Achille Polonara è stato in coma, il racconto in tv: “Non ricordo nulla, avevano detto che al 90% sarei morto”. Cosa è successo
Dopo oltre un mese di silenzio, Achille Polonara e la moglie Erika Bufano hanno scelto di raccontare che cosa è successo dopo il trapianto di midollo a cui si è sottoposto il giocatore di basket lo scorso 25 settembre. Le voci si rincorrevano da tempo, ma per ragioni di privacy nessuna testata giornalistica le aveva diffuse. Martedì sera in un servizio a Le Iene è stato confermato che Polonara dopo l’operazione è stato in coma per diversi giorni. La moglie Erika a Nicolò De Devitiis ha confidato che la situazione era gravissima: “Achille è svenuto e gli è partito un trombo, il suo cervello è andato in carenza di ossigeno, le sue possibilità di vita sono molto basse”. Oggi la situazione pare in leggero miglioramento, tanto che le telecamere hanno ripreso la prima uscita di Polonara fuori dall’ospedale di pochi giorni fa: “Non vi liberate ancora di me”, ha detto ironicamente il cestista.
Il 33enne ex giocatore della Virtus Bologna aveva deciso di raccontare pubblicamente la sua malattia. A metà giugno aveva svelato di essere affetto da leucemia mieloide, dopo che già nell’ottobre 2023 era stato costretto a fermarsi per affrontare una neoplasia testicolare. E aveva diffuso le foto delle sue terapie all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna. A metà settembre invece Polonara aveva annunciato che era stata trovata una ragazza compatibile e che si sarebbe sottoposto al trapianto. Le Iene avevano raccontato con lui gli ultimi giorni a Valencia e poi il percorso pre operatorio.
Dopo l’operazione, però, la situazione è peggiorata giorno dopo giorno, come ricostruito in tv. Polonara ha accusato dolori sempre più forti, fino al coma. “Avevano detto che al 90% sarei morto”, ha ricordato Polonara in tv. “Io non ricordo quasi nulla di quello che è successo, è come se avessi dormito. E’ stata tosta, mi davano poche speranze. Quando ho aperto gli occhi ancora non riuscivo a fare nulla. Poi le cose sono andate meglio e ora respirare fuori dall’ospedale è meraviglioso”, ha aggiunto il cestista, che oggi è sotto contratto con la Dinamo Sassari. La moglie Erika ha spiegato i momenti tosti anche dopo il risveglio: “Non parlava, ma mi aveva riconosciuto, poi ha cominciato a dire le prime parole, mi sentiva e io parlavo. All’inizio faceva domande senza senso, poi ha cominciato a cantare alcune canzoni”.
La ripresa è lenta e graduale. Polonara è in sedia a rotelle e ancora ha una mobilità ridotta del braccio destro. Salvo sorprese, sarà dimesso dall’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna nei prossimi giorni, ma dovrà proseguire un percorso di cure e di fisioterapia. “Il suo pensiero principale era: torneò come prima? Ora dovrà impegnarsi nella fisioterapia. Dobbiamo fare un percorso tutti insieme, anche i bambini lo dovranno fare”, ha sottolineato sempre la moglie Erika. Polonara è padre di una bambina di 5 anni e di un bimbo di 3 anni.
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