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Сентябрь
2025

Roma-Verona: la moviola dei quotidiani. Manca il secondo giallo ad Akpa Akpro

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Una direzione di gara tutto sommato sufficiente quella di Feliciani in Roma-Verona. Tanti i falli fischiati dal fischietto di Teramo, ben oltre la media stagionale. Tanti dubbi sulla mancata seconda ammonizione ad Akpa Akpro per il fallo su Pellegrini.

LA GAZZETTA DELLO SPORT - VOTO 6

Al 33' del p.t. l'Hellas rischia di restare in dieci: Akpa Akpro, già ammonito, commette un fallo su Pellegrini che punta l'area di rigore e viene graziato da Feliciani. Il Verona contesta poi allo stesso Pellegrini una trattenuta su Serdar nell'azione che culmina col gol del 2-0: dopo un consulto con la sala Var, l'arbitro non ravvisa irregolarità. Giusto annullare il gol nel finale di Orban: dopo il colpo di testa il nigeriano tocca II pallone col braccio destro indirizzandolo in porta.

CORRIERE DELLO SPORT - VOTO 6

Partita tutto sommato sufficiente per Feliciani, la rete annullata a Orban sembra impossibile da vedere live. Piuttosto il mancato secondo giallo per Akpa Akpro (infatti Zanetti lo toglie all'intervallo) pesa sul giudizio finale. La chiude con ben 30 falli (la media della serie A è di 24,49 a partita) e quattro cartellini gialli. Partiamo da qui: Akpa Akpro ferma una ripartenza di Pellegrini con un fallo da dietro, senza possibilità di prendere il pallone. Più che scervellarsi sulla possibile SPA (fermare un attacco promettente), che non c'è (difesa schierata) è la tipologia del fallo. Insomma, forse sarebbe stato severo, ma non inventato.

Se ci sia stata prima una spirata di testa o il pallone sia arrivato direttamente sul braccio, fatto sta che è stato corretto annullare  la rete di OrbaN a tempo scaduto. Non è falloso l'intervento di Pellegrini su Serdar nell'APP (l'inizio della fase d'attacco) della rete del 2-0 di Soulé: una mano appena al corpo, troppo poco. Avreste dato un rigore così? Uscita di Svilar con tempi perfetti su Orban, prende nettamente prima il pallone, poi l'inevitabile contatto: corretto non fischiare nulla.

IL TEMPO

Prima presenza stagionale in A per Ermanno Feliciani, che non arbitrava nel massimo campionato da inizio maggio (quest'anno aveva diretto una gara in B e una in Coppa Italia). In Roma-Verona all'inizio prova a tenere una soglia tecnica alta, ma alla fine i falli saranno tanti, trenta, di cui 19 commessi dagli ospiti. Sul gol del vantaggio, Dovbyk prende posizione usando le braccia in modo regolare nel contrasto con Nunez. Giusto il giallo per Akpa Akpro che trattiene Koné in maniera prolungata. L'ex Monza rischia la seconda ammonizione poco dopo quando entra fallosamente su Pellegrini fermando una ripartenza. Dai replay si evince come l'intervento sia però meno grave di quanto sembrasse in diretta: non è coi tacchetti ma con il collo del piede, e l'impatto è frontale - sulla linea di corsa - e non laterale. A fine primo tempo, l'arbitro fa bene a sanzionare col giallo Nùiiez che interviene a suavolta su Pellegrini. Nella ripresa, corretta la terza ammonizione della gara, per Gagliardini che commette un duro fallo su Angelifio. Manca invece un giallo per Nelsson, che interviene col piede a martello, con foga e intensità, ai danni di Celik: non lo prende in pieno ma di striscio, altrimenti sarebbe stato passibile anche di una sanzione più severa. Regolare il raddoppio giallorosso: a inizio azione c'è un lievissimo appoggio di Pellegrini, con la mano, sul fianco di Serdar, che appena sente il tocco si lascia andare. Il silent check del VAR conferma la decisione di campo. Nel recupero annullato con overrule il gol di Orban: l'ex Hoffenheim segna direttamente con l'avambraccio, in modo irregolare. Giusto comunque non ammonire il centravanti: il tocco di braccio non è «fraudolento», dato che l'intenzione è colpire di testa. Il giallo arriva invece per Belghali per proteste.

IL ROMANISTA 

Una gestione poco felice del direttore di gara Feliciani in occasione di Roma-Verona. E scusate il gioco di parole. L’arbitro della sezione di Teramo parte arbitrando all’inglese, concedendo qualche sportellata di troppo contro Dovbyk, ma non è questo il vero problema di una direzione di gara che teoricamente non presenterebbe enormi difficoltà. Si parte con il cartellino giallo al 12’ per Akpa Akpro reo di aver trattenuto vistosamente Manu Koné in ripartenza. Si regola poco Feliciani quando al 33’ l’ivoriano rifila in ripartenza un mezzo pestone a Pellegrini. Tutti aspettano il secondo giallo che però non arriva: il primo criterio è la pericolosità, il secondo è l’azione che interrompe. Lo capisce bene Zanetti che all’intervallo toglie il suo giocatore. Il primo tempo si chiude con un altro giallo, stavolta per Nuñez, sempre su Pellegrini. Nella ripresa all’8’ ammonito invece Gagliardini per un intervento non pericoloso ma plateale, a forbice, su Angeliño. Al 17’ altro episodio, altra grazia: per Nelson. Brutta scivolata su Celik, niente palla, solo fallo, ma niente giallo (imprudenza e in gioco pericoloso per l’avversario). Al 70’ rosso in panchina gialloblù, per Guberti, collaboratore di Zanetti e al 45’ giallo per Belghali, per proteste. Infine, al 5’ di recupero giusto annullare il gol di mano di Orban, ci pensa il Var. Rivedibile l’annuncio al pubblico, che non si è sentito, di Feliciani.