Cosa non ha ancora vinto Tadej Pogacar? I prossimi due obiettivi del 2026 sono già definiti
Il più forte al mondo. La maglia iridata e quella continentale fanno solo da contorno a ciò che è davvero Tadej Pogacar: Fausto Coppi prima ed Eddie Merckx poi iniziano a tremare, lo sloveno può diventare sempre più uno dei più forti ciclisti di ogni epoca. Oggi l’ennesima perla: il quinto Giro di Lombardia, conquistato a Bergamo, per la quinta stagione consecutiva.
Ed ora cosa manca ad un palmares già da sogno per il fuoriclasse della UAE Team Emirates – XRG? I Tour de France in cascina sono quattro, c’è anche un Giro d’Italia e ci sono dieci Classiche Monumento (oltre alle cinque Classiche delle Foglie Morte anche tre Liegi e due Giri delle Fiandre).
Il 2026 è pronto per essere un altro anno di conquiste per lo sloveno. Gli obiettivi in mente sono due, già dichiarati in questa stagione e sfiorati: la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix, per completare la schiera delle Monumento portate a casa.
A livello di Grandi Giri manca ancora la Vuelta di Spagna nel palmares del 27enne di Komenda: non sappiamo se sarà la prossima stagione quella giusta per chiudere il cerchio, ma prima o poi ci riuscirà sicuramente.