui a vedere quello che abbiamo raccontato nella seconda metà del 2024, magari amplificato da un ulteriore avvicinamento di Ferrari, McLaren e Mercedes alla Red Bull. C’è poi da considerare che siamo anche arrivati all’ultimo anno con il vecchio regolamento, quello nato nel 2022; solitamente a questo punto tutti hanno trovato il modo di aver ottimizzato le proprie scelte interpretando le norme”.
Verstappen non è più il grande favorito?
“Non parte più con tutti i favori del pronostico. Il rendimento della Red Bull nel 2024 dice che non è stata l’auto più veloce, ma con certezza possiamo anche dire che Max si è confermato il miglior pilota dello schieramento. Vale un bonus prestazionale su tutti, se avrà una macchina forte sarà candidato autorevole a ripetersi, altrimenti neanche il suo talento potrà colmare il gap”.
E la Ferrari? Come sempre in inverno sono tutti innamorati dei progetti e la SF-25 non fa differenze. Poi però…
“L’anno scorso la Ferrari è stata globalmente inferiore alla McLaren e da lì si riparte. Durante l’inverno tutti i team migliorano guardando i valori delle prove che fanno al simulatore o in galleria del vento, ma la vera risposta la darà solo la pista e il raffronto con la concorrenza. Puoi anche andare più veloce di mezzo secondo, ma se gli altri hanno guadagnato 6 decimi hai fatto un lavoro pessimo”.
Hamilton sulla Rossa è più un rischio o un’opportunità?
“Portarsi a casa un profilo come quello del britannico è una chance per il team e per Leclerc di crescere, non ho dubbi. Vedo Lewis ancora forte, anche se l’anno scorso in qualifica ha brillato meno del compagno di scuderia in Mercedes”.
Nei panni di Leclerc saresti contento?
“Contento perché Charles non ha nulla da invidiare a nessuno in termini di velocità. Sarei stato molto scontento se mi avessero portato a Maranello Verstappen, non Hamilton. Leclerc può ben figurare e apprendere molto, migliorando”.
Ferrari e McLaren hanno due prime guide, la Red Bull punta tutto su Verstappen. La storia dice che il titolo piloti si vincono facendo la scelta della Red Bull senza inutili dispersioni di punti.
“Vero e sarà un vantaggio, però anche la Red Bull ha bisogno che Lawson sia competitivo. Il gioco di avere la seconda guida che fatica funziona solo se hai un’auto dominante, altrimenti serve avere due piloti che se la possano giocare con tutti come avranno Ferrari, McLaren e Mercedes”.
Matteo Bobbi(Sky)
Dovranno stabilire anche loro una gerarchia?
“Le prime 6-7 gare saranno fondamentali. Lì tutti saranno lasciati liberi di correre liberamente, ma poi le scuderie dovranno capire che strada prendere anche perché, all’inizio dell’estate, saranno al bivio tra investire sugli sviluppi per questa stagione oppure concentrarsi già sul progetto con le nuove regole del 2026. Mai come quest’anno l’avvio del campionato sarà fondamentale dentro e fuori la squadra”.
Sarà l’anno del debutto di Kimi Antonelli tra i grandi…
“Non deve avere addosso pressioni di fare bene subito. Ricordiamoci cosa è stato all’inizio Max Verstappen, che poi è diventato campione del mondo. Credo che Kimi avrà una carriera lunga in Formula Uno, ma bisogna essere cauti e proteggere un ragazzo che è un prodotto italiano e dovrà imparare a stare a un livello che non conosce. Merita tempo perché ha numeri per fare bene, spero di non sentire critiche quando commetterà i primi errori”.
Dovrà essere l’anno di Piastri, il predestinato che non è più un debuttante?
“Terza stagione e, se la McLaren si confermerà competitiva, dovrà essere la stagione in cui lotta per il titolo. Ha imparato a stare nel circus, è stato veloce e adesso deve confermarsi facendo il salto di livello”.
Sorpresa dell’anno sarà…
“Mi aspetto qualcosa dalla Williams. Ha due buoni piloti come Sainz e Albon, ha fatto passi avanti nel progetto, hanno ambizioni e potrebbero essere la scheggia impazzita in mezzo al gruppo”.
Matteo Bobbi fa parte della squadra motori di Sky Sport che racconterà in esclusiva la stagione della Formula Uno e dei motori in generale, avendo acquisito i diritti di tutto il motor sport per l'anno 2025 per oltre mille ore di diretta spalmati lungo 44 week end da febbraio a dicembre. Una sfida anche tecnologica, quella di portare la 75° edizione del Mondiale di Formula Uno nelle case degli italiani: oltre alle dirette dei Gp e delle prove e ai tradizionali appuntamenti di approfondimento, ci sarà spazio per il Remote Garage arricchito per spiegare le nuove tecnologie delle monoposto in corsa e The Rookies dedicato alle storie dei debuttanti al via tra i quali spicca il giovanissimo italiano Kimi Antonelli su Mercedes.