Lautaro gol gemma. Napoli ci siamo
Il primo tempo non lascia agli appassionati particolari sussulti, se non il palo colpito da Lautaro Martinez. L’Inter ci prova, ma i ritmi sono blandi, e l’assenza di Chala con Asllani in cabina di regia rinnova tutte le perplessità legate al ventiduenne albanese. I nerazzurri muovono la palla con percentuali veramente alte, oltre il 70 per cento di possesso che però si rivela poco convincente. Troppi i possessi palla persi nella metà campo avversario, con una manovra lenta e troppo prevedibile. Un modo di approcciare la partita che fa innervosire i tifosi nerazzurri, data la grande importanza della gara, maggiorata ancora di più dopo il colpo esterno del Napoli. L’Inter entra in campo nella seconda frazione di gioco con un piglio diverso e dopo dieci minuti passa, Barella serve l’ennesimo assist della sua stagione ed il Toro trova ancora il gol battendo l’incolpevole Vazquez. Terzo gol nelle ultime cinque gare per il dieci che appare finalmente ritrovato. L’Inter gestisce bene fino al raddoppio di Dumfries, autore dell’ennesimo timbro di un difensore nella stagione interista. Per Dumfries quarto gol nelle ultime cinque gare. Poi all’ottantaquattresimo è il prodotto del vivaio nerazzurro Sebastiano Esposito a spaventare l’Inter bucando Sommer. Fino al momento della rete empolese non vi era stata nessuna sbavatura difensiva o avvisaglia di una possibile rete toscana. All’ottantanove l’Inter cala il tris con Thuram. I nerazzurri vincono una partita che si era complicata, ritrovando la vittoria dopo il pareggio interno con il Bologna. Adesso sono tre le lunghezze dalla capolista Napoli, ma “l’asterisco” della gara di Firenze potrebbe garantire agli uomini di Inzaghi l’aggancio.
Assenze e ritorni
Non si può assolutamente affermare che per l’Inter questo sia un momento fortunato dal punto di vista degli infortuni. Recuperato finalmente un ottimo Benjamin Pavard, il francese è per necessità subito titolare, l’Inter infatti fa i conti – ormai da due gare – con l’assenza di Yann Bisseck, assente ormai dalla gara con il Venezia. Il classe 2000 quest’anno ha dimostrato di essere in grande crescita, sia tecnica che mentale, dato che sul piano delle qualità atletiche non ci sono mai stati dubbi. A centrocampo Asllani, rimpiazza per l’ennesima volta lo sfortunato Calhanoglu, il quale – da inizio stagione – continua ad essere alle prese con numerosi fastidi fisici. Assenti anche Di Gennaro e Correa, mentre rientra tra a disposizione Miki, dopo l’assenza con Venezia e Bologna. Acerbi, anche lui tormentato in quest’annata è in panchina, De Vrij fa nuovamente gli staordinari. La precaria condizione fisica di alcuni calciatori, visti anche gli infortuni ripetuti nel corso della stagione poteva far presupporre un intervento sul mercato che però – almeno per adesso -, la società nerazzurra non sembra voler effettuare.
Post gara
Nel pre gara è intervenuto il vice di Inzaghi, Massimiliano Farris, il quale ha tenuto a sottolineare riguardo ad Asllani che non sia facile vestire la maglia dell’Inter: “sappiamo che vestire la maglia dell’Inter non è semplice, lui da sempre tutto per questa maglia, con il Venezia aveva fatto bene e la prova con il Bologna non è stata assolutamente negativa”. Su Taremi il mister odierno ha detto: “siamo sicuri che ci darà l’apporto che deve dare in termine di gol, fermo restando che è un giocatore che sa muoversi”.
Nel dopo gara Farris è intervenuto anche su Acerbi e sulla possibilità di rivederlo in Champions League: “lo staff medico sta lavorando al meglio ed al massimo su tutti gli infortunati, abbiamo bisogno di rotazioni. Garanzie al momento non ce ne sono, tutti stanno procedendo al loro recupero e appena avremo l’ok li porteremo, nelle rotazioni sono importanti, Acerbi su tutti”. Poi il vice di Inzaghi è intervenuto sulla gara in meno: “giocare con l’asterisco non è mai bello, noi pensiamo alle partite da giocare; prima della gara eravamo a meno sei, adesso siamo a meno tre”. Riguardo alla produzione offensiva Massimiliano si è soffermato sulla ThuLa: “credo sia più importante per loro che per la squadra. La squadra segna, abbiamo segnato una marea di gol e non abbiamo questo problema”.
Ai microfoni è intervenuto anche il “Toro” Martinez, soffermandosi prima di tutto sulla prestazione: “mi lascia un po’ di rabbia veniamo da un pareggio nonostante un’ottima partita. Dobbiamo guardare avanti, oggi partita complicata, nel primo tempo si sono chiusi dietro, nel secondo più velocità e spazi. Abbiamo mosso bene la palla, ottimo secondo tempo e tre punti meritati”.
Produzione offensiva
L’Inter riparte dalle sue certezze ovvero la capacità di realizzare reti. Se infatti, la difesa ha qualche volta subito delle piccole amnesie – ricordiamo che l’Inter è comunque la terza miglior difesa del campionato – il reparto offensivo ha offerto quasi sempre gioie ai tifosi, i nerazzurri ad oltre due gol e mezzo a partita dimostrandosi una “cooperativa del gol”. Thuram e Lautaro si posizionano entrambi nelle prime sei posizioni della classifica marcatori – Marcus con tredici reti e Lauti con otto -, Dumfries è il miglior quinto per quanto riguarda le realizzazioni dimostrandosi un vero e proprio fattore negli ultimi metri. A loro si uniscono Calha con quattro reti, Barella e Di Marco e Frattesi con tre, insomma una ripartizione tra più elementi della squadra che fanno dei nerazzurri una macchina da gol dotata di grande imprevedibilità e soluzioni.