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La buona stampa

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LR24   (AUGUSTO CIARDI) - Se non si conosce così bene la materia calcio, a farselo raccontare si pensa che Davide Frattesi sia l'enfant prodige a ridosso dei venti anni che un giorno potrà ambire alle big europee, e che Alexis Saelemaekers sia un onesto mestierante multiruolo a ridosso dei trenta. Poi scopri che sono coetanei. Classe 1999, nel 2025 compiranno ventisei anni.

Davide Frattesi fa giovanili della Roma , poi la più classica delle gavette, fra Ascoli , Monza ed Empoli . Arriva al Sassuolo , una delle migliori palestre, e si mette in mostra per inserimenti e fiuto del gol. Parecchi alti e qualche pausa in una squadra no stress, che raramente in A va oltre il decimo posto. Ma Frattesi gioca il calcio moderno, ha doti che spiccano. Amato da Tiago Pinto , acquistato dall' Inter , dove trova un allenatore che propone moduli all'avanguardia ma che per le sostituzioni si affida ai vecchi codici. Esce un centrale entra un centrale, esce una mezzala entra una mezzala. Frattesi ha la sfortuna di avere davanti a sé forse la più forte mezzala della Serie A , Barella . E infatti gioca poco, nel primo anno appena 5 partite da titolare, però quando gioca, dall'inizio ed entrando in corsa, fa la differenza. Coi gol, il marchio di fabbrica che gli fa conquistare la nazionale. Ma Barella gioca sempre, e Inzaghi non ci rinuncia mai.

Il secondo anno di Frattesi, all'alba dei ventisei anni, quel ruolo gli va stretto, e forte di uno dei più abili agenti italiani, Riso , fa eco il suo disagio. L'Inter? Manda a dire dalla stampa che costa 45 milioni, e la buona stampa che accompagna Frattesi non ci pensa due volte, e considera più che giusta la richiesta nerazzurra. Legittima, sicuramente. Il prezzo lo fissa chi vende. Ma poi lo fa chi compra. Però si può discutere. Un paio di campionati più che buoni nel Sassuolo, un campionato e mezzo da riserva nell'Inter. 45 milioni. A fronte di circa 30 milioni spesi un anno e mezzo fa dai milanesi. Si può discutere.

Saelemaekers pronti via viene in Italia e vince uno scudetto, come Frattesi a Milano, come Frattesi al primo anno, quando ha quasi due anni in meno di Frattesi, e nel Milan tutt'altro che favorito, saltando soltanto 2 partite di campionato e giocandone 24 da titolare, con Messias che a volte metteva la freccia per sorpassarlo. Il Milan non punta molto su di lui, sulla fascia vuole crescere, due anni dopo è a Bologna , protagonista di una stagione epocale. Va in Champions League . Ma manco il Bologna punta su di lui, e non spende quegli 8 milioni che bastano per riscattarlo. Torna al Milan ma non disfa le valigie, pur giocando la prima di campionato, praticamente da terzino sinistro(?) con Fonseca . Duttile sì, ma forse si esagera. Accordo sul gong con la Roma. Scambio con Abraham , attaccante in disgrazia celebrato dai media milanesi manco fosse Van Basten e come se i rossoneri avessero rifilato alla Roma Vinicio Verza , che i più anziani ricorderanno.

Saelemaekers non gode dei favori di quella stampa che sceglie chi deve coccolare e sponsorizzare. La Roma si ritrova finalmente una soluzione di livello per la fascia destra, laddove in quattordici anni di americani si deve risalire a Maicon per trovare un semestre (tanto durò) con un laterale decente. Anche se spesso si giocava a quattro. Ma gli esterni destri, da Piris in poi, sono stati devastanti. Per le coronarie dei tifosi romanisti.

Saelemaekers va riscattato , mentre il Milan non riscatterà Abraham. La speranza è che la stampa continui a considerarlo un onesto mestierante che se non lo conosci bene pensi che abbia trent'anni. Perché anche il movimento mediatico contribuisce a fare il prezzo del cartellino. Altrimenti ci si chiederebbe con quello spirito critico che latita sempre di più: ma come può Frattesi valere 45 milioni?

In the box - @augustociardi75