“Negli ultimi 10 mesi morti fino a 350mila soldati russi: pubblicati +40% dei necrologi rispetto al 2024”
Sempre più morti tra le le file dell’esercito russo, e negli ultimi dieci mesi sono aumentate più rapidamente che in qualsiasi altro momento dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina partita il 24 febbraio 2022. A conteggiare le vittime tra i militari è un’analisi della Bbc, che calcola la cifra relativa al periodo analizzato in circa 160mila soldati morti confermati. Ma tenuto conto che le stime degli esperti sono superiori di circa il 50% rispetto ai decessi verificati, ricorda l’emittente britannica, il totale stimato dei soldati russi deceduti in questi dieci mesi si collocherebbe in una forbice fra i 243mila e i 352mila: più o meno in linea con i calcoli della Nato, sebbene l’elenco della Bbc non includa i caduti in servizio nelle milizie di due regioni occupate nell’Ucraina orientale, stimati tra 21mila e 23.500 combattenti.
Nelle cifre pubblicate giornalmente dalle forze armate ucraine, i russi dal febbraio 2022 avrebbero registrato 1 milione e quasi 207mila perdite, nel bollettino aggiornato ad oggi, ma quella cifra non solo somma, senza distinguere, i militari russi uccisi e quelli feriti o comunque fuori combattimento e non ha reali conferme. Bbc News Russian conta le perdite russe in guerra insieme all’emittente indipendente Mediazona e a un gruppo di volontari dal febbraio 2022 e afferma di mantenere un elenco di nomi reali, le cui morti siamo stati in grado di confermare utilizzando rapporti ufficiali, giornali, social media e nuovi memoriali e anche tombe. “Con l’intensificarsi degli sforzi di pace nel 2025 sotto la pressione dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sono stati pubblicati su fonti russe il 40% in più di necrologi rispetto all’anno precedente”. È difficile attribuire l’aumento delle perdite russe a un singolo fattore, ma il Cremlino vede i guadagni territoriali come un modo per influenzare a proprio favore i negoziati con gli Stati Uniti: l’assistente di Putin, Yuri Ushakov, ha sottolineato di recente che i “gli ultimi successi” hanno avuto un impatto positivo.
Secondo il vice capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale Dmitry Medvedev, entro ottobre 2018 si erano arruolate 336mila persone, ben oltre 30mila al mese. Il Segretario Generale della Nato Mark Rutte ha affermato che ogni mese vengono uccisi 25mila soldati russi. Se entrambi i dati hanno ragione, la Russia continua a reclutare più soldati di quanti ne perda. In base ai necrologi e ai resoconti dei parenti, la maggior parte di coloro che si sono arruolate per combattere lo hanno fatto volontariamente; ci sono però segnalazioni di pressioni e coercizioni, soprattutto nei confronti dei coscritti regolari e di coloro che erano accusati di reati penali. Alcune reclute credono erroneamente che dopo essersi arruolate per un anno potranno tornare alla loro vecchia vita con dei soldi in tasca. Una nuova recluta può guadagnare fino a 10 milioni di rubli (quasi 110mila euro) all’anno. Tutti i contratti firmati con il Ministero della Difesa da settembre 2022 vengono automaticamente rinnovati fino alla fine della guerra. Secondo la Nato, il numero totale di morti e feriti russi nella guerra è di 1,1 milioni, mentre un funzionario ha stimato che le vittime siano state 250mila. Ciò è in linea con i calcoli della Bbc, che però non include i caduti mentre prestavano servizio nelle milizie di due regioni occupate nell’Ucraina orientale, che sarebbero tra i 21mila e i 23.500 combattenti.
Quanto al campo ucraino, che di solito non fornisce cifre sulle proprie perdite, lo scorso febbraio Volodymyr Zelensky ha stimato le perdite sul campo di battaglia in 46mila e 380mila feriti. Decine di migliaia di altri sono dispersi in azione o tenuti prigionieri, ha aggiunto Zelensky. “Sulla base di altre stime e dati incrociati, riteniamo che il numero di ucraini uccisi finora sia pari a circa 140mila”, scrive Bbc.
L’aumento dei morti – La maggior parte dei russi uccisi al fronte nel 2025 non aveva nulla a che fare con l’esercito all’inizio della guerra su vasta scala, come dimostrano i dati della Bbc. Ma dopo la sanguinosa battaglia per la città di Avdiivka nell’ottobre 2023, si è registrato un costante aumento delle vittime tra i cosiddetti “volontari”, ovvero coloro che hanno firmato volontariamente un contratto fin dall’inizio dell’invasione. Sembra che ora costituiscano la maggioranza delle nuove reclute russe, a differenza dei soldati professionisti che si arruolarono nell’esercito prima dell’invasione o di quelli mobilitati per il servizio militare in seguito. Un anno fa il 15% dei militari russi deceduti erano volontari, ma nel 2025 la percentuale è salita a uno su tre.
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