Il deinfluencer, il fratello ribelle dell'influencer
Cantava Vasco Rossi: “C’è chi dice no”. “No!”, c'è chi oggi lo urla forte. E aggiunge anche: “Io non ci sto!”. E quale soggetto ha il coraggio di gridare al mondo la sua opposizione a particolari usanze della società? Semplice, è un personaggio che fa parte di una corrente che già da qualche tempo sta prendendo la scena sul web: il deinfluencer.
Sì, il deinfluencer, il fratello ribelle dell’influencer. Quello che ti dice le cose come stanno, che ti sbatte in faccia la verità e non ti mente. Lui - o lei - è sincero.
Concretamente, ti dice le stesse cose dell’influencer, ma in un modo diverso: te le dice al contrario.
Infatti, l’influencer ti “consiglia” quale felpa top comprare, quale crema top usare, quale tono di biondo top avere sui capelli… E, se non segui i suoi consigli, sei out, non sei fashion, cool; insomma, qualsiasi cosa che oggi sia importante essere, tu non lo sei.
Il deinfluencer, invece, ti spiega cosa non fare. Agisce per negazione. Non prendere quella crema costosa top che serve a poco, acquista questa meno top ma più efficace, quella che ti dice lui va bene, non le altre. Costa meno, è di qualità migliore, non sprecherai soldi né tempo. Si tratta di una figura autorevole perché il deinfluencer non casca nelle trappole del digital marketing. E vuole salvare anche te dalla rovinosa caduta del marketing digitale. Sarai salvo, di fatto, se acquisterai i prodotti citati da lui come alternativa a quelli consigliati dall’influencer.
Così, se nel primo caso ti sentirai in colpa per cercare di essere cool a tutti i costi, nel secondo caso ti sentirai in colpa per aver anche solo tentato di esserlo. E tu, fashion o tutto ciò che conta oggi, non devi nemmeno pensare di esserlo. Devi solo pensare alla tua salvezza, seguendo la guida pragmatica del deinfluencer.
In più, mentre l’influencer – che, come Brooke Logan di Beautiful, si sveglia già truccata e pettinata dicendo: “Ciao raga, come sono stanca oggi” – il deinfluencer è più mesto, un po' più cupo. “Meno boccoli e più verità” parrebbe essere il suo slogan. Ma sicuramente è meno stanco, perché è energico, pieno di voglia di andare controcorrente. È un salmone insomma. Il salmone del web.
Così tu, che ti trovi nel mezzo, tra il paese dei balocchi e il mondo narrato come reale, e vuoi un po' essere cool e un po' non lo vuoi, ti trovi a decidere da che parte stare. Viene da pensare che seguire il deinfluencer richieda forza, che basta un attimo per ricadere sotto la suggestione dell’influencer. In fondo, usa quella crema miracolosa… Quindi: top o non top? Influencer o deinfluencer? Nel dubbio, forse, potrebbe tornare alla mente una frase di Claude Monet: “Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene.” Oppure, tornare al punto uno, a Vasco: “C’è chi dice no”.