Il gol coi crampi. D'altronde il Lille sembra viola
IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Ci ha messo pure la Coppa Italia, quando gli hanno chiesto cos’era più importante fra l’Europa e il campionato. Ho goduto. Vuole tutto. E sempre. Perfetto. M’aspettavo tanto da Gasperini quando ha scelto noi preferendoci alla Juve, a Bergamo, alla Champions, a una vita per un’altra, ma non pensavo potesse restituire così tanto anche a livello dialettico, con le parole cioè. (...) Col Verona poi, per me, è successa una cosa che è una straordinaria sintesi del suo lavoro: il gol di Matias Soulé con i crampi. Una sublimazione filosofica raccontata nella zoppia dell’esultanza. Il talento più fervido, quello più giovane, il più spensierato, il ghirigori per definizione, che segna, cioè quindi che raggiunge l’utile (si intenda proprio segnare dal tabaccaio, far di conto, portare la Roma a 2 da 1) con la sua qualità che diventa non solo il tocco, il fronzolo, il tacco, ma il lavoro, la quantità, la corsa, la transizione. Sovrapposizioni, direbbero Carmelo Bene e Gilles Deleuze. A proposito di francesi, dimenticavamo - noi non Gasperini - che stasera, tra poco, adesso c’è una partita con il Lille , italianizzato Lillà. Sovrapposizioni pure queste, le migliori per spiegare il daltonismo nello scegliere fra coppa e campionato da parte di Gasperini . D’altronde non ho mai capito che differenza di colore c’è fra il lillà e il viola? Poco o niente, c’è pure il color malva, il pervinca, c’è pure la Coppa Italia. Oggi giochiamo per fare bene oggi, perché la coppa è importante, perché l’ Europa League per i romanisti è speciale, perché c’è solo un modo (come per vivere) di giocare, cioè dare tutto. Facciamoli viola, nel senso metaforico e quasi letterale, giocando la partita come fosse Firenze, quando giocheremo per altri tre punti pesantissimi in una partita, pure lì, che ha tanti significati per i romanisti (...)
LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE