LBF Serie A2 2024-25: il quintetto ideale della prima metà stagione dei due gironi, ma non solo…..
L’Epifania tutte le feste si porta via dice il proverbio e con le feste e gli addobbi natalizi con la 13° di andata si è portata via anche il girone di andata di questa Serie A2. Allora proviamo a fermarci un momento ed a tracciare un bilancio di questa prima metà di stagione vissuta tutta d’un fiato, stilando il nostro quintetto ideale di entrambi i gironi.
Operazione non facile e che si presterà a decine di analisi uguale o contrarie ma d’altronde siamo qua per questo, per discutere e far discutere dello sport più bello del mondo
GIRONE A
PRIMO QUINTETTO
Nei due ruoli esterni scegliere le giocatrici che meglio hanno fatto è davvero complicato, potremmo trovarne almeno 6-7 meritevoli di questa nomination. Noi scegliamo Silvino di Salerno e Susanna Toffali.
PLAYMAKER – Rita Silvino Oliveira
Silvino ha iniziato il campionato alla grandissima con prestazioni balistiche entusiasmanti corroborate anche dai risultati di squadra, con Salerno capace di far soffrire Sanga all’esordio, di vincere in trasferta a Giussano e Costa tanto per dire. Poi le avversarie le hanno preso un attimo le misure ma ha chiuso il girone con 18,8 punti di media (con il 39% su tantissimi tentativi, 9 di media) a cui ha aggiunto 4,6 rimbalzi e 3,9 assist. Cifre da primo quintetto, appunto.
GUARDIA – Susanna Toffali
Come sua compagna di reparto credo che Susanna Toffali sia stata una scelta obbligata: l’anno trascorso in Serie A, dove è stata insieme a Penz la migliore della disgraziata stagione di Sanga, sembra averla fatta maturare e crescere ancora tant’è che oggi in A2 è letteralmente illegale come ha dimostrato anche nel derby contro Costa. Sia in contropiede come è sempre stato che a difesa schierata dove ha imparato a spaccare le difese con le sue penetrazioni, a dimezzare gli errori in appoggio al vetro ed a selezionare meglio i tiri. Il suo 56% da due è la fotografia di quanto sto dicendo ed è una statistica clamorosa per una guardia.
La novità poi è che è migliorata anche nel tiro da tre punti, dove viaggia con un 30%, che prende sempre con maggior frequenza e maniera sempre più disinvolta. Sono lontani i tempi in cui veniva battezzata da dietro l’arco……le sue stats: 17,3 punti e soprattutto 4 assist a partita che indicano come non sia una giocatrice egoista.
ALA PICCOLA – Elisabetta Penz
Anche nella posizione di ala piccola non è stata semplice la scelta. Alla fine la scelta è caduta su Elisabetta Penz anche se non è proprio un 3 puro, anzi. La vogliamo premiare anche se ha steccato proprio l’ultima contro la sua ex squadra ma la perdoniamo perché l’emozione del ritorno al PalaGiordani le ha tirato un brutto scherzo….Ha un po’ seguito il percorso di Toffali, dato che dopo l’anno con Sanga dove non ha demeritato ha deciso di tornare in A2 ma con la casacca di Costa
Ed in Brianza si è subito adattata a meraviglia, ci ha messo un paio di partite per carburare e da lì in poi è stata l’anima (e la leader) della squadra di Andreoli. Le cifre non raccontano nemmeno tutto, ad esempio rispetto alla stagione di due anni fa con Sanga ha aumentato la sue produzione di un punto a partita (ora 11,8) tirando il 49% da due, a rimbalzo si fa sempre sentire (6,2 di media con ben 3 partite in doppia cifra) ma soprattutto ha triplicato i recuperi (2,5 a gara). Segno di un incisività nella propria metà campo che è molto migliorata nel tempo e che ha aiutato Costa a diventare uno degli impianti difensivi più efficaci del campionato
ALA FORTE – Silvia Colognesi
Arrivata in estate da La Spezia quasi a fari spenti per la lunga classe 2002 è stato un ottimo girone di andata. Partita a razzo con il botto nel suo CostaDome con una prova da 25+20, ha finito un filo in calando ma comunque è stata una delle protagoniste di questa Empoli che si è issata nelle vette della classifica ed ha composto con Vente una delle migliori coppie di lunghe della categoria (se non il migliore).
