Cori fascisti nella sede Fdi a Parma, La Russa: “Episodi di folklore”. E cita Almirante
“Mai i nostri giovani hanno impedito ad altri di parlare in scuole o università. Mai hanno aggredito agenti o, che io sappia, avversari politici. Sono solo episodi di folklore neofascista sbagliati e utili solo ai nostri avversari”. È la risposta del presidente del Senato Ignazio La Russa a una domanda di Repubblica su quanto avvenuto nella sede di Fdi di Parma, dove il 28 ottobre scorso sono stati registrati cori fasciti. Il riferimento di La Russa è alla contestazione che aveva interessato il parlamentare Emanuele Fiano a Venezia qualche giorno fa.
La Russa – nell’intervista – rivendica come il partito sia pure subito intervenuto: “Lì sono stati commissariati prima che la notizia venisse alla luce”. Sulla vicenda il ministro Crosetto ha avuto toni duri: “Lui – spiega la seconda carica dello Stato – ha detto che andrebbero presi a calci: ma se prendiamo a calci loro per una canzone, allora che facciamo con chi tira le molotov alla Polizia? Li impicchiamo?”.
“Io non voglio impiccare nessuno ma voglio spiegare a questi ragazzi che la reazione a questo antifascismo violento o di maniera non può essere il folklore neofascista. È quello che ci disse Almirante già nel 1979. Sarebbe sbagliato, da stupidi e controproducente, ci spiegò, continuare a usare nostalgie, canzoni e segni distintivi del fascismo nelle nostre sedi. Allora come oggi è al futuro che bisogna saper guardare”.
“Gli assalti neofascisti alle scuole? I cori viva il Duce dalle sedi di FdI? Per il Presidente del Senato è solo folklore! L’apologia del fascismo secondo il pensiero larussiano è diventata come la sagra del carciofo! Le aggressioni nelle scuole spedizioni educative?” scrive su X Angelo Bonelli su X.
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