ru24.pro
World News in Italian
Декабрь
2025

Bonus edilizi anche per le case condonate: la manovra dribbla le sentenze della Consulta

0

Ampliata la platea degli immobili che possono accedere ai bonus edilizi: la legge di Bilancio 2026 permette di accedervi anche a quelli che sono stati costruiti in modo abusivo e, in un secondo momento, sono stati condonati. Il legislatore permette, a questo punto, di effettuare degli interventi di riqualificazione o rigenerazione urbana non solo per gli quegli edifici per i quali sia stato rilasciato un titolo edilizio in sanatoria ordinaria, ma anche per quelli che hanno beneficiato dei tre grandi condoni del passato: 1985, 1994 e 2003.

Il cambio di passo è avvenuto a seguito di una serie di sentenze espresse dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato, che hanno fornito un’interpretazione restrittiva della definizione di “titolo edilizio in sanatoria”, impedendo agli edifici condonati di beneficiare delle agevolazioni fiscali.

Bonus edilizi anche per gli immobili condonati

Con la manovra 2026 è stato corretto l’orientamento giurisprudenziale che limitava l’accesso ai bonus edilizi per gli immobili condonati. Le novità che arrivano a fine anno sono sostanzialmente due. La prima è la possibilità di accedere ai bonus agli immobili che hanno ottenuto il condono edilizio nel corso degli ultimi decenni: d’ora in poi potranno usufruire delle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico.

La seconda è relativa alle premialità volumetriche: il legislatore ha dato il via libera all’applicazione di incentivi volumetrici (rigenerazione urbana) anche per le opere che sono state condonate, superando di fatto i precedenti blocchi giurisprudenziali.

Le condizioni per poter usufruire dei bonus

Per poter accedere ai bonus edilizi nel 2026 è necessario rispettare alcune condizioni essenziali. La prima riguarda la regolarità della pratica: la procedura di condono deve essere stata conclusa o, quanto meno, l’immobile deve essere stato messo in regola secondo le norme attualmente vigenti, compresi i correttivi che sono contenuti all’interno del decreto Salva Casa.

La seconda condizione riguarda il contribuente che ha intenzione di richiedere il bonus edilizio, che deve possedere l’immobile in base ad un titolo idoneo e deve effettivamente sostenere le spese degli interventi edilizi. L’ultimo requisito è l’assenza di abusi pendenti: continua a rimanere valido il principio secondo il quale qualsiasi intervento abusivo realizzato senza titolo o in contrasto con esso, non permette di beneficiare di alcun tipo di agevolazione, almeno fino a quando le irregolarità non vengono sanate.

Sono previsti condoni nel 2026?

Per il momento non è stato approvato alcun nuovo condono edilizio per il 2026. Sono state discusse diverse proposte nel corso dell’iter di approvazione della legge di Bilancio – si è parlato, per esempio, della riapertura dei termini del condono 2003 – ma questi emendamenti non sono stati approvati.

Benché non sia stato approvato un condono organico, per il 2026 sono state introdotte alcune novità che riguardano le sanatorie, come quella relativa agli abusi storici (quelli che precedono il 1967). Il legislatore ha previsto la regolarizzazione automatica delle difformità che sono state realizzate prima del 1° settembre 1967: ad essere coinvolti da questa novità sono gli immobili situati al di fuori dei centri abitati per quali, almeno all’epoca, non era obbligatorio richiedere una licenza edilizia.

Il governo, inoltre, sarebbe al lavoro per predisporre un nuovo Codice dell’Edilizia che dovrebbe sostituire il Dpr 380/2001 nel corso del 2026, grazie al quale dovrebbero diventare permanenti alcune procedure di sanatoria per le difformità minori. Dovrebbe inoltre, permettere di superare il criterio della doppia conformità che prevede che per essere condonati gli immobili debbano essere conformi alle norme di quando sono stati costruiti e a quelle in vigore al momento della richiesta della sanatoria. Dovrebbe servire a semplificare la regolarizzazione delle opere.

L'articolo Bonus edilizi anche per le case condonate: la manovra dribbla le sentenze della Consulta proviene da Il Fatto Quotidiano.