Chiude le prime 13 partite con 13,7 punti a partita (quasi 3 in più rispetto all’anno scorso) e quasi 11 rimbalzi. Rispetto alla stagione a Spezia ha raddoppiato i tentativi da tre punti aumentando anche quelli da due, segno di un maggior coinvolgimento in attacco. Secondo me dovesse continuare così potrebbe finire nel mirino di qualche squadra di A, sempre che non ci vada direttamente con la Use Rosa Scotti
CENTRO – Itsaso Duran Conde
Arrivata in Italia dopo una serie di stagioni in Spagna dove è stata utilizzata poco, la numero 12 di Valdarno ha subito fatto capire nelle prime due uscite con due doppie doppie che in A2 avrebbe potuto essere un fattore così come poi è stato
La sua importanza si è notata soprattutto quando ha giocato male, contro Selargius e contro Costa, non casualmente le due sconfitte subite dalla Pol. Galli Valdarno. Comunque sia la spagnola chiude il girone con 11,6 punti, 10.9 rimbalzi e quasi 1 stoppata a gara nonostante la brutta ultima gara contro Cagliari, lasciando la sensazione che abbia ancora margini di miglioramento perché il 46% da due ed il 68% ai liberi sono entrambi dati migliorabili, anche abbastanza facilmente a mio avviso. Le avversarie sono avvisate
MENZIONI ONORABILI
Eh sì perchè per ogni ruolo almeno altre due alternative c’erano eccome.
Playmaker: mi è piaciuto il campionato disputato da Naczk della Virtus Cagliari che metterei in un ideale secondo quintetto. Poi come non citare due veterane di classe come Marta Rossini e Angelica Castellani?
Guardia: qui la menzione va a in primis a Silvia Ceccarelli di Selargius, capitana sempre sul pezzo che sta giocando un ottima stagione e Claudia Colli di Basket Teen Torino anche se è sempre un po’ discontinua, i suoi picchi verso l’alto però sono veramente……alti
Ala Piccola: in corsa fino all’ultimo con Penz per entrare nel quintetto ideale dico Francesca Russo. Non cel’ha fatta soprattutto a causa di quell’infortunio che l’ha mandata ai box per un po’ di tempo, perché come rendimento duro e puro l’ex San Martino avrebbe meritatao il primo quintetto. Broni è di gran lunga la delusione dell’anno ma nulla si può rimproverare all’ex Lupa, anzi….. Per un eventuale terzo quintetto indico senz’altro Ilaria Bernardi che alla prima stagione fuori da Costa sta dimostrando di avere caratteristiche uniche per l’A2 e che la rende una giocatrice difficilmente arginabile in certe situazioni. Le sue cifre sono ottime ma quel che fa specie è che ha ancora tantissimi margini di miglioramento, quelli che la separano da diventare una giocatrice che ha davanti 10-12 anni di carriera in Serie A
Ala Forte : il ruolo con più menzioni visto che dietro Colognesi ci sono tante giocatrici che stanno disputando un ottima stagione. Lea Favre in primis che sta viaggiando sulle cifre dello scorso anno, 12,7 + 8,5 rimbalzi a gara, Milena Mioni che a San Giovanni Valdarno ha cifre simile a quelle di Favre ma con un impatto minore data la lunghezza del roster toscano. Poi Angelica Tibè che dopo un avvio spaziale, da primo quintetto nelle ultime settimane è calata e da ultimo Francesca Toffolo che si sta mettendo in luce nel fanalino di coda Benevento, cosa non sempre facile.
