Due libri al Ghislieri per ricordare la figura del comandante Maino
PAVIA. Alla figura del conte Luchino Dal Verme, il comandante Maino, il collegio Ghislieri dedicherà l’incontro conclusivo del ciclo “Primavera di libertà, l’ottantesimo anniversario della Liberazione”. Lo farà presentando, lunedì 28 aprile alle 18 in aula Goldoniana, due libri che raccontano vita e passioni del Cònt. Con il primo, “Lettere dalla Campagna di Russia” (Guardamagna 2024), l’autore Quinto Marini e gli storici Elisa Signori e Pierangelo Lombardi illustreranno la fase che ha preceduto l’avventura partigiana di Dal Verme, dapprima ufficiale del Regio Esercito e poi protagonista della campagna di Russia come sottotenente del terzo reggimento artiglieria a cavallo.
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Il libro ripercorre dunque, attraverso le 125 lettere e cartoline scritte ai familiari, i 14 mesi trascorsi sul fronte russo. Un’esperienza che, a detta di Quinto Marini, già docente di Letteratura italiana all’Università di Genova, “gli ha aperto gli occhi sulla vera natura del fascismo e sulla follia di quella campagna militare”. Sabina Dal Verme presenterà invece la biografia del padre dal titolo “Il coraggio di essere liberi” (Edizioni Ets), scritta a quattro mani con la cognata Vittoria. Il racconto dell’infanzia di Luchino, la Resistenza, il lungo dopoguerra trascorso nell’azienda agricola di Torre degli Alberi si intreccia a una narrazione più intima fatta di speranze e successi, illusioni e disillusioni, vicende familiari a volte complicate.
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«Mio padre non ha mai ha rinunciato a trasmettere la sua testimonianza – racconta l’autrice –. Lo ha fatto sino a tarda età, caparbio e indomito. Anche se, diceva, conta come un granello di sabbia nel Sahara». Maino è morto il 29 marzo 2017.