Golf: Yan Liu in testa a metà Chevron Championship, Moresco al limite del taglio
Non è ancora terminato, e questo potrebbe avere un certo tipo di conseguenze, il secondo giro dello Chevron Championship, il primo Major femminile nel golf. Nelle prime ore del sabato texano si deciderà chi andrà avanti e chi no: intanto c’è la sicurezza di Yan Liu al comando. La cinese guida con -7, lo stesso score di ieri, avendo girato pari con il par nelle seconde 18 buche ed approfittato di un rivolgimento pressoché totale della situazione alle sue spalle.
Dietro di lei, infatti, è furiosa la rimonta di molte del gruppo delle seconde a -6: le americane Lindy Duncan (32 posti guadagnati) e Sarah Schmelzel (14), la giapponese Mao Saigo (14) e la sudcoreana Hyo Joo Kim. A proposito di Corea del Sud, colei che ieri era la co-leader, Haeran Ryu, scende in sesta posizione assieme alla connazionale Hye-Jin Choi, all’USA Angel Yin, alla belga Manon de Roey e alla cinese Weiwei Zhang (che deve ancora finire tre buche): per tutte -5. Molto vicine alla top ten anche l’USA Lexi Thompson, l’australiana Minjee Lee, la cinese Ruoning Yin (-4) e la danese Emily Kristine Pedersen (-3), solo per citare alcuni nomi.
E se la giornata sorride a Nelly Korda, che riesce in un modo o nell’altro a togliersi dalle catene del taglio (46° posto a +1, con -4 di giornata), c’è chi ancora non ha certezze. Tra le tre che si trovano a +2 e dovranno chiudere il giro nella mattina texana, infatti, c’è anche Benedetta Moresco, fermata alla 16 mentre si trovava al 64° posto in compagnia, tra le altre, della tedesca Sophia Popov e dell’americana Jenny Bae, nella stessa situazione. Tre birdie alla 5, 11 e 13 e tre bogey alla 6, 15 e 16 per l’azzurra, che però può guardare con fiducia al par 3 della 17 e al par 5 della 18, dove nel primo giro aveva realizzato due par.
Autentica caduta delle stelle, quella che si verifica dal +3 in poi: in ordine sparso, finiscono tagliate Madelene Sagstrom, Linn Grant, Jennifer Kupcho, Céline Boutier, Charley Hull, Patty Tavatanakit, Yuka Saso, Nanna Koerstz Madsen e Brittany Lincicome, e non sono nemmeno tutti i nomi di chi ha vissuto un Major davvero particolare soltanto a metà.