L’attrice hard Martina Smeraldi, il sindaco Beppe Sala e Laura Pausini nel mondo di Sfera Ebbasta e Shiva: ecco il primo joint album “Santana Money Gang”
È uscito il tanto chiacchierato disco in collaborazione tra Sfera Ebbasta e Shiva. “Santana Money Gang” – questo il nome del joint album – non è da intendersi solo come un progetto discografico. È la chiusura di un cerchio che si era iniziato a formare a partire dal lontano 2019, anno in cui Shiva e Sfera avevano rilasciato “Soldi in Nero”, la prima traccia che li vedeva rappare assieme su uno stesso beat. Da quel momento qualcosa è cambiato all’interno della scena urban italiana. Si è venuto a creare un sodalizio, un rapporto quasi fraterno tra i due, che ha unito sulla cartina geografica le realtà di Cinisello Balsamo (città dove è nato e cresciuto Sfera Ebbasta) e Corsico (città di Shiva).
Negli anni a seguire i featuring tra i due colleghi non sono mai mancati. In “Santana Season” – album di Shiva pubblicato nel 2023 – hanno collaborato in “Un milione di volte”. Sempre nello stesso anno il brano “G63” di Sfera vedeva la presenza dell’amico Shiva. E se nei loro progetti discografici si sono fatti più assist a vicenda, i due rapper milanesi avevano partecipato anche al brano “Gelosa”, pubblicato dal produttore Finesse. Un’intesa a tutto tondo che, oltre al lato musicale, ha coinvolto la vita privata di Sfera e Shiva. “L’amico si vede nel momento del bisogno” e il rapper di Cinisello, nelle difficoltà, c’è sempre stato per dare supporto al collega. Sfera, 32enne, ha agito da “fratello maggiore” nei confronti di Shiva (25enne).
Non sono stati mesi facili per Andrea Arrigoni – in arte Shiva – che, a seguito della sparatoria avvenuta nel luglio del 2023 davanti al suo studio di registrazione a Settimo Milanese, nell’hinterland di Milano, dove rimasero feriti due rivali, entrambi lottatori di MMA, l’artista era stato condannato in appello a 4 anni e 7 mesi. Qualche settimana fa, invece, i giudici hanno accolto la richiesta della difesa di Shiva di sostituire la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione. Di fatto, consentendogli una maggiore libertà. In questo periodo emotivamente e giuridicamente altalenante per il trapper di Corsico, il collega Sfera gli è sempre stato accanto. Sia fisicamente che virtualmente. Dopo ogni udienza di Shiva, Sfera lo videochiamava sempre. E, durante l’ultima comparsa in tribunale, il rapper di Cinisello era presente in aula assieme all’amico Shiva.
Durante la quarta ed ultima data di Sfera Ebbasta all’Unipol Forum (Milano), sul palco è salito Shiva come ospite. I due avevano regalato ai fan uno spoiler di un loro brano prossimo all’uscita. Da lì, migliaia di fan avevano collegato i punti, formando la scritta “joint album”. Ci ha pensato però Shiva, qualche ora dopo l’ospitata, a mettere un freno alle oramai incontrollabili voci di un disco assieme a Sfera. “Mi spiace leggere continuamente voci su un mio progetto assieme a Sfera, non ci sarà nessun album insieme ed entrambi stiamo lavorando ai nostri progetti da solisti”. Le bugie, anche quelle belle, hanno le gambe corte e, nel primo pomeriggio di giovedì 10 aprile, Shiva e Sfera hanno annunciato l’uscita del loro progetto “Santana Money Gang”.
Poco marketing ma, probabilmente, neanche ce n’era bisogno. Un po’ come ha fatto Marracash con il suo ultimo progetto “È finita la pace”, pubblicato senza avvalersi di alcun tipo di promozione precedente all’uscita. In entrambi i casi, hanno parlato la musica e l’attesa che i rispettivi artisti hanno saputo creare negli anni. Gli streaming degli utenti, infatti, hanno risposto presente, perché sono stati più di 12 milioni gli ascolti di “Santana Money Gang” in poco più di 24 ore.