Centro: dura la lotta per il secondo gradino virtuale del podio tra El Habbab e Liga Vente. Scegliete quella che più vi aggrada, non sbaglierete in nessun modo perché entrambe stanno disputando un ottima annata. La lettone sta avendo più o meno i numeri che ebbe in una esperienza in A2 a Crema 3 anni fa ma con maggior impatto e soprattutto si trova a meraviglia con Colognesi e ciò semplifica la vita a coach Cioni che si ritrova una delle migliori coppie di lunghe del campionato
El Habbab invece ha elevato ancora il suo rendimento rispetto alla scorsa stagione (nelle fila di Selargius). Tre punti in più e quasi tre rimbalzi in più a gara per la matricola sarda che rappresenta la sorpresa dell’anno e Mounia non è mai stata così concreta e forse mai è stata così al centro di un sistema offensivo nella sua carriera
GIRONE B
PRIMO QUINTETTO
PLAYMAKER – Aimequen Siciliano
Sono stato indeciso fino all’ultimo perché se è vero che a livello statistico il premio selo merita eccome, è anche vero che il basket non è fatto solo di statistiche, anzi.
Comunque sia che Siciliano fosse una grande realizzatrice lo avevamo visto già lo scorso anno a Vigarano, ora la sfida per coach Buzzanca era quella di far coesistere il suo talento con il resto della squadra, non esattamente l’ultima della pista. Sfida per ora vinta a metà perché il campionato delle siciliane è stato ottimo per la prima metà dell’andata per poi calare bruscamente fino all’ultima pesante sconfitta a Mantova.
Siciliano è passata dai 25 di media del 23-24 ai quasi 18 di oggi, calo fisiologico date le compagne diverse, è cresciuta nella percentuale da tre ma calata in rimbalzi ed anche assist (rispettivamente 3,8 e 3). Cifre comunque ragguardevoli che nessun altra nel ruolo è riuscita minimamente ad avvicinare, per questo si merita la palma di miglior play
GUARDIA – Chiara Fusari
Arrivata dall’esperienza oltre oceano in punta di piedi ha disputato un ottimo girone d’andata portando la sua Mantova nelle zone che contano in classifica. Guardia tiratrice vecchio stampo dotata di un tiro da 3 micidiale (40% su 6,4 tentativi a gara, mica pochi) Chiara ha ancora tanti margini di miglioramento pur essendo una classe 1998 perché il suo percorso cestistico è stato fuori dal comune. Intanto Mantova se la gode e anche grazie alle sue compagne (di livello, basti citare Orazzo, Fietta e le due lunghe Fiorotto e Llorente) si giocherà a marzo le Final 8 di Coppa Italia
ALA PICCOLA – Beatrice Baldi
E’ una forzatura, lo ammetto, ma non sono stato capace di scegliere tra lei e Gianolla per cui sfruttando anche il fatto che le candidate nella posizione di 3 hanno avuto un rendimento inferiore ho deciso di varare il quintettone usando Baldi alla Pippo Ricci, da ala piccola spuria sfruttando il suo tiro da 3, anche se il tutto solo virtaulmente
A parte gli scherzi, Beatrice sta disputando un campionato sensazionale, rispetto allo scorso anno segna 4 punti in più (14,1) in una Umbertide molto più giovane ed anche meno esperta e solida. Ma soprattutto si fa trovare sempre pronta e lucida nei momenti clou, come nell’ultima gara ad Ancona dove prima ha segnato un 2/2 dalla lunetta e poi a pochi secondi dal termine ha avuto la lucidità per sbagliare un libero apposta, facendolo bene e non dando la possibilità ad Ancona di tentare un tiro nell’azione seguente. Insomma, all’alba dei 25 anni una giocatrice ormai matura e consapevole che, come praticamente tutte quelle citate, meriterebbe senz’altro un posto in A (dove peraltro ha già fatto discretamente bene a Faenza)
ALA FORTE – Carlotta Gianolla
Dopo gli anni comunque positivi di Castelnuovo/Derthona in estate ha sorpreso tutti sposando il progetto di Udine anzichè rimanere in A con la squadra piemontese. Avevamo scritto subito che con Fegue sarebbe stata il punto di forza della compagine friulana e non ci siamo sbagliati: 14,4 punti, 11,5 rimbalzi ed una presenza (non solo tecnica) costante in una squadra che ha subito degli scossoni psicologici non indifferenti come il grave infortunio a Ronchi e le voci sulla gestione societaria. Anche su Carlotta stessa sono girate voci di mercato, lei però non se n’è curata e ha continuato a giocare da MVP, aiutando Udine a conquistare il primo posto del girone B.
