Giovanni Allevi: «Vivo come non ci fosse un domani. Lo Stato dovrebbe lasciarci liberi di scegliere come morire»
Il musicista e filosofo racconta in un libro i «doni» della malattia. Qui racconta del suo corpo, di sorrisi ai figli, di un gatto che si chiama «Gatto», di vecchie ruggini che non lo interessano più, di eutanasia e vita dopo la morte