Valentin Vacherot: “Non dovevo nemmeno giocare. La finale con mio cugino? Da professionisti”
Valentin Vacherot ha vinto il Masters 1000 di Shanghai. Da numero 204 del mondo, partendo dalle qualificazioni, il 26enne è riuscito a imporsi in uno dei tornei più importanti della stagione a livello internazionale (fa parte della lista di eventi al di sotto soltanto dei quattro Slam). Il monegasco ha battuto suo cugino Arthur Rinderknech nella finale andata in scena sul cemento della metropoli cinese.
Il nuovo numero 40 del mondo ha espresso la propria soddisfazione: “Ovviamente oggi era qualcosa di più speciale, era una finale. Giocare una finale è sempre diverso, in qualsiasi torneo. C’era Arthur dall’altra parte della rete e non era facile da gestire, credo che siamo entrambi entrati in campo solo per cercare di battere l’altro, come fanno i professionisti. Fantastico! Avevo come obiettivo prima di venire qui entrare nei top 100 entro la fine della stagione. Sapevo che sarebbe stato difficile, perché anche vincere un solo Challenger è complicato”.
Il monegasco ha proseguito: “Quindi sapevo che, se volevo entrare nei top 100, avrei dovuto vincere più tornei. È pazzesco a dirsi, ma già quest’estate avevo in mente questo torneo. Sapevo che sarebbe stato il più importante prima della fine della stagione, con buone possibilità di entrare nel tabellone. Pensavo che se avessi voluto raggiungere il mio obiettivo dovevo fare bene qui. Ma non avrei mai immaginato che sarebbe andata così”.
Il 26enne ha poi concluso: ““Questa settimana è stata molto dura, molto calda e umida. Sono davvero sorpreso e felice di come ho retto. Come molti sanno, quando sono arrivato qui non dovevo nemmeno giocare il torneo. Le difficoltà ci sono state sempre. Anche nel primo turno di qualificazioni ero sotto 7-6, 4-3, ho salvato un break point. Anche nel secondo turno di qualificazioni ero sotto nel terzo set, 4-3, e ho salvato una palla break. L’ho fatto di nuovo contro Bublik al secondo turno, dopo aver perso il primo set. Ho vinto sei partite, tra qualificazioni e main draw, rimontando dopo aver perso il primo set. Sono solo felicissimo di come ho gestito tutto questo. Essere qui adesso mi sembra surreale”.