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Su Panama, Trump assesta un duro colpo a Pechino

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La riedizione, voluta da Donald Trump, della Dottrina Monroe inizia a dare i suoi frutti. Il presidente panamense, José Raúl Mulino, ha annunciato che il suo Paese non rinnoverà l’adesione alla Belt and Road Initiative. Non solo. Ha anche reso noto che il suo governo avvierà un audit sui porti del Canale di Panama gestiti dalla Cina.

Gli annunci di Mulino sono significativamente arrivati dopo il suo incontro con il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Quest’ultimo aveva espresso preoccupazione per l’influenza di Pechino sul Canale di Panama. “Il segretario Rubio ha chiarito che questo status quo è inaccettabile e che, in assenza di cambiamenti immediati, gli Stati Uniti saranno costretti ad adottare le misure necessarie per proteggere i propri diritti previsti dal trattato”, aveva dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce dopo il faccia a faccia tra Rubio e Mulino.

Questo significa che le pressioni esercitate da Trump su Panama hanno già sortito alcuni effetti: a partire dalla riduzione dell’influenza cinese sul Canale. Ricordiamo che, nelle scorse settimane, il presidente americano aveva affermato che, senza un allentamento dei rapporti tra Panama e Pechino, gli Stati Uniti avrebbero considerato l’ipotesi di rientrare in possesso del Canale stesso. Tra l’altro, Trump non aveva neppure del tutto escluso l’utilizzo della forza. Una serie di pressioni che sono evidentemente alla base della svolta appena annunciata dal presidente panamense.

D’altronde, la sicurezza nazionale rappresenta uno dei pilastri della riedizione trumpista della Dottrina Monroe. Ed è sempre in quest’ottica che va letta la linea dura in materia di contrasto all’immigrazione clandestina. Gli obiettivi del viaggio centroamericano di Rubio sono infatti principalmente due: ridurre l’influenza regionale cinese e arginare i flussi migratori diretti verso la frontiera meridionale degli Stati Uniti. Non a caso, uno dei Paesi che il segretario di Stato americano visiterà dopo Panama è El Salvador: una nazione con cui l’amministrazione Trump è in trattativa per farle ospitare i rimpatriati che risultano indesiderati dai loro Paesi d’origine. Ricordiamo inoltre che la Casa Bianca ha reso noto di voler usare il centro migranti di Guantanamo per trattenere i clandestini considerati maggiormente pericolosi. Tra l’altro, una delle motivazioni che hanno spinto l’inquilino della Casa Bianca ad annunciare dazi aggiuntivi alla Cina riguarda direttamente il ruolo di Pechino nell’arrivo dei componenti chimici utilizzati per la realizzazione del fentanyl.

Insomma, l’obiettivo principale di Trump con la riedizione della Dottrina Monroe è quello di indebolire il Dragone in America Latina. E, da questo punto di vista, qualche primo passo in avanti sembra proprio che sia stato compiuto.

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