LBF Serie A2 2ª ritorno 2024-25: le buone e le cattive dell’ultimo turno di campionato
Come ogni settimana, andiamo a giudicare in questa 2° giornata di ritorno chi ha fatto bene e chi meno nella nostra consueta rubrica Buone e Cattive
LE BUONE
IL PIVOT DOMINANTE LOGORA CHI NON CEL’HA – Eh sì, perché dando un occhiata alle prestazioni di due delle migliori lunghe del campionato mi sa che la frase andreottiana è proprio vera. Osazuwa e Cruz fanno parte delle prime due in classifica nel girone A e ne sono parte importante, anche se talvolta partono dalla panchina. Entrambe però hanno spesso la buona abitudine di girare le partite, ed anche di sapersi adattare a partire nel quintetto base. Scelta tecnica quella di Andreoli per la giovane Cristina, forzata dall’assenza di Conde per la portoghese che è partita nelle prime 5 ed ha finito la partita con ben 18 punti segnati e 17 rimbalzi catturati.
Non da meno la Pantera di Costa con anch’essa 18 punti e 15 rimbalzi, con una serie di giocate strappa applausi come un paio di coast to coast alla Shaquille O’Neal, una tripla e qualche canestro di ottima fattura. Ma visti i trascorsi quel che più mi ha colpito è stata la sua applicazione difensiva ed occhio, perché se Osazuwa è questa, per la promozione Costa diventa un avversario temibile per tutti, anche per la San Giovanni Valdarno di Cruz
LUNGHE ALLA RISCOSSA – Spesso usate solo per blocchi e per prendere rimbalzi, poco servite nei tempi e nei modi giusti, quasi ignorate dalle esterne che hanno per la maggior parte di tempo la palla in mano, oggi è stata la loro giornata.
Tante le prestazioni di rilievo tra chi si barcamena per fare l’ala forte o il bcentro. Partirei da Angelica Tibè che dopo un periodo di appannamento (rispetto ai suoi standard) è tornata ad incidere parecchio per il suo Sanga e con 13 punti a cui ha aggiunto 14 rimbalzi è stata fondamentale per espugnare Selargius.
Ottima prestazione anche per Serena Bona, lunga espertissima classe 1989 che tenta di portare alla salvezza il Basket Girls Ancona, ad oggi fanalino di coda nel girone B. Contro Udine la sconfitta è stata di misura e la nativa di Licata ha messo insieme cifre di tutto rispetto specie considerando le avversarie: 14 punti e 10 rimbalzi per lei
Fondamentale nella vittoria di Vicenza il contributo di Annalisa Vitari che fin qui aveva disputato una stagione anonima. I suoi 15 punti invece sono stati molto importanti per riuscire a battere Bolzano di un solo punto e di continuare la risalita in classifica.
Poi c’è il caso di Sara Zanetti, rientrata da poco da un infortunio (5°partita giocata per lei) che ha disputato una partita da 18+7, statisticamente in linea con l’anno scorso. Un bell’innesto questo per una Rovigo che fin qui ha convinto poco, ma che può con la fisicità di Sara, puntare anche a qualcosa più in alto
Ultima lunga ad essere citata è Daba Diakhoumpa che contro Morra, Scarsi e Nasraoui di Broni ha tirato fuori una super prestazione con ottimi movimenti in post basso e la solita presenza a rimbalzo. 14 punti e 8 rimbalzi il conto finale, ma la sua presenza è stata davvero fondamentale per Faenza, specie quando le campane hanno cercato di alzare il volume della radio tentando il tutto per tutto
VACCI IN LUNETTA OGNI TANTO! – Glielo avrei urlato, se fossi stato a Mantova per la partita contro Rovigo vinta nel finale, a Chiara Fusari che da esperta giocatrice quale non è, ha raggranellato ben 12 falli andando più volte in lunetta lei in una partita che qualche sua collega da qui alla fine dell’anno. Per Chiara un Miroticciano 19/20 che ha del clamoroso e che ha sicuramente aiutato la sua Mantova a vincere la resistenza di una coriacea Rovigo.
MA ALLORA SI GIOCA MEGLIO IN SEI? Ultimamente qualche risultato strano, anche in Serie A, sembra avere un unico comun denominatore, e cioè il che le rotazioni si siano asciugate causa infortuni anche di giocatrici importanti. Certo avere la rotazione a 6 o 7 semplifica la vita di tutti: i coach non possono proprio sbagliare i cambi perché praticamente non ce ne sono, le giocatrici vanno in campo più serene perché sanno che il coach non può toglierle al primo errore. Nel basket odierno poi, tanti esempi ci insegnano che dal Platoon System è sempre più difficile ottenere vantaggi. Io la penso diversamente ma i dati di fatto son dati di fatto.
