Pupi Avati ha scritto una bellissima lettera alla moglie: «Se negli anni Sessanta ho provato per te la più forte attrazione mai provata, a 86 anni mi sono rinnamorato di te»
Il regista ha riflettuto sulla differenza tra le mogli che si scelgono prima del successo e quelle che arrivano dopo, e sul destino spesso silenzioso delle prime «che dopo averti supportato sono destinate a scomparire, risucchiate nell’anonimato». Ma Amelia non è mai uscita dalla sua vita