MotoGP, Marquez in infermeria, Bagnaia in analisi. Dal ‘Mundialito’ alla ‘Desbarajuste’
C’era aria di Mundialito dopo Motegi, quella sorta di informale e puramente ipotetica sfida tra Marc Marquez e Francesco Bagnaia nella fase finale del 2025 che avrebbe potuto fare da trailer in vista di un potenziale duello nel 2026. Invece, Mandalika ha mandato a carte quarantotto questo scenario, stravolgendo completamente il panorama. Dal Mundialito alla Desbarajuste, la confusione.
Francamente, Pecco è diventato un caso. Da dominatore incontrastato in Giappone a fantasma in Indonesia. Il ventottenne piemontese si è reso protagonista di un weekend sconcertante. La caduta domenicale è stata il meno. Le sue prestazioni si sono rivelate sconvolgenti in negativo. Sempre ultimissimo, con il superlativo, quasi rinunciatario.
Una situazione del genere si fatica a ricordarla, ammesso si sia mai presentata. Il Bagnaia indonesiano è apparso un centauro al capolinea, come poteva essere il Valentino Rossi del 2021 (a 42 anni suonati e non a 28) o il Jorge Lorenzo del 2019 (totalmente demotivato dai ripetuti infortuni).
Cionondimeno, Pecco non può essere accomunato alla versione crepuscolare del Dottore e di El Martillo, ormai spenti senza possibilità alcuna di riaccendersi. Il #63 era invece reduce da un fine settimana da protagonista assoluto. Bagnaia ha vissuto il miglior GP della stagione e poi, pochi giorni dopo, uno dei peggiori della carriera.
Di certo, tutte queste voci legate a test con specifiche del 2024 (se non addirittura il loro utilizzo a Motegi) non aiutano. C’è un po’ troppa confusione (desbarajuste appunto) e una dietrologia esagerata che non generano l‘unica cosa di cui il pilota avrebbe bisogno. Serenità.
Ai teorici del complotto verrebbe da chiedere quale interesse avrebbe Ducati nel danneggiare Bagnaia dopo averlo cresciuto e portato in palmo di mano verso due Mondiali. Sarebbe come il proverbiale marito che, per fare un dispetto alla moglie, si tagliò una certa parte anatomica…
Mandalika ha pure detto male a Marquez, rientrato in infermeria. La grande incognita legata alla sua campagna iridata 2025 era rappresentata dal rischio di infortunio traumatico. Eccolo, puntuale come le tasse. Ininfluente, però, perché il titolo è già in cassaforte.
Quantomeno Ducati sorride per la vittoria di Fermìn Aldeguer, già sotto contratto con la Casa di Borgo Panigale e potenziale fiche da mettere sul tavolo verde del 2027. È l’unico aspetto positivo di un weekend orrendo per il Factory Team bolognese.
Si riparte da Mandalika con tante incognite. Mundialito può sempre essere, da qui a fine stagione, però completamente diverso da quello presupposto dopo Motegi. Con Bagnaia che non da’ garanzie a Marquez rotto, potremmo assistere a una parte conclusiva di 2025 da “Liberi tutti” con GP slegati gli uni dagli altri e tanti protagonisti occasionali? A Phillip Island la prima risposta in merito, ma bisognerà aspettare due settimane per capire se sarà ancora Desbarajuste.