L’album di Sfera e Shiva è composto da 12 tracce. Si apre subito con “SNTMNG”, l’acronimo dell’album che riunisce la crew “Santana” di Shiva e quella “Money Gang” di Sfera. Nei testi sono tanti i riferimenti ai soldi: “Sono famoso senza la faccia di Gabriel Garko, dodici K da Louis Vuitton per Gabriel e Draco”, rispettivamente il figlio di Sfera e Shiva.
Il rapper di Corsico, come raccontato a “Le Iene”, aveva saputo della nascita di Draco grazie a dei fuochi d’artificio sparati dai suoi amici fuori da San Vittore, il carcere dov’era detenuto. Nell’intro del disco, Shiva, continua a rappare e si scaglia contro il sindaco di Milano. “Fanc*lo Sala, sono io il sindaco”. Secondo quanto affermato da Shiva, sempre a “Le Iene”, Giuseppe Sala si sarebbe rifiutato di far bonificare un campetto da calcio – alle spese del rapper di Corsico – a causa del linguaggio crudo e volgare usato nei suoi testi.
In “Non metterci becco”, la seconda traccia dell’album, sono tanti i riferimenti di Shiva alla sparatoria che l’ha coinvolto ed alle conseguenti indagini da parte degli inquirenti: “Per arrestarci han mosso tutto il nucleo operativo. Santana nella scena, siamo il nuovo terrorismo”, “Fottermi è un grande rischio, colpiamo nelle gambe devi rifarti il menisco”. Il brano “Sei persa” è un’aperta citazione alla canzone “All’ultimo respiro”, dei Club Dogo. “Maybach” è un pezzo che funziona perché il ritornello suona identico alla già hit “Lady (Hear Me Tonight)”. Le tracce scorrono e si arriva a metà del disco con “Neon” dove, Shiva e Sfera cantano “E ultimamente sto licenziando Dio, le cose stanno andando troppo male e non so come posso uscire dall’oblio”.
Le voci femminili inserite nella produzione di “MNGSNT” ricordano molto quelle usate in “Chiara”, singolo di Tony Effe dal ritornello-tormentone che entra subito in testa. “Chiara (Ferragni, ndr) dice che mi adora, dice che non vedeva l’ora”, per intenderci. Una delle tracce più belle, con tanto di intro della pornostar Martina Smeraldi, è senz’altro “D&G”. In una strofa rappata da Sfera c’è anche una citazione a Laura Pausini: “Marco se n’è andato, non è più tornato, mi spiace Laura” oltre che un “fanc*lo i soldi, fanc*lo la fama, davvero. Facciamo ancora ‘sta roba per la strada, davvero”.
“Over (demo)” è una simpatica presa in giro da parte di Sfera e Shiva che, iniziando a farfugliare banali parole d’amore, avevano lasciato intendere avessero registrato un pezzo “love”. Nulla di più sbagliato. Dopo pochi secondi, parte un inaspettato cambio di beat che ha apparecchiato una bella trappata ai due con tanto di breve interruzione per lasciare spazio – o meglio, il suono – ad un rapporto orale molto probabilmente estrapolato da un video a luci rosse. L’album si chiude con “Paranoia”, una traccia ben prodotta da Finesse e Drillionaire.
“Santana Money Gang” è uscito nel momento migliore per i due rapper. Shiva è sulla bocca di tutti sia per la sua buona musica che per le note vicende giudiziarie. Sfera, invece, ha consolidato ulteriormente la sua posizione di “Re della trap” dopo le date, tutte sold out, al Forum di Milano. Il progetto, tuttavia, non convince appieno. L’attesa era tanta, troppa e, forse, ciò ha giocato qualche brutto scherzo sulle aspettative degli ascoltatori. È pur vero che rimangono sempre i primi ascolti di un album e che, dunque, è giusto meriti tempo per uscire alla distanza. La sensazione, però, è che di tracce dense di significato ce ne siano ben poche. Le rappate, le canzoni d’amore e le citazioni ci sono e, molte di queste, sono da apprezzare.
Più che rappresentare la controcultura caratterizzante l’hip hop, è parso che i due artisti – su tutti Sfera – abbiano fatto “il compitino”.
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