ru24.pro
Panorama
Февраль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Caccia alle navi spia di Mosca

0

Un messaggio radio captato quasi per caso ha confermato le attività di una nave spiarussa al largo della Siria. L'uomo al microfono, rivolgendosi a un’altra nave inavvicinamento, diceva: “La nostra nave è in difficoltà, quindi mantenete le distanze, stoandando alla deriva e non ho possibilità di comando. C’è una nave militare in arrivo”.Secondo i funzionari militari occidentali la trasmissione proveniva dalla nave spia russaKildin che, carica di equipaggiamento per la raccolta d’informazioni, si trovava al largodella costa siriana il 23 gennaio scorso. A bordo sarebbe scoppiato un incendio e alleunità che si sono avvicinate è stato possibile fotografare fiamme e fumi che si alzavanodalla ciminiera. L'incendio sarebbe durato almeno quattro ore e l'equipaggio aveva giàrimosso le coperture dalle scialuppe di salvataggio anche se poi, nelle ore successive, nonle ha messe in mare. Infine, erano state issate due palle nere sugli alberi, il segnalemarittimo che la nave non può governare. Nella serata del 24 gennaio l'equipaggio eraquindi riuscito a riprendere il controllo e la Kildin, ancora al largo del porto siriano di Tartus,è stata accompagnata da una fregata e da una nave di rifornimento russe. L'audio dellecomunicazioni radio, della durata di 75 secondi, è arrivato alla Associated Press che lo hadiffuso e pare essere stato raccolto da una nave cargo battente bandiera del Togo, la MillaMoon. Silenzio, invece, da parte delle autorità russe che non hanno reso pubblicol’incidente. L'audio, tuttavia, fornisce un'insolita occhiata all'interno della flotta russa di navispia che le nazioni della Nato stanno osservando attentamente a causa dellepreoccupazioni occidentali sul fatto che Mosca possa sfruttare o sabotare cavi e condottesottomarine per trarne informazioni o vantaggio nella guerra in Ucraina. Il portavoce delCremlino Dmitry Peskov ha detto di non essere a conoscenza di un incendio a bordo dellaKildin, ha quindi respinto le insinuazioni sul pessimo stato della prontezza navale russacon queste parole: “Valutare lo stato della flotta in base al guasto di una nave non èprofessionale.” Prima di arrivare al largo della Siria la Kildin, varata 55 anni fa, avevaraccolto informazioni sulle attività della Nato nel Mediterraneo operando in prossimità delleesercitazioni navali organizzate dalla Turchia.Negli stessi giorni di gennaio il Regno Unito aveva localizzato e inseguito un'altra naverussa identificata come spia nel Canale della Manica, la Yantar, a proposito della quale ilMinistero della Difesa inglese ha detto è stata sorpresa a esplorare posizionicorrispondenti a infrastrutture sottomarine critiche, tanto che un sottomarino della RoyalNavy era emerso vicino alla nave per avvertirla che era comunque seguita in ogni suamossa. La Yantar è stata quindi seguita per giorni dalla fregata Hms Somerset e primaancora dal pattugliatore Hms Tyne. Il comandante della Somerset Matthew Teare haaffermato: “La Royal Navy è sempre lì quando la nazione ha bisogno, proteggendo ilnostro Paese e le acque che lo circondano. Si tratta di un lavoro fondamentale per lasicurezza del Regno Unito e sono orgoglioso del mio equipaggio”. La Somerset ha anchefatto decollare un elicottero Merlin che ha utilizzato i suoi sensori per localizzare la naverussa e capare eventuali emissioni radio, mentre il pattugliatore Tyne stava seguendo la
Yantar nelle acque intorno al Regno Unito da novembre. Il suo comandante, Hugo Floyer,ha affermato: “E necessario proteggerei cavidotti sommersi, gli oleodotti, i gasdotti, i cavielettrici per il trasporto dell'energia eolica e le loro interconnessioni posizionate sul fondodel mare, infrastrutture necessarie per la ricchezza e il benessere del nostro Paese.”Prima di questa operazione, la nave e un elicottero antisommergibile dell'814° Naval AirSquadron avevano seguito il sottomarino russo in superficie Novorossiysk e la fregata RfsBoiky mentre si dirigevano verso la Manica. Su queste vicende il vice ammiraglio inpensione Michel Olhagaray, ex capo del centro francese per gli studi militari superiori, haaffermato che, nonostante il Kildin abbia ripreso il controllo, l'incendio evidenzia le difficoltàlogistiche per la Russia nel mantenere le forze navali nel Mediterraneo, ovvero lontanodalle sue basi nell'Artico e nel Mar Baltico. E che Mosca non riuscirebbe più a utilizzare lasua flotta del Mar Nero per pattugliare il Mediterraneo perché, a causa della guerra inUcraina, la Turchia non consente alle navi da guerra di attraversare il Bosforo. (Si ringraziala Royal Navy, ndr).