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Giopirotta
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Prosecco Hills

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Quando le nostre mogli ci hanno detto che per la Festa della Mamma sarebbero andate in Liguria per un weekend delle mamme insieme ai bambini io e Anto ci siamo guardati, non abbiamo avuto bisogno di dirci niente, avevamo già capito tutto!

Inizialmente saremmo dovuti partire da casa per quello che avevo battezzato Resegone xCape, un anello che faceva il giro del monte salendo dalla Valle Imagna, notte al Rifugio Resegone a Brumano e chiusura del giro tramite Costa del Palio, Morterone e argine dell’Adda.

Però poi i piani sono cambiati visto che l’allenamento e la forma fisica lasciano un po’ a desiderare ultimamente. Inoltre, diciamola tutta, volevamo anche godercela un po’ senza esagerare con il dislivello e quindi abbiamo cambiato destinazione.

Mappe aperte sullo schermo come un Magellano 3.0, armato di forbice, ago e filo per tagliare e cucire a piacimento le tracce di The Hills Gravel Race e della Nova Eroica Prosecco Hills con qualche assaggio dei Gravel World Championships del 2023.

Partiamo da Spresiano percorrendo l’argine sulla sinistra orografica del fiume Piave, la storia della Grande Guerra permea questi luoghi e ci accorgiamo che purtroppo ricordiamo poco o nulla di queste battaglie, dobbiamo ripassare assolutamente!

Lo sterrato del Piave è il giusto riscaldamento prima delle colline di Collalto e Susegana, giusto per scaldare un po’ la gamba su queste bellissime strade bianche in mezzo ai vigneti.

Stop per il pranzo in un’osteria incrociata sulla strada non lontano da Pieve di Soligo e poi ancora un po’ di sentiero lungo il fiume tra Falzè di Piave e Vidor, tra boschi e single track divertenti.

Si pedala abbastanza rapidi, ma non abbiamo alcuna fretta, ci siamo proprio detti di prendercela comoda, non ci corre dietro nessuno!

Attraversiamo l’Isola dei Morti tra cannoni e monumenti ai caduti e parlando cerchiamo di immaginarci questi luoghi come potessero essere più di cento anni fa. Credo che anche sforzandoci non potremmo mai immaginare quello che fu.

Dopo Vidor inizia la parte più dura della giornata, ci si butta in mezzo ai vigneti, su e giù per le colline su strade cementate, sterrate, sconnesse, sentieri d’erba, con il sole che comincia ad abbassarsi e illumina tutto con quella luce perfetta che rende l’arrivo più speciale!

Valdobbiadene è dietro l’angolo, evitiamo un ghirigoro inutile e tiriamo dritti verso la piazza principale dove Mirko ci sta aspettando da Valdo Bike, un negozio di noleggio bici che da poco gestisce anche delle camere a pochi minuti dal centro!

Ci meritiamo un calice di Prosecco prima di raggiungere il bellissimo vecchio mulino dove passeremo la notte. Una volta arrivati a destinazione la moglie di Mirko ci accoglie e come prima cosa ci offre una bottiglia di Prosecco, tavolino al sole con vista sui vigneti e giù di calici finchè la bottiglia è vuota.

Risultato: eravamo più di là che di qua!

Domenica mattina ci svegliamo con calma, d’altra parte non capitava da tempo a entrambi di dormire per otto o nove ore di fila, e scendiamo nella sala per fare colazione.

Quello che ci aspetta va oltre ogni nostra aspettativa: uova sode, uova strapazzate, bacon, caffè, prosciutto, formaggio, pane fresco, brioches calde, una crostata fatta in casa, latte e succo!

Cinque stelle e punteggio massimo per questa magnifica accoglienza a La Cordana Rooms, personalmente mi basta poco quando sono in giro in bici, ma qui siamo stati trattati veramente come dei re!

Si parte subito in salita, di quelle dolci, pedalabili, su asfalto, riscaldamento perfetto prima di un rapido susseguirsi di saliscendi con pendenze più decise nelle colline vicino a Guia.

Una deviazione errata ci conduce lungo una strada impedalabile nemmeno dal me stesso del 2020 in forma smagliante. Niente da fare, piede a terra e spingere, perchè non è un vero giro gravel se non hai spinto almeno qualche metro, mi sembra giusto!

Piccolo imprevisto archiviato ed ecco che arriva forse il tratto più bello di questa due giorni, ci hanno detto che si chiamano Serre e si tratta di una lunga via immersa tra le vigne, quasi tutta dritta e con il fondo in cemento, una vera e propria goduria per gli occhi, per le gambe e per lo spirito!

Tocchiamo i confini di Cison di Valmarino e poi deviamo verso sud-est risalendo in pochissimi chilometri la collina per una salita all’interno del bosco.

Una volta in cima le asperità sono quasi tutte alle spalle, puntiamo quindi al Molinetto della Croda per pranzo, un toast con porchetta e radicchio e uno spritz all’ombra in compagnia di altri ciclisti e motociclisti di passaggio in questo luogo bucolico e singolare.

Quando c’è da ripartire le gambe sono nettamente appesantite dallo spritz che era bello carico, ma ormai a dividerci dalla meta c’è soltanto una breve salita, sempre tra le vigne, e l’argine destro del Piave che ci accoglie con un allagamento per migliorare subito dopo.

Il gelato a Spresiano è d’obbligo, mogli e figli sono di ritorno anche loro, saliamo in macchina, doccia rapida e pizza tutti insieme per chiudere al meglio questa Prosecco Hills!

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