Dybala show
0
IL TEMPO (L. PES) - Come un'epifania nella notte magica dell'Olimpico. Un'opera d'arte, un piacere per gli occhi, un campione che torna a brillare. Paulo Dybala si prende la Roma sulle spalle e la trascina agli ottavi di finale di Europa League. La sua meravigliosa doppietta nel primo tempo del match di ritorno col Porto permette agli uomini di Ranieri di qualificarsi e attendere un sorteggio da cardiopalma. Oggi alle 13 da Nyon uscirà una pallina che pesa tanto: o il derby con la Lazio , o la sfida contro l' Athletic Bilbao (che insegue la finale in casa). Serata che si prospettava complessa dopo il pari nervoso dell'andata. Sotto gli oc-chi del vicepresidente Ryan Fredkin , tornato per l'occasione nella Capitale, Ranieri perde Dovbyk e sceglie ancora Celik ai danni di Hummels. Attacco affidato a Sho-murodov ed El Shaarawy al posto dello squalificato Saelemaekers, per il resto è la Roma dei migliori. Partenza diesel di un match che nessu-na delle due squadre ha fretta di vincere. Una follia di Svilar dopo ventisette minuti regala il vantaggio al Porto: passaggio fuori misura e incomprensibile a Paredes pressato che non può fermar-la. Il portiere ferma prima Omorodion ma poi nella mischia in area giallorossa do-ve dormono un po' tutti (so-prattutto N'Dicka) Omorodion tira fuori una gran rovesciata e firma il vantaggio lusitano. Ma poi si apre il sipario e la scena se la prende Dybala. Prima l'uno-due di grande qualità con Shomurodov che manda in porta la Joya bravo ad infilare con l'esterno sinistro Diogo Costa. All'argentno, però, non basta. E allora dopo nemmeno cinque minuti scambia con Koné e infila il portiere portoghese con un sinistro fulminante sul pri-mo palo. L'Olimpico esplode e l'attaccante si butta a terra dalla felicità. Due gesti tecnici sublimi da parte del ventu-no giallorosso che nel momento di maggiore difficoltà della squadra si prende tutti sulle spalle e decide che a passare il turno deve essere la Roma. Il Porto nel primo tempo, tolto il gol, non impensierisce mai la Roma che invece chiude in crescendo. In apertura di ripresa, quasi a compensare il rosso a Cristante dell'andata, l'ingenuo Eustaquio raccoglie unna provocazione di Paredes (poi ammonito e squalificato per l'andata degli ottavi) e colpisce con un pugno il mediano. Il Var richiama Letexier : rosso diretto, netto. Da li comincia un'altra gara con la Roma che tenta di chiuderla senza troppa convinzione. Il Porto prova a rientrare nella contesa e sfiora il pari con Omorodion che colpisce un palo clamoroso. È ancora Dybala a decidere che non è più tempo di rischiare. Avvia lui l'azione del terzo gol di Pisilli con una sventagliata morbida e preci-sa. Il 3-1 consegna di fatto la qualificazione molla Roma anche se Rensch nel finale se la butta dentro da solo al 95'. Triplice fischio, esplode la gioia. La corsa giallorossa non si ferma agli ottavi e finalmente, dopo tre eliminazioni il Porto è battuto. L'Europa resta l'unica via per dare ancora un senso a questa stagione ma ora la mente va al sorteggio. Che sia Lazio o Bilbao la sfida sarà durissima. Un derby europeo, peraltro inedito, divide la piazza tra chi si carica dopo il successo di gennaio e chi teme la vendetta biancoceleste. Ancora poche ore e tutto sarà svelato. Intanto, però, il risveglio romanista è più dolce avendo negli occhi le pennellate di un artista de calcio come Dybala.