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Calhanoglu pro e contro dell’addio all’Inter e i possibili sostituti

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Calhanoglu all’Inter: pro e contro di un possibile addio

Calhanoglu e l’Inter sempre più lontani. Anche se il Turco è al momento impegnato al Mondiale per Club con il club nerazzurro, sono sempre più insistenti (e finora mai smentite) le voci di un suo addio all’Inter.

Analizziamo i pro e i contro di un’Inter senza Calhanoglu.

Perchè l’Inter deve cederlo

L’ultima stagione di Calhanoglu non è stata certo la migliore, reduce da un’infortunio, non è parso mai a posto fisicamente e quando impiegato, non ha dimostrato la lucidità e la brillantezza fisica richiesta per un ruolo così delicato

Vendere Çalhanoğlu oggi significherebbe monetizzare al massimo: è arrivato a parametro zero e ha una valutazione tra i 30 e i 40 milioni di euro. Un’uscita ora, garantirebbe una plusvalenza piena e offrirebbe margine per reinvestire su profili più giovani e futuribili, magari costruiti su misura per il gioco di Chivu. Inoltre, l’età (31 anni compiuti) fa riflettere: meglio cedere un top al picco del valore che tenerlo oltre l’apice

Perchè l’Inter NON deve cederlo

Hakan è diventato il vero cervello tattico dell’Inter: calci piazzati, regia, personalità. Ha guidato il centrocampo con esperiebza dimostrando una crescita esponenziale nel ruolo di play. Cederlo ora, significherebbe perdere un elemento chiave senza un sostituto già pronto a raccoglierne l’eredità con pari qualità e visione di gioco.

Con lui, Inzaghi prima e ora Chivu hanno costruito una squadra che ragiona palla a terra, con uscite pulite da dietro e geometrie raffinate. Calhanoglu è il perno di questo stile. La sua partenza rischia di snaturare l’impianto di gioco, costringendo l’Inter a ricostruire automatismi e tempi di manovra. Non è facile sostituire un giocatore così centrale senza perdere equilibrio.

Non ultimo, sul mercato, si fa fatica a trovare un sostituto all’altezza e molto probabilmente non senza spendere 30-40milioni. E allora ecco che forse, se non si ha in mano un sostituto già pronto, sarebbe più saggio tenere Hakan ancora in nerazzurro, soprattutto in questo passaggio dall’Inter di Inzaghi a quella di Chivu.

Barella al posto di Calhanoglu?

Il vice-designato è Kristian Asllani, già nel roster nerazzurro, ma le sue prestazioni finora non hanno convinto del tutto. Inoltre il giocatore albanese potrebbe addirittura lasciare l’Inter per andare a giocare con più continuità da altre parti. In alternativa, si valuta uno spostamento di ruolo per Nicolò Barella da mezzala a regista basso, sfruttando la sua visione e intelligenza tattica. Oppure un adattamento di Sucic, il nuovo acquisto in casa Inter, più vicino al profilo richiesto da Cristian Chivu.

Rovella, top target in casa Lazio

Guardando al mercato, tra i nomi c’è quello di Nicolò Rovella: talento classe ’01, interista nel cuore, cresciuto nell’Academy del club, ora alla Lazio dove ha esploso le sue qualità. Storicamente però, trattare con Lotito non è facile, introltre Maurizio Sarri lo vede centrale nel suo progetto, e la Lazio non vuol cederlo per meno della clausola da 50‑55 M€ . Sarebbe un colpo ambizioso, ma costoso.

Samuele Ricci, talento a prezzo (quasi) giusto

Classe 2001, titolare nel Torino e già nel giro della Nazionale, Ricci può essere il colpo in prospettiva. Ha intelligenza tattica e corsa, ma poca esperienza a livelli top. Cairo lo cede solo per offerte vicine ai 30 milioni. Inzaghi (e ora Chivu) lo stima, ma servirebbe un piano di crescita graduale: oggi non è pronto per raccogliere l’eredità di Hakan.


Angelo Stiller, la sorpresa dalla Bundesliga

Il nome a sorpresa è Angelo Stiller, regista tedesco dello Stoccarda. Classe 2001, visione di gioco e piedi educati: ha impressionato in Bundesliga ed è valutato tra i 15 e i 20 milioni. Economico rispetto ad altri nomi, ma con zero esperienza internazionale. Potrebbe arrivare come investimento a basso rischio, da inserire alle spalle di un titolare esperto.

Morten Hjulmand, muscoli e cervello

Ex Lecce, oggi pilastro dello Sporting CP, Hjulmand è cresciuto tantissimo. Centrocampista moderno: fisico, interdizione, ma anche qualità e lanci lunghi. I portoghesi lo hanno pagato 18 milioni, oggi ne chiedono almeno 30. Già abituato al calcio italiano, potrebbe essere il mix giusto di grinta e ordine. L’Inter ci pensa seriamente.