Verso Monaco, tra sirene arabe e lacrime da asciugare
L’avvicinamento alla gara contro il Psg ha per l’Inter una doppia faccia. Da un lato le ottime notizie che arrivano dall’infermeria con quest’ultima che finalmente inizia a svuotarsi, dall’altro la protesta delle curva per i biglietti.
L’infermeria si svuota
Partiamo da Lautaro, Il capitano nerazzurro è stato assente nelle ultime partite a causa di un’elongazione ai flessori della coscia sinistra, oggi ha svolto l’allenamento in gruppo, la sua condizione è in miglioramento, il Toro scalda i motori in vista della partita più importante della stagione.
Davide Frattesi ha sofferto di un problema addominale, che lo ha tenuto fuori nelle ultime partite – venerdì è stato convocato per la gara di Como, tuttavia senza inserirlo in campo -, anche per lui oggi allenamento in gruppo, quindi recuperato a tutti gli effetti.
Per quanto concerne Piotr Zielinski, il centrocampista polacco ha accusato un leggero affaticamento muscolare, per questo gli è stata risparmiata l’ultima trasferta del campionato, oggi anche lui ha svolto allenamento in gruppo scacciando tutte le paure.
Per quanto riguarda Pavard, e questa è senza dubbio una delle notizie più attese, il difensore è tornato oggi ad allenarsi in gruppo dopo il problema alla caviglia che lo ha tenuto fuori dalla gara contro la Roma, dunque in finale ci sarà anche lui.
La protesta dei tifosi dell’Inter
Dall’altro lato invece nel tardo pomeriggio si è svolta la protesta della Curva Nord. Gli ultras nerazzurri lamentano di essere stati esclusi dalla distribuzione dei biglietti, nonostante la loro costante presenza a prescindere da tutto al fianco della squadra e al sostegno sempre offerto alla società. Gli ultras hanno accusato il club di Viale della Liberazione di aver riservato una parte significativa dei biglietti a sponsor, agenzie di viaggio ed “amici”, a discapito dei tifosi più fedeli. Alcuni biglietti sarebbero stati rivenduti a prezzi esorbitanti, fino a 4.000 euro. Insomma una frattura da risanare il prima possibile a pochi giorni dalla finale.
Trasformare le lacrime in riscatto
Il Napoli nella serata di venerdì è diventato per la quarta volta campione d’Italia nella sua storia. Se prima della gara della Lazio vi era qualche rimpianto, ampiamente giustificato però dalla cavalcata trionfale della champions, e dagli impegni in più generati anche dalla Coppa Italia e dalla Supercoppa, dopo la partita disputata contro gli uomini di Baroni – usciti sconfitti in casa contro il Lecce -, e fuori da ogni competizione Europea, è aumentato notevolmente, dato che l’Inter al netto degli infortuni ha pareggiato una gara in cui è stata due volte ripresa. Certo è che la finale di Champions è un traguardo straordinario, soprattutto se si considera che questa sarà la settima da disputare. Dunque, è questo il momento di compattarsi, per andare a disputare una partita storica, contro un avversario che ha dominato il proprio campionato – considerato dagli addetti ai lavori non particolarmente impegnativo – e la coppa di lega, con tanti giovani forti e vecchie conoscenze del nostro calcio su tutti Hakimi, Donnarumma, Kvaratskhelia e Marquinhos.
Allontanare le sirene arabe
Mentre si prepara alla partita più importante della stagione – e forse anche della propria carriera, dato che il PSG sembra un avversario per quanto possibile più abbordabile del Manchester siti di Guardiola, dove comunque l’Inter avrebbe meritato molto di più -, il tecnico dell’Inter è stato contattato da diversi club sauditi. Le voci – ormai confermate da più giornalisti – raccontano di un’offerta per il mister vicina ai 50 milioni di euro, una pioggia d’oro per il tecnico piacentino che dovrà scegliere se continuare la carriera ad alti livelli o cedere alle lusinghe di una lega poco attraente lato sportivo, ma molto lato economico. La società nerazzurra sicuramente vuole continuare con Simone, colui che porta trofei ed aumenta ricavi, certo è che aldilà dell’adeguamento del contratto, servirà per convincere l’allenatore un progetto sportivo all’altezza, cercando di fare un mercato in linea con gli obiettivi della società, ovvero di competere per vincere su tutti i fronti. Numerosi sono i nomi sul tavolo delle trattative da David, passando per Zirkzee per arrivare a Nico Paz, oltre all’affare in via di chiusura con il Marsiglia per Luis Henrique. Certo è che un esborso vicino ai 30 milioni sembrerebbe impensabile senza garanzie sulla futura guida tecnica, ciò fa pensare che la società abbia informazioni più sicure sulla permanenza di Inzaghi.
Le parole di Inzaghi
Senza dubbio, le parole di ieri del tecnico piacentino vedono un allenatore focalizzato su uno degli obiettivi più ambiziosi che un coach può avere nella sua carriera, ovvero la finale della Champions:
“sono passati due anni dall’ultima conferenza prima della finale, e in me c’è ancora grandissima emozione. Abbiamo raggiunto un grandissimo traguardo, bellissimo. abbiamo fatto grandissime gare, ma sappiamo che c’è mancato un passo per coronare un sogno ed entrare nella storia. Da oggi ci prepareremo al meglio, il campionato ci ha lasciato dentro un qualcosa da ricordare, normale ci sia parecchia sofferenza in me e nei giocatori. Venerdì ero squalificato e non ho parlato, ma è giusto fare i complimenti al Napoli. Abbiamo giocato punto a punto e nel calcio bisogna saper perdere. Da oggi parlerei esclusivamente di quello che ci sarà sabato a Monaco”.
Sulle voci di mercato:
“la mia società mi conosce bene, forse voi mi conoscete meno. Come successo alla Lazio e anche all’Inter ci sono richieste dall’Italia, dall’estero e dall’Arabia Saudita. In questo momento è folle pensare a quello. Ho un grandissimo rapporto con la dirigenza e con Okatree. Il giorno dopo la partita parleremo come sempre fatto. Io ho un contratto con l’Inter, sto benissimo qua”.
Infine di nuovo sulla finale:
“la finale di Champions e la partita, tutti vogliono giocare questa partita e tutti gli allenatori la vogliono fare. Cercheremo di fare il massimo, critiche, elogi, fa tutto parte del gioco. Sappiamo la forza del PSG. Lo spirito che abbiamo sarà un qualcosa che potrà aiutarci. Quando arrivi a giocare le finali sai che trovi grandi avversarie, con il Psg sarà come con il City”.