L’Inter non ha due squadre! Calhanoglu e Lautaro tornino a trascinarci
La sconfitta con la Juventus certifica ulteriormente il problema della squadra di Simone Inzaghi rispetto agli scontri diretti. 2 punti ottenuti, su 12 disponibili, contro Milan e Juve e un “mal di trasferta” contro le grandi che non lascia tranquilli in vista delle gare a Napoli e Bergamo ancora in programma. SOS Inter. Quali sono i problemi della squadra nerazzurra?
Abbiamo veramente due squadre?
L’Inter ha veramente due squadre? E’ questo il primo quesito che bisogna porsi rispetto a quanto si sente dire nei salotti frequentati dagli opinionisti. Abbiamo veramente due squadre? Al momento verrebbe da dire no, in quanto non tutte le riserve stanno mettendo in campo quanto fatto vedere negli anni scorsi, anche in altri lidi.
Al momento, con le giuste ponderazioni, si salvano in pochi tra le cosiddette riserve. De Vrij, Zielinski, Darmian e Zalewski. Sono loro i 3 ‘panchinari’ che stanno mettendo in campo, (Zielinski da poco e principalmente da vice Calhanoglu), una verve che non fa rimpiangere i titolari. E’ lecito aspettarsi, da questi ultimi tre, anche una maggior fame rispetto a chi è abituato, sistematicamente, ai goldoni da titolare.
Al netto dei tre sopra citati, però, il divario tra titolari e riserve è importante. Taremi, Frattesi e compagnia non sono paragonabili a chi parte, il più delle volte, negli 11. Taremi rispetto a Thuram, Frattesi rispetto a Barella e Asllani rispetto a Chalanoglu. Sono tre casi diversi tra loro, ma che comunque portano alla definizione della tesi che, probabilmente, queste due squadre l’Inter proprio non ce l’ha. Sul secondo caso ha influito, sicuramente, anche la vicenda mercato vissuta a gennaio, ma questa non rappresenta una scusante rispetto a quanto mostrato quando impiegato successivamente alla chiusura della sessione invernale delle trattative.
Taremi e Asllani stanno deludendo. Lautaro e Thuram sono almeno due spanne sopra l’iraniano mentre Calhanoglu, e anche Zielinski, hanno molto in più rispetto al giovane centrocampista albanese.
Considerando tutto questo viene da dire che l’Inter queste due squadre non c’è l’ha
Calhanoglu e Lautaro tornino leader!
All’Inter in questo momento, però, sta mancando anche l’apporto di qualche titolare che, anche a causa di fattori esterni, quali gli infortuni, non sta rendendo come fatto vedere, ad esempio, l’anno scorso
Questa premessa riconduce, senza ombra di dubbio, al nome di Hakan Calhanoglu. Dopo gli infortuni accusati, il turco è ancora lontano dall’essere nella sua condizione ottimale e questo sta influendo sulle difficoltà che l’Inter palesa, soprattutto in fase di non possesso e, di conseguenza, in difesa. Troppi “errori” non da lui che hanno risentito sull’esito finale delle azioni delle squadre avversarie. Anche in quel di Torino, poco prima che il pallone arrivi a Kolo Muani, scivola inspiegabilmente favorendo, proprio, l’arrivo della sfera al francese. E’, per distacco, lui il primo da recuperare alla causa nerazzurra per poter pensare di svoltare la stagione riportandola sui giusti binari nelle tre competizioni.
Volenti o nolenti, spesse volte, quest’anno, è mancato anche il capipano Lautaro Martinez. Duole ammetterlo rispetto ad un giocatore che si è eletto ad un capopopolo e che, con i suoi gol, ci ha regalato la seconda stella, ma quest’anno Lauti è finito troppe volte dietro alla lavagna, mancando terribilmente nei big-match, (in gol solo nella finale di Supercoppa). Anche a Torino, se vogliamo, si è reso protagonista di due errori, il primo soprattutto con la palla sparata alta da ottima posizione, non da lui. La seconda è meno lampante in quanto conta anche una dose di sfortuna nel rimpallarsi la palla con il piede d’appoggio però a conti fatti, è la sostanza quella che conta, purtroppo.
Niente drammi, al momento, anche perché la classifica è ancora, in parte, sorridente e siamo comunque in corsa tecnicamente su tre fronti. E’ chiaro però che sia Calhanoglu e Lautaro devono tornare a trascinarci per poter ambire a vincere qualcosa.