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Январь
2025

Milan, il mercato di gennaio confessa gli errori dell'estate

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Comunque vada a finire la partita doppia (calcistica) tra Milano e Rotterdam, il mese di gennaio passerà alla storia come la più spettacolare auto confessione di fallimento di ogni tipo di strategia sportiva dell'estate precedente. Come stare sulle montagne russe, con i pilastri della campagna di luglio e agosto picconati uno dopo l'altro. Uno stillicidio cominciato, in realtà, qualche ora prima Capodanno con l'esonero dell'allenatore scelto per interpretare un calcio dominante, raccogliendo l'eredità del quinquennio di Stefano Pioli. Il sacrificio di Paulo Fonseca non è bastato e il 'mostro' della cancellazione del pregresso ha preteso altre vittime sacrificali.

A occhio solo Fofana, preso versando una ventina di milioni di euro al Monaco, si è salvato. Normale. Fino a che ha avuto fiato ed energie è stato tra i migliori insieme a quelli del mercato dell'estate 2023 che pure era stato criticato e con esso il modo in cui Pioli aveva inserito i vari Pulisic, Reijnders e Musah. Con lui, a dire la verità, anche Lofuts-Cheek non era andato malissimo mentre da settembre in poi l'inglese si è adeguato all'andamento complessivo della squadra.

MILAN, LO STRAPPO DI MORATA: VA AL GALATASARAY

Tutto il resto, però, è stato smantellato o messo sul mercato, che dovrebbe essere di riparazione con qualche ritocco qua e là cui provvedere per correggere le imperfezioni e, invece, in Casa Milan si è trasformato in una saga di fuochi d'artificio. Va via Morata, che dell'estate era stato il gioiello essendosi trasferito a Milano direttamente dal gradino più alto del podio di un Europeo vinto da capitano della Spagna: ha segnato poco (6 gol) e avuto molti problemi fisici, ma la prima cosa era nota anche solo leggendo le sue statistiche mentre in assoluto col passare dei mesi chi si è alternato al capezzale del paziente Milan ha sempre più sottolineato la necessità di un bomber d'area.

Gli altri? Emerson Royal è stato quasi venduto, salvo infortunarsi gravemente nell'ultima a San Siro di Champions League giocata anche se la prudenza suggeriva di tenerlo fuori per non rischiare colpi di... sfortuna. Pavlovic è stato trattato a lungo, poi nell'emergenza ributtato in campo e, infine, riarruolato perché in fondo è un ottimo difensore (pagato 15 milioni) inspiegabilmente ripudiato sia da Fonseca che da Conceicao.

CAOS MILAN, NON FUNZIONA NULLA (NON SOLO IN CAMPO)

In difesa è stato messo in vetrina anche Tomori, pronto a partire a patto di ricevere un'offerta definitiva e non il solito prestito con l'elastico. Jovic, che era fuori dalla lista Champions League, è improvvisamente tornato d'attualità in campionato e ogni ipotesi di partenza è stata congelata nell'attesa di chiarire il parco attaccanti dal 3 febbraio in poi, visto che Gimenez è l'all-in per tutti, Lucca l'alternativa ma la realtà è un derby da affrontare con il solo Abraham abile e arruolato. A 48 ore dal fischio d'inizio, poi si vedrà.

Nella giostra è rimasto incastrato anche il giovane Camarda sulla cui firma del primo contratto da professionista si sono spesi fiumi di inchiostro. A Monza in prestito per trovare i minuti non avuti in rossonero. Forse l'unica scelta su cui c'è poco da discutere di un mese di gennaio vissuto pericolosamente e che finirà solo al gong della mezzanotte del 3 febbraio. La squadra, intanto, è stata protagonista di alti e bassi, cadute e risalite, scazzi in campo e altri narrati negli spogliatoi e smentiti. Insomma, tutto normale salvo che un gennaio così non si era mai visto.

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