CENTRO – Costanza Miccoli
Nomen omen. Eh sì, perché Costanza è di nome e di fatto dato che alla terza stgione a Trieste sta confermando più o meno i numeri dei campionati precedenti, numeri di prim’ordine. Quest’anno 15 punti di media con 10 rimbalzi, essere il punto di riferimento per la propria squadra poi non va nelle statistiche ma in campo conta parecchio, basta chiedere alle compagne ed al coach triestino
L’unica pecca è il tiro da tre punti, al giro di boa lo score dice 3/16 che rispetto al 35% dell’anno scorso è un bel passo indietro. A parte questo dato, che in una lunga non cambia drasticamente il rendimento, direi che Costanza il posto nel quintetto ideale se lo merita tutto
MENZIONI ONORABILI
Vediamo le alternative alle 5 dello starting five ideale
Playmaker: tante le possibili alternative a Siciliano: partirei con Sammartini di Trieste che sta disputando un campionato molto solido, Bovenzi di Udine anche lei cresciuta nella gestione del ritmo e abile a giocare con Gianolla e Fegue, il duo di Matelica Bonvecchio/Gramaccioni sempre decisive nell’economia della squadra marchigiana, bene anche Giulia Sorrentino ma con il ruolo più da guastatrice che da play titolare
Guardia: l’alternativa a Fusari è….la sua compagna di squadra Marida Orazzo continua e costante con il solito killer instinct, oppure Antonia Peresson che spostata da guardia sta viaggiando con buone cifre anche se non sono mancati passaggi a vuoto
Ala Piccola: un nome su tutti, Beatrice Caloro. Una giocatrice come lei non si giudica dalle fredde cifre ma da tutto quello che fa in difesa, da quanto lavoro sporco produce, e da tutte le piccole cose che non vanno nel boxscore (tipo non subire i mismatch). Ecco, queste intangibles le ha sempre avute e quest’anno ci sta mettendo anche il suo talento offensivo, talvolta non messo in vetrina a Costa. Quasi 10 punti con 37% da tre punti e sono cifre che possono essere ancora migliorate nel girone di ritorno
Ala Forte : per qualità messa in campo e costanza di rendimento le alternative a Gianolla (anche se in verità il rendimento complessivo è stato inferiore) avrebbero potuto essere Anna Poggio e Aiste Vaitekunaite. La prima, classe 2001, ha veramente giocato un ottimo campionato confermando le cifre dello scorso anno ma in una squadra più forte ed ambiziosa. L’unica pecca è la continuità che a volte è mancata ma ci si può lavorare. La lituana di stanza a Bolzano invece è partita molto bene ed è calata nelle ultime 3-4 partite però ha offerto un rendimento più che buono. 10,6 punti e 7 rimbalzi le cifre, ma 3 giornate fa erano molto migliori
Centro: 13 punti ed altrettanti rimbalzi, più o meno. Questo il fatturato di Alexandrine Fegue, per lei riempire il tabellino non è mai stato un problema. Però c’è stato un infortunio a spezzare il girone in due ed obiettivamente il suo impatto è stato inferiore a quello degli anni scorsi. Una citazione la merita Adriana Cutrupi appena trasferitasi da Vigarano a Ragusa dove porterà in dote (e magari aumenterà) i suoi 12 e 11 di media.
Come ovvio tutto questo è opinabile e sindacabile sarebbe bello proseguire la discussione: vi do due mezzi per farlo: a Passo e Tiro, il podcast di riferimento del basket femminile intervenendo in diretta, oppure sulla pagina Facebook di Passo e TIro dove verrà ripubblicato il riassunto dei quintetti ideali.
Dite la vostra, anzi i vostri quintetti ideali!
CRISTIANO GARBIN
Youtube: @cgarbo75
Instagram: garbin_cristiano
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