Monza-Inter, un pari tra luci ed ombre
Monza-Inter è passata alle statistiche con il risultato di 2-2, (con la successiva vittoria nerazzurra ai rigori). Un’amichevole, la penultima della pre-season, che ha raccontato di luci ed ombre in casa Inter, un po’ com’è stato nelle ultime apparizioni, potremmo dire le solite facce.
Monza-Inter, le luci della serata
Sono molteplici le luci viste nella serata dell’U-Power Stadium. Ai tifosi presenti, (settore ospiti gremito nonostante la data e le temperature), avrà fatto piacere la conferma di alcuni volti nuovi che, in questa pre-season, si stanno confermando su determinati standard di riferimento. Sono tre i nomi su tutti: Petar Sucic, Angel Bonny e Pio Esposito
Il centrocampista croato si è calato in maniera egregia nel centrocampo nerazzurro. Insieme a Bonny, nella serata monzese, è stato il migliore dei primi 45 minuti. Ha dettato i tempi con la sua qualità provando a suonare la carica verso i compagni apparsi molto provati dalla preparazione. Se la testa gira, le gambe un po’meno. Insieme a Sucic, come detto, si mette ancora una volta in evidenza, Angel Bonny. Attaccante totale. Viene a cucire il gioco lasciando al compagno di reparto Pio Esposito l’onere di attaccare l’area di rigore. Il francese fa altresì a sportellate con gli avversari difendendo egregiamente palla e permettendo alla squadra di salire. Un buon investimento verso il futuro se le premesse sono queste.
Chiude il quasi match-winner del vecchio Brianteo, Pio Esposito. A discapito dei suoi vent’anni ci piazza un colpo di furbizia da giocatore navigato. Il colpo di tacco, che anticipa le intenzioni del portiere e della difesa è da bomber vero di razza. Inizia un po’ a rilento, ma quando entra nel match si conferma osso duro. Arnautovic e Correa non verranno rimpianti. Insieme a questi tre si annoverano le conferme di alcuni titolari che già sembrano essere in palla. Uno su tutti? Il capitano Lautaro Martinez che, dal suo ingresso, ha dato un altro tipo di fluidità alla manovra sfiorando piu volte il gol
Le note stonate della pre-season
Quali sono invece le noti stonate della serata? Anche in questo caso ne abbiamo individuate tre. Tre giocatori che hanno avuto un cattivo impatto sulla serata monzese.
Il primo è il neo-acquisto Luis Henrique, ribattezzato Gigi dai compagni. Il giocatore brasiliano non ha ancora dimostrato alla platea quelli che sono i suoi colpi. In nessuna occasione ha avuto la capacità di puntare il proprio diretto avversario rallentando quello che era lo sviluppo del gioco offensivo dei ragazzi di Chivu. Darmian prima e Mosconi poi, (una volta uscito il numero 11), hanno messo in mostra tutto quanto non era stato mostrato dal carioca, uno che il calcio dovrebbe averlo nel sangue, ma che invece ricorda Dalbert, passato da queste parti senza lasciare la sua impronta. La speranza è che possa far ricredere gli scettici
E’ in buona compagnia sul podio dei bocciati. Federico Di Marco e Kristian Asllani lo scortano in questa speciale classifica, entrambi per motivi diversi l’uno con l’altro. L’esterno italiano ha mostrato carenze difensive, (come in occasione del gol di Ciurria), che si ripropongono continuamente da qualche anno. A questo si aggiunge, (con l’attenuante dei carichi di lavoro), una gamba ancora non troppo sciolta come testimoniano i tanti piazzati sbagliati. Il centrocampista albanese, invece, è oramai un corpo estraneo. Non si tratta di mancanza di applicazione. Si tratta, piuttosto, di un giocatore che sembra quasi essere esterno rispetto a quanto lo circonda. Non gli si chiede di essere Calhanoglu, ma sicuramente gli si chiede di prendersi qualche rischio in più nell’effettuare la giocata spariglia carte. Invece no, fa il compitino
Tra mercato e Olympiakos…..
Sabato si chiuderà la pre-season dell’Inter. Il primo settembre si chiuderà, invece, il mercato. Sono questi i due fulcri che riguardano il prossimo futuro nerazzurro. Campo e mercato per definire al meglio il cammino verso la fase iniziale della stagione.
In fase di mercato è giunto il momento di sbrogliare la matassa, in un senso o nell’altro, rispetto ad alcune situazioni: Lookman o Leoni? Chi esce tra gli esuberi? C’è spazio per Frendrup? Tutti interrogativi che devono trovare, nei prossimi giorni, una pronta risposta per non rallentare ancora
Sabato invece, a Bari, Christian Chivu dovrà lucidare la propria creatura presentando, almeno nell’11 iniziale, una formazione quanto più vicina possibile a quella che giocherà contro il Torino 9 giorni dopo. Il futuro è ora, avanti nel percorso
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