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Panorama
Январь
2025

Usa: lo spray nasale contro la depressione potrà essere usato come terapia autonoma

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“Spesso il male di vivere ho incontrato”, recitava una delle poesie più celebri di Eugenio Montale. Sono passati cento anni esatti dall’uscita di Ossi di Seppia, ma sofferenza, tristezza e dolore sembrano costituire ancora la cifra dei nostri tempi. Eppure, lì fuori c’è il progresso, l’aspettativa di vita si alza, possediamo sempre più beni di consumo. Ma poi dentro ci sentiamo vuoti, l’ansia si insinua tra le pieghe della nostra mente. Ha ragione il filosofo Marcello Veneziani: quello che proviamo è un “benavere”, non un benessere. Corpi curati in modo maniacale e anime sofferenti. Nei casi più gravi tutto ciò si trasforma in depressione. In ogni angolo del pianeta se ne parla; esperti mettono in guardia da questo male che serpeggia nella società. E non risparmia nessuno: dal lockdown in poi sempre più adolescenti ne sono colpiti, senza distinzione di sesso o di etnia. Come uscirne? Si mette in discussione il nostro stare al mondo o si ricorre a soluzione mediche?

Dagli Stati Uniti arriva un’importante novità in tal senso. La Food and Drug Administration, agenzia federale che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via libera al primo spray nasale in grado di combattere il disturbo depressivo maggiore e condizioni psichiatriche simili. Si chiama “Spravato” ed è prodotto dall’azienda Jhonson&Jhonson. Non è un elisir miracoloso, ma la sua introduzione potrebbe migliorare la situazione di milioni di americani. Come spiega la prestigiosa rivista “Popular Science”, il farmaco nasce dall’idea di studiare un’alternativa alle iniezioni e punture dirette per via endovenosa di ketamina, un anestetico che ha mostrato risultati promettenti rispetto ai rimedi più comuni. Ma è chiaro che questo tipo di trattamenti possa avvenire solo in contesti supervisionati come ospedali e cliniche, limitando l’accesso a molti pazienti.

Grazie a Spravato, invece, sarà possibile farlo in maniera autonoma; verrà spruzzato direttamente nel naso l’esketamina, considerata un vero e proprio salvavita per chi soffre di depressione grave. In realtà già negli anni precedenti la FDA aveva dato il via libera al farmaco ma solo in combinazione con un antidepressivo orale. Adesso diventerà una vera e propria monoterapia, “la prima e unica per gli adulti affetti da disturbo depressivo maggiore”, come riporta la Johnson&Johnson. Per il team di specialisti del colosso farmaceutico, l’efficacia di Spravato sarà visibile in appena 24 ore. Tuttavia, vengono segnalati minuziosamente anche gli effetti collaterali. Nausea temporanea, vomito o stanchezza potrebbero verificarsi subito dopo l’assunzione. Ed è per questo motivo che viene sconsigliato di mettersi alla guida per il resto della giornata: aumento della pressione sanguigna e confusione mentale rientrano tra le possibili conseguenze negative. Rimane comunque una possibilità più che valida per alleviare la sofferenza di milioni di persone. Anche gli Stati Uniti, infatti, gli individui vengono colpiti dai sintomi dell’infelicità, lieve o grave che sia.

I rimedi medici sono solo la parte finale del processo; a monte va indagato ciò che agita la società. Risposte arrivano dalle scienze sociali. Come l’immenso lavoro del sociologo francese Alain Ehrenberg, che da tutta la vita si concentra sul rapporto tra la cultura dell’individualismo nei tempi moderni e la salute mentale. Per lui “il successo della depressione si fonda sull’assenza di ogni legame con il conflitto. L’odierna cultura della prestazione ci rende come macchine: o funzioni o fallisci”. O vai avanti senza problemi o ti senti rotto, proprio come un oggetto. Forse bisogna partire da qui per non incontrare più il male di vivere.