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Ranieri: fuori l'orgoglio

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IL TEMPO (L. PES) -  Cuore e sacrificio. Ranieri ha la missione di ritrovare l'anima delel Roma e restituirle dignità e attaccamento alla maglia che negli ultimi mesi sembrano perduti. Sir Claudio si appresta ad esordire per la terza volta sulla panchina giallorossa (la seconda in trasferta dopo quella del 2009 a Siena) al Maradona, contro il Napoli capolista di Conte che ha allenato all'inizio degli anni Novanta. Alle 18 (diretta Sky e Dazn) si

comincia davvero a fare sul serio dopo dieci giorni di attesa e quel pizzico di ottimismo in più guardando al futuro che il ritorno a casa del tecnico testaccino ha riportato. Ma guardando la realtà dei fatti la Roma ha esattamente la metà dei punti dei partenopei e appena quattro lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione. Una situazione che ora obbliga il gruppo a invertire la rotta, anche se non sarà certo facile affrontare la squadra di Conte che in questo campionato ha steccato poche volte, l'ultima proprio al Maradona davanti all'Atalanta di Gasperini. Ranieri ha chiesto ai calciatori di ritrovare il bambino che è dentro di loro per cercare quell'entusiasmo che si è perso in settimane di liti e contestazioni mentre la squadra sprofondava in clas-sifica sia in Italia che in Europa. Normalità è stato il termine più utilizzato dall'allenatore per la presentazione della partita. La filosofia iper pragmatica del settantatreenne riporterà ognuno al proprio posto, cercando di mettere tutti nelle condizioni di esprimersi al meglio. Ordine, verticalità e rip artenze. Saranno questi gli ingredienti fondamentali che vederemo in questi ultimi sette mesi di campionato. Hummels e Dybala sono stati tra i temi principali in fase di avvicinamento al match ma entrambi partiranno dalla panchina. Il tedesco avrà le sue chance più avanti per convincere Ranieri a inserirlo in pianta stabile tra i titolari dopo che i suoi dati in allenamento non sono dei migliori. L'argentino, invece, è sempre alle prese con i soliti fastidi muscolari che non gli consentono di allenarsi con regolarità. «Dobbiamo aiutarlo» ha detto il tecnico in conferenza stampa, ma la situazione, ricorrente da quando è nella Capitale, sembra maggiormente legata a fattori mentali. La Joya, clinicamente, è apposto ma non gioca titolare dal 31 ottobre. In ogni caso i giallorossi ripartiranno dalla difesa a quattro, e con undici uomini già scelti dalle prove in settimana (soltanto Zalewski potrebbe insidiare Soulé con lo spostamento a destra di El Shaarawy). Davanti a Svilar ci saranno Celik, Mancini, N'Dicka e Angelino mentre a centrocampo agiranno Koné, Cristante e Pellegrini. Sulle corsie esterne spazio a Soulè ed El Shaarawy con Dovbyk unico terminale.