Corsa al riarmo, Berlino spende sette miliardi per caccia, satelliti e un nuovo centro spaziale
Il parlamento tedesco ha dato il via libera ad acquisti per la Difesa per un valore complessivo di oltre sette miliardi di euro, cifra che sarà impiegata per oltre la metà per acquisire nuovi jet da combattimento Eurofighter Typhoon.
Questi, appartenenti ormai alla quinta tranche assorbiranno la maggioranza dei fondi stanziati dalla Commissione bilancio parlamentare (che per legge deve approvare le spese superiori a 25 milioni), per la realizzazione di venti velivoli che dovrebbero essere consegnati tra il 2031 e il 2034 unitamente ai componenti necessari per la manutenzione del velivolo e un nuovo set di simulatori aggiornati, assetti che valgono circa 412 milioni di euro.
Eurofighter di quinta tranche
Rispetto ai precedenti velivoli, gli Eurofighter della quinta tranche saranno equipaggiati con radar E-Scan più potenti e saranno particolarmente importanti per la guerra elettronica e la soppressione delle difese aeree nemiche per un totale di 1,13 miliardi di euro, con operazioni da completare entro il 2033.
Questa nuova commessa sarà finanziata dal bilancio ordinario dell’esercito finanziario nazionale anziché dal fondo speciale di cento miliardi di euro creato dal precedente governo subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dal quale invece saranno prelevati i soldi per altri progetti sempre legati agli armamenti.
Altri programmi di spesa
Tra i piani di spesa aggiuntivi approvati questa settimana figurano anche i nuovi veicoli blindati Boxer per missioni d’addestramento e mediche, un contratto per la produzione di veicoli da combattimento terrestri leggeri e aviolanciabili, nonché lo sviluppo di un nuovo ponte galleggiante per l’attraversamento dei fiumi.
Anche la Marina riceverà nuovi equipaggiamenti grazie ai fondi stanziati oggi, tra cui nuove imbarcazioni a medio raggio per le forze speciali marittime tedesche e l’acquisto di sistemi sonar antimine.
Investimenti nello spazio
Dall’inizio dell’anno, la Commissione bilancio ha approvato 25 importanti progetti di appalto per l’esercito e ha deciso di investire 35 miliardi di euro in cinque anni in capacità spaziali militari, come ha annunciato il ministro della Difesa Boris Pistorius specificando che questo comprenderà il miglioramento della sicurezza informatica.
Pistorius ha sempre riconosciuto l’importanza del settore spaziale e sottolineato la vulnerabilità delle reti satellitari di comunicazione e navigazione che, qualora aggredite, possono bloccare intere nazioni. La Germania è quindi decisa a dotarsi di nuove costellazioni satellitari da usare in campo civile e militare con funzioni di allerta precoce, ricognizione e comunicazioni protette.
Per allerta precoce si intende un’estensione delle capacità di scoperta radar, inquadramento e riconoscimento ottico, analisi delle trasmissioni radio e la loro ridondanza. Per i lanci spaziali la Germania si orienterà anche verso razzi di dimensioni più piccole ma lanciabili da più postazioni, uniti ai lanciatori per grandi carichi. Il tutto gestito da un centro spaziale operativo dedicato al Comando spaziale delle Forze armate della Repubblica Federale di Germania.
Pistorius sostiene anche il progetto Combined Space Operations che prevede che la Germania collabori con partner europei per gli investimenti nel campo dell’innovazione.
L’ingresso dei cechi nei droni
Intanto, a sudest di Berlino, il gruppo industriale ceco Csg (che ha sedi anche in Slovacchia), ha annunciato di voler entrare nel mercato dei sistemi aerei senza pilota con la creazione di una nuova realtà, la AviaNera Technologies.
Csg produce armi, munizioni ed equipaggiamenti. L’azienda è di proprietà dell’imprenditore ceco Michal Strnad – figlio del fondatore Jaroslav – e ha dichiarato:
“Siamo riusciti in pochi anni a costruire una posizione solida nel settore delle munizioni di piccolo calibro e ora puntiamo a raggiungere un risultato simile con prodotti di alta tecnologia; il nostro obiettivo è diventare una realtà significativa anche nel campo dei droni a cominciare dal progettare e costruire sistemi motori a reazione. Stiamo concludendo alcune acquisizioni e stringendo accordi anche in Ucraina (alla quale fornisce già armamenti) oltre che ampliare la presenza in Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania.
L’azienda ha tutte le caratteristiche per diventare un colosso della Difesa, poiché gestisce filiali in Usa, Regno Unito, Italia, Spagna, Serbia e India. Negli Stati Uniti, tra le filiali di Csg figurano, tra gli altri, nomi come Remington e Kinetic Group.”