LBF Techfind Serie A 5ª ritorno 2024-25: le top & flop della 16ª giornata della Serie A
Quinta giornata di ritorno di questa serie A a 11 squadre monca ed allora eccoci qui come ogni lunedì a commentare le top & flop dell’ultimo turno, e considerando che manca all’appello Alpo-Faenza mettiamoci pure un bell’asterisco su questa edizione della vostra (speriamo) rubrica preferita
TOP
Medaglia d’oro – Con una scelta anticonvenzionale, ma io sono apertamente contro le convenzioni, assegno la medaglia alla Dinamo Sassari, reduce da una sconfitta casalinga contro Derthona. Chi non ha visto la partita e chi non è al corrente della situazione in casa Dinamo potrà avere obiezioni su questa scelta, ma se avete avuto il tempo e la voglia di vedere i 40 minuti e di seguire le vicende della squadra di Restivo sarete d’accordo con me.
Senza Begic e con Taylor che si trascina per il campo è difficile fare meglio nei 40 minuti contro una squadra forte anche se non nel suo miglior momento come Derthona E siccome quando piove poi spesso grandina, si è fatta male gravemente pure Pastrello (a cui mandiamo il nostro saluto e supporto) nel finale di partita quando la Dinamo stava faticosamente tentando la rimonta.
Il roster (troppo) corto che il presidente Sardara e il gm Pasquini hanno messo a disposizione del coaching staff ha fatto sì che in campionato probabilmente il futuro si chiamerà playout ma tra pochi giorni incombono i quarti di Eurocup e temo che se non si interverrà sul mercato saranno dolori.
Sportivi certamente ma anche di credibilità e sostenibilità di un progetto, quello delle Women, che non ha senso lasciare al proprio destino quando basterebbero un paio di briciole (rispetto ai chili di pane spesi per la maschile….) per colmare i buchi creati dalla sfortuna accanitasi in Sardegna. Ma questo è un discorso da fare a bocce ferme, anche se le voci che girano sul futuro della Dinamo Women non inducono certo all’ottimismo.
Medaglia d’argento – Giovanna Elena Smorto – In rappresentanza di tutta Battipaglia che ha ottenuto un importantissimo successo contro Brixia al PalaZauli. L’ex Reyer però si è distinta particolarmente, oltre che per la grinta ma quella non la fa mai mancare, per la reattività in difesa ed anche per dei numeri offensivi che non siamo abituati a vedere da lei. Alla fine il boxscore dice 11 punti e 9 rimbalzi e non dice la solita tonnellata di lavoro sporco fatto per le compagne, ma coach Serventi queste cose le sa benissimo.
Medaglia di bronzo – Premetto che in questa giornata scarseggiavano le alternative anche a causa della partita in meno giocata, assegno il bronzo dunque a Blanca Quinonez che finalmente ha giocato una partita degna del suo talento dopo qualche prestazione anonima.
E lo ha fatto contro la prima della classe in trasferta, anche se purtroppo per lei e la Magnolia non è bastato per vincere. Attenzione però, perché questa sfida che ai fini della classifica aveva poco valore per Campobasso, verrà replicata tra due settimane a Torino e metterà in palio l’accesso alla finale di Coppa Italia.
Non mi sorprenderei né di un rendimento diverso da parte della squadra di Sabatelli, né di un altra ottima partita di Blanca (e nemmeno, se devo dirla tutta, di uno sgambetto alle orange). Per cui cari amici, non prendete impegni venerdì 14 febbraio, quale giorno migliore per dichiarare il vostro amore per il basket femminile…….
FLOP
Maglia nera: oggi andiamo di ex aequo con Shante Evans e Caitlin Bickle. La corpulenta ala pivot di Brixia dopo le prime partite in cui sembrava dovesse spaccare mari e monti è da qualche uscita che ha perso efficacia e mordente, ed in questa trasferta campana ha proprio ciccato approccio ed ha finito con soli 3 punti ed un misero 1/6 ai liberi, piccolo sintomo di una tranquillità interiore che inizia forse a venire meno. Necessario recuperarla immediatamente poiché è fondamentale nel gioco di coach Zanardi per una Brixia che dopo due buone prova è incappata in questa pesante battuta d’arresto
Bickle invece ha avuto fin qui una stagione travagliata da qualche noia fisica di troppo ed ora però sembra scarica a livello di energia. Va bene che la trasferta al Taliercio è la più difficile dell’anno insieme a quella al PalaRomare, ma per l’ex Wnba 28 minuti sul parquet con a tabellino un doppio 0/2 al tiro ( da 2 e da 3). Troppo, veramente troppo poco per una con il suo pedigree dalla quale a San Martino si aspettano prestazioni migliori di quelle, pur discrete, fornite fino ad oggi
Bene ma non benissimo – Premetto che non sono al corrente dei particolari dello spogliatoio del Famila, e non sono in palestra quando si allenano. Detto questo, vedere che in una partita in controllo come quella contro la Magnolia Carlotta Zanardi sta sul parquet solo 3 minuti e spiccioli fa male al cuore di noi appassionati.
E’ vero che nelle partite precedenti coach Dikaioulakos le ha sempre dato discreto minutaggio ma ad un analisi più attenta si evince che quando l’avversaria è di livello Carlotta o fa n.e. come contro Geas o gioca pochissimo come nell’ultima gara (contro la Reyer, per chi se lo stesse chiedendo, 10 minuti il suo miuntaggio).
Ripeto, sono chiacchiere e considerazioni che faccio guardando partite e boxscore, non sono critiche allo staff tecnico che sicuramente avrà i suoi motivi per agire così. Però lo scrivo perché reputo Carlotta il futuro del basket italiano e della nazionale e vorrei tanto che avesse il suo spazio come l’ha Matilde Villa alla Reyer.
Schio notoriamente e storicamente fa più fatica a dare minuti alle giovani (vedasi Panzera e i casi degli anni scorsi) per cui credo che Carlotta dovrà anche chiedersi cosa fare l’anno prossimo. Sempre che lei sappia cosa che non non sappiamo, come è giusto che sia. Vediamo ora in Nazionale, speriamo che coach Capobianco ci legga.
Cristiano Garbin
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