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Декабрь
2025

Chi è Stefano Stefanelli

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C’è un filo rosso che lega le grandi intuizioni di mercato degli ultimi dieci anni in Italia, e quel filo passa spesso dalle mani, dai taccuini e dalle telefonate di Stefano Stefanelli. Mentre l’Empoli si prepara a voltare pagina dopo il brevissimo interregno di Roberto Gemmi, l’arrivo di Stefanelli all’ombra della Collegiata non è solo un cambio di scrivania: è una dichiarazione d’intenti. Ma chi è davvero l’uomo che il presidente Corsi ha scelto per il futuro tecnico del club?

Classe 1979, avvocato (titolo che ne tradisce la precisione maniacale nei contratti), Stefanelli non è il classico dirigente moderno che vive anche di algoritmi. La sua formazione è “da campo”. Dopo una onesta carriera da attaccante tra Serie C e D, ha capito subito che il suo vero habitat era la tribuna, laddove il talento va scovato prima che diventi di dominio pubblico. La sua ascesa è legata a doppio filo a quella di Cristiano Giuntoli. Stefanelli è considerato uno dei fedelissimi dell’ex uomo mercato della Juventus, un sodalizio nato a Carpi e consolidatosi a Napoli. In azzurro (sponda Vesuvio), Stefanelli ha agito come Chief Scout, filtrando centinaia di profili e contribuendo a costruire l’ossatura di quella squadra che avrebbe poi dominato l’Italia. È qui che ha imparato l’arte della sostenibilità: comprare a poco, valorizzare moltissimo, vendere al momento giusto. Esattamente il “DNA Empoli”. Prima di rientrare nell’orbita Juventus per coordinare lo scouting bianconero, Stefanelli ha lasciato il segno a Pisa. In nerazzurro ha dimostrato di saper gestire piazze più esigenti, puntando su un calcio dinamico e su operazioni di mercato intelligenti.

Il suo ritorno operativo in Toscana potrebbe segnare il definitivo salto di qualità. Stefanelli è un dirigente moderno: parla le lingue, viaggia costantemente e ha una rete di osservatori che copre mercati interessanti come l’Est Europa e le serie minori francesi. Chi lo conosce bene descrive Stefanelli come un lavoratore instancabile, uno che “vive” al campo. Il suo arrivo a Empoli potrebbe suggerire tre direttrici chiare: sinergia totale con lo scouting, rapporti con i top club e rigore gestionale. Sostituire un DS in corsa non è mai semplice, specialmente in una piazza che vive di equilibri sottili come quella azzurra. Tuttavia, Stefanelli ha la maturità per capire che a Empoli non serve stravolgere, ma affinare. Il suo compito sarà quello di dare una struttura tecnica granitica a una squadra che ha bisogno di certezze per consolidarsi e crescere. E poi, come già detto, c’è la massima fiducia nella visione di quell’uomo che da più di trenta anni tiene l’Empoli in alto: Fabrizio Corsi.

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