Tutto il preambolo per celebrare la vittoria esterna di La Spezia su Broni, ottenuta sempre senza Granzotto e sempre senza sostituire D’Angelo, giocando quindi in sei lottando però su ogni pallone con grinta e determinazione feroce. Fossi coach Corsolini sarei (e lo è senz’altro) orgoglioso di queste ragazze, di come hanno affrontato le difficoltà.
LE CATTIVE
IL QUINTETTO IDEALE, UNA IATTURA? – Una iattura forse è esagerato, sarà anche una coincidenza ma ben tre giocatrici citate nell’articolo dei quintetti ideali del girone d’andata in questo weekend hanno giocato terribilmente, in negativo.
Si tratta di Silvia Colognesi che nel derby toscana ha steccato la partita, realizzando solo 4 punti con un 2/10 totale e con 0/7 da tre . Capita un passaggio a vuoto per carità, anche se non è certo un caso se Silvia ha steccato contro l’altissima e fisica Cruz e contro una difesa organizzata come quella di Valdarno
Poi Francesca Russo, anima di questa Broni che sta faticando terribilmente e che continua a perdere in casa contro squadre sulla carta abbordabili. Può essere che come dice coach Magagnoli, gli infortuni hanno reso impossibile allenarsi con una certa intensità ma comunque che sia Spezia a trionfare con rotazioni da sei giocatrici è perlomeno singolare. L’ex San Martino comunque è incappata in un 2/14 al tiro che ha impedito a Broni di riagganciare Spezia e di giocarsela punto a punto, fondamentalmente.
Infine Siciliano che contro Matelica ha realizzato solo 5 punti con 4 palle perse e 2/11 al tiro. Anche in questo caso è stata una giornata no favorita da un ottima difesa di una delle big del girone. Duello con Gonzalez nettamente perso per la ragusana, che da qualche settimana è in calo verticale un po’ come tutta la Passalacqua
QUANDO NON ENTRA, NON ENTRA……- Succede spesso, anche che non entrano i tiri più facili in assoluto che di solito si mettono nel sonno……Jennifer Crowder chiude la sfida contro Livorno (senza Madonna) con un 1/10 al tiro anche se poi Costa ha vinto agevolmente. Nella stessa partita Liliana Miccio, una vita a crivellare canestri, tira 2/10 chiusa dall’asfissiante difesa delle Pantere che su di lei aveva messo il mirino conscia della pericolosità dell’ex Roseto e Firenze
Soli sei punti, 5 perse e 2/11 al tiro anche per Stefanczyk di Bolzano che ha perso a Vicenza solo di un punto. Ecco, quegli errori hanno avuto un peso sul risultato finale…..
LA CITTA’ SOCCOMBE ALL’HINTERLAND – E’ successo a Torino dove nel derby Moncalieri ha surclassato il Teen Basket in una partita mai realmente cominciata. Primo quarto 24-8, poi altro parziale del terzo quarto e gestione del cronometro fino al termine. Grande prestazione per le lunette gialloblu quindi, che raggiungono in classifica proprio Torino e si preparano ad un altra partita clou nei bassifondi della classifica contro quella Giussano ora penultima solitaria.
Moncalieri è comunque l’antitesi a quanto scritto più sopra per le rotazioni corte, Terzolo le ruota tutte con cambi vorticosi cercando di mantenere sempre alta l’intensità difensiva. Bisogna dire che ultimamente si notano miglioramenti perché questa partita, la vittoria rocambolesca ma meritata a Broni sono segnali che Moncalieri vuole risalire in classifica perché questo roster vale più del 12°posto. Sabato prossimo ne sapremo di più.
La squadra di Corrado invece si lecca le ferite dopo una scoppola così, praticamente dopo non aver combattuto mai. Deve rialzarsi subito, magari recuperando Nicoletta Baima, già dalla prossima partita anche se nel capoluogo piemontese arriverà la capolista: nessuna partita è scontata, quindi le ragazze torinesi faranno bene a dotarsi di elmetto ed andare a combattere
LE INTERVISTE DAI CAMPI
Francesca Zara: https://youtube.com/shorts/mtXZXjpHEq4?si=T7qm20pqqpGcs08f
CRISTIANO GARBIN
Youtube: @cgarbo75
Instagram: garbin_cristiano
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