Roland Garros 2025: da Paolini a Musetti, ecco gli ottavi-viatico dello Slam parigino
Dopo una notte che, a Parigi, sarà indubbiamente ricordata per motivi che hanno a che fare con una palla un po’ più grande di quella da tennis, è tempo di pensare alla seconda domenica del Roland Garros 2025, quella dedicata agli ottavi di finale. Per gli uomini parte bassa, per le donne parte alta.
Sul Court Philippe Chatrier l’apertura è affidata a Jasmine Paolini e alla sua seconda volta in due Slam contro Elina Svitolina. Agli Australian Open la condizione era tutta dalla parte dell’ucraina, che si è imposta in rimonta e, nei fatti, d’autorità, costruendo la base per quella che è poi diventata una valida stagione. Ottimo il suo rendimento sul rosso, anche se le sono mancati i picchi della toscana. Uno scontro, questo, tra vincitrici di Roma: 2017 e 2018 per Svitolina, 2025 per Paolini. E per Jasmine sarà il vero banco di prova di un torneo nel quale ha rischiato all’inizio, ha controllato nel mezzo e, due giorni fa, non ha nemmeno dovuto forzare più di tanto. Nessun set perso finora per l’ucraina, che va a caccia del quinto quarto di finale in questo torneo, che è anche l’unico Slam in cui almeno al primo turno ha sempre vinto.
La chiusura, invece, ha il sapore di Lorenzo Musetti, nell’altro grande appuntamento azzurro della giornata, quello con il danese Holger Rune. Questo è fondamentalmente l’ottavo sognato da tutti alla lettura del tabellone, e non è impossibile una battaglia lunga. Un’eventualità cui certamente saranno preparati entrambi i giocatori, con il toscano che nel frattempo, dopo lo 0-2 nei precedenti con l’avversario di questa sua sessione serale, è salito di almeno un paio di livelli come capacità. Sarà un ritorno alla sessione serale per Musetti, che l’anno scorso ci ha vissuto sia il disinnescamento di Gael Monfils che le incredibili ore piccolissime contro Novak Djokovic, pur finite male (ma, va ricordato, quella programmazione fu frutto di un incredibile errore organizzativo che aumentò a cinque i match sullo Chatrier). Il tutto senza dimenticare che sul centrale parigino, di sera, l’ultimo ricordo è anche il più bello: la medaglia di bronzo olimpica. Rune prima degli ottavi a Parigi non si è mai fermato, ha già due quarti in bacheca. Musetti va a caccia del primo.
A livello di giornata, va annotato come il programma del Court Philippe Chatrier sia tra i più mostruosi possibili a livello di ottavi. Dopo Paolini-Svitolina, infatti, ci sarà la supersfida tra Elena Rybakina e Iga Swiatek, qualcosa che ha bisogno di pochissime presentazioni perché i nomi parlano davvero da soli. Un Wimbledon da una parte, quattro Roland Garros dall’altra, 6-6 nei precedenti, due giocatrici che stanno cercando di riprendersi il loro posto nel tennis che conta in modi diversi, tante vicende complesse nell’ultimo anno. Di argomenti ce ne sono tanti, fin troppi già fuori, e allora ecco comparirne un altro dentro il campo, costituito da un solare contrasto di stili. Certamente Swiatek preferisce Rybakina a Jelena Ostapenko (in quel caso lo 0-6 nei precedenti avrebbe avuto ulteriori strati di significato in più), ma è chiaro, anche visto come sono spesso andati gli ultimi confronti della polacca con le big, che oggi il test è molto serio.
Forse la sfida più a senso unico, almeno alla vigilia, è pronosticata tra Ben Shelton e Carlos Alcaraz. Attenzione, però: lo spagnolo ha già lasciato due set per strada, un po’ per distrazione, un po’ perché il bosniaco Damir Dzumhur si è ricordato di esser stato un giocatore forte, da primi 30, un lustro e mezzo fa. E questi svarioni contro Shelton sono difficili da permettersi, anche se l’americano non è quel che si direbbe uno specialista del rosso. Qualcosa l’ha migliorato nell’ultimo paio d’anni, ma rimane ancora più ancorato alla schematica pura del cemento, della sua superficie naturale. Certo, quanto a potenza pura siamo su livelli altissimi, ma resta da vedere se il già noto 2-0 del murciano diventerà 3-0 o se ci saranno dei fattori di rischio.
Anche sul Court Suzanne Lenglen ci sono partite tutte da seguire ognuna per motivi diversi. Capitolo femminile: attenzione, davvero tanta attenzione, ad Aryna Sabalenka. La bielorussa, infatti, contro l’americana Amanda Anisimova è sotto 2-5 nei precedenti e in particolare 1-3 sul rosso. Tutto questo, però, risale ad anni lontani, dal 2022 ad andare indietro, e in questo periodo è cambiata l’interezza della situazione a livello WTA. Fa molto piacere rivedere Anisimova avanti nei tornei, ma qui il favore del pronostico va a Sabalenka. Anche se, per la bielorussa, c’è più cautela del solito. Anche perché la potenziale prospettiva è della cinese Qinwen Zheng, che sul rosso è campionessa olimpica, a patto che arrivi il successo sulla russa Liudmila Samsonova. E a proposito di femminile, va rimarcato un dato importante: tutte le prime otto teste di serie si sono qualificate per gli ottavi. A livello Slam non succedeva dagli Australian Open 2005 (Davenport, Mauresmo, Myskina, Sharapova, Kuznetsova, Dementieva e le Williams), a Parigi addirittura dal 2003 (le Williams, Clijsters, Henin, Mauresmo, Davenport, Capriati, Rubin).
Tra gli uomini, invece, c’è un 1-1 che si spezzerà tra Alexei Popyrin e Tommy Paul. L’australiano non vinceva una partita a Parigi dal 2019 e quest’anno ne ha vinte tre, potendo così andare a caccia del suo miglior risultato a livello Slam. Di suo, l’americano ha completato la collezione dei quarti turni nei tornei maggiori, e adesso punta a raggiungere il secondo quarto di finale consecutivo dopo Melbourne, nonché terzo negli ultimi quattro Slam. Partita di contrasti, questa, anche se forse mai quanto quella tra l’altro USA rimasto, Frances Tiafoe, e il tedesco Daniel Altmaier: tanto esuberante anche nel tennis l’uno, tanto difficile da scardinare l’altro anche per una certa sagacia a livello tattico. Prevedibile una battaglia, di quelle che sul Lenglen piacciono eccome. 2-0 Tiafoe i precedenti.
Infine, da segnalare in casa Italia la questione doppi. Sara Errani e Andrea Vavassori proseguono il cammino in misto e al secondo turno sono opposti alla cinese Xinyu Jiang e all’americano Robert Galloway, mentre Lucia Bronzetti, insieme all’americana Ann Li, tenterà un altro colpo dopo Chan/Olmos: al terzo turno saranno loro a testare le ambizioni del duo russo-belga formato da Veronika Kudermetova ed Elise Mertens.