Bonny, a suon di gol per risolvere i dubbi?
Nel corso del calciomercato estivo, ancora aperto e ricco di spunti, è arrivato a Milano Ange-Yoan Bonny, attaccante francese di 23 anni. Fedelissimo di Chivu al Parma, è stato lo stesso allenatore rumeno, appena insediatosi ad Appiano, a chiederne, in maniera importante, l’acquisto.
Il prezzo lascia perplessi?
Alle sue spalle, il classe 2003, ha una carriera ancora povera di emozioni particolari sia in termini di maglie indossate, sia, soprattutto, in termini di gol fatti. In maglia ducale, sono state solo 12 le marcature, (in 4 anni), a fronte di 111 partite giocate. Evidentemente poche.
É intorno a questa statistica che si attanagliano i dubbi del tifo nerazzurro. Può un giocatore cosi “poco bomber” fare al caso della formazione meneghina? Può essere in grado di insediarsi, al momento, alle spalle della ThuLa senza farla rimpiangere quando verrà chiamato in causa? Sono tutti dubbi leciti che vengono ulteriormente “gonfiati” dal prezzo a cui è stato acquistato l’attaccante.
Ricordiamo tutti le fasi di una trattativa non semplice. Una contrattazione in cui ognuna delle parti in causa ha fatto valere le proprie ragioni, (o almeno ci ha provato), ma che, alla fine, sembra aver sorriso al venditore.
La stessa società che, negli ultimi anni, non è riuscita a vendere, per due noccioline, Arnautovic e Correa, ha dovuto pagare 23 mln di parte fissa, più altri due di potenziali bonus, per assicurarsi le prestazioni del classe 2003. Tutto ciò ha lasciato, nella testa dei tifosi, molta perplessità in un discorso che va a 360 gradi e comprende, appunto, anche i due esuberi andati via solo a contratto scaduto. Solo noi siamo incapaci a vendere? Dubbio lecito se si espande a 360 gradi e viene compreso anche un giocatore, mai veramente sbocciato, come Sebastiano Esposito. E’ mai possibile che ci facciamo prendere sempre per il naso e noi non riusciamo a prendere in gli altri? Al campo l’ardua sentenza, magari tra qualche mese considereremo pochi i 25 milioni per il nuovo numero 14 nerazzurro.
Cosa può dare Bonny?
Quando, nel 49 A.C, Giulio Cesare attraversò il Rubicone proclamò la celebre frase “il dado è tratto…“. All’epoca questa frase segnava l’inizio della guerra civile contro Pompeo. Oggi, ed in questo contesto, la stessa citazione può essere usata per indicare l’inizio dell’avventura di Bonny in nerazzurro.
Il dado è tratto quindi. A sostegno di questa tesi portiamo anche la certificazione data dalla prima amichevole estiva, (contro l’u23), in cui il francese ha disputato i primi 45 minuti al fianco di Lautaro Martinez. Questa prima sgambata è servita per provare a rispondere al quesito che fa da titolo a questo secondo grande paragrafo: cosa può dare Bonny??? É giusto ammettere, come prima cosa, che la sensazione rispetto al numero 14, (no, non è Vieira), è stata positiva. Ovvio vanno considerate tutte le “attenuanti” del caso relative, ad esempio, al valore dell’avversario, ma, al netto di tutto, il primo impatto è stato da pollice su.
Il centravanti di 1,89 cm ha messo in evidenza un’importante prestanza fisica di cui si è servito, e si potrà servire, in fase di protezione palla, soprattutto nei casi di squadra in risalita. Caratteristiche che potranno venir, sicuramente utili, anche perché, Pio Esposito a parte, sono poco presenti nel pacco attaccanti nerazzurro. Questa dote gli permetterà di essere accoppiato sia a Thuram che a Capitan Lautaro. Bonny, inoltre, ha messo in luce anche una prorompente progressione atletica, (che aveva già mostrato in Parma-Inter dello scorso anno), con cui, insieme ad una finta a rientrare, si è procurato il rigore, poi segnato da Asllani. Oltre a tutto questo è emerso anche il fiuto del gol…Su assist di Lautaro, infatti, il numero 14, dopo essersi fatto ipnotizzare sulla prima conclusione, ha trovato lo spunto giusto per ribadire in rete. Il ragazzo di Aubervilliers, ha messo in luce che gli possono permettere di giocare sia da punta centrale che da potenziale trequartista nel 3-4-2-1
L’inizio stagione come alleato?
Il miglior alleato possibile per Bonny potrebbe essere questo inizio di stagione, se vogliamo, un po’ particolare rispetto al solito. Il Mondiale per Club condizionerà, senza dubbio, le prime partite di campionato oltre a queste amichevoli estive
Bonny, domenica mattina, è stato il più in palla rispetto ai compagni di reparto, quantomeno nel duo “titolare” Thuram-Lautaro, e ciò potrebbe giocare a suo favore a cominciare dai prossimi impegni amichevoli sicuramente più impegnativi rispetto alla sgambata con l’Under 23.
Inizio stagione come alleato? La sensazione è questa. Se Bonny si dimostrerà all’altezza della situazione potrebbe ritagliarsi uno spazio importante anche nelle prime due sfide di Serie A laddove, in entrambe, si potrebbe mettere in mostra davanti al pubblico amico: una, anzi due, di quelle occasioni da prendere al volo per far ricredere gli scettici e dimostrare di valere i soldi spesi perché gira che ti rigira si torna sempre lì, sempre al denaro e all’incidenza del giocatore in questione. Al campo l’ardua sentenza
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