Svolta sul delitto di Garlasco, 18 anni dopo c’è un nuovo indagato: riaperta la pista Sempio
GARLASCO. C'è un nuovo indagato per il delitto di Garlasco. A diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, commesso il 13 agosto del 2007, un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, amico oggi 36enne del fratello di Chiara Poggi. Lo riferisce in esclusiva il Tg1 nell’edizione delle 13.30 di oggi (mercoledì). L'uomo, nemmeno 19enne all’epoca del delitto, era già stato indagato tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:15046847]]
Una consulenza disposta nei mesi scorsi dalla Procura di Pavia avrebbe confermato che sotto le unghie di Chiara Poggi, in più punti, erano presenti tracce di Dna riconducibile ad Andrea Sempio. E' quanto riferiscono fonti vicine alle indagini. A dare il via ai nuovi accertamenti è stata l'avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, che ha affidato a un laboratorio di genetica di fama internazionale, con sede in Germania, il compito di analizzare nuovamente i reperti biologici, i quali hanno dato esito positivo. Esito che avrebbe trovato riscontro anche nella consulenza della procura. La procura di Pavia lo ha così iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio, “in concorso con altri o con Alberto Stasi", attualmente in carcere perché condannato a 16 anni per il delitto.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:15046919]]
I magistrati vogliono sottoporre Sempio a nuovi esami per capire se quel 13 agosto del 2007 c’era anche lui nella casa di Garlasco dove Chiara Poggi è stata uccisa. Il Gip di Pavia ha quindi disposto il test coattivo del Dna, dopo che l’indagato aveva opposto un primo rifiuto. L'esame è in programma giovedì a Milano.
Dalla famiglia di Chiara Poggi trapelano solo poche parole: «L’abbiamo saputo dal telegiornale – dice la signora Rita – non abbiamo nulla da dire».
La pista Sempio
Il nome di Andrea Sempio era già entrato e uscito nell’inchiesta sul delitto di Garlasco: pochi giorni prima del Natale 2016 i legali di Alberto Stasi, che da un anno stava scontando in carcere la condanna per l’omicidio, presentarono i risultati di indagini difensive che chiamavano in causa Andrea Sempio come possibile autore dell’omicidio. Il giovane fu indagato come atto dovuto, ma poi scagionato: a marzo il gip archiviò le indagini.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:15047107]]
Gli indizi su cui lavorano gli inquirenti
Sempio era stato sottoposto a un primo interrogatorio, insieme ad altri tre amici di Marco Poggi, la mattina del 18 agosto 2007, poco prima dei funerali di Chiara. Il secondo confronto, il 4 ottobre, avvenne in seguito a una strana serie di telefonate. Dai tabulati telefonici emergerebbero sei chiamate tra casa Poggi e il cellulare del giovane nei giorni precedenti il delitto. Metà di queste partirono dal telefono di Andrea Sempio, il 4, il 7 e l’8 agosto. A insospettire, all’epoca, fu la breve durata delle conversazioni (rispettivamente di 10, 2 e 21 secondi) e soprattutto il fatto che la seconda e la terza avvennero in un momento in cui il fratello e i genitori di Chiara erano già partiti per le vacanze.
Inoltre a puntare il dito contro Sempio erano state le analisi svolte in indagini difensive da un genetista sul Dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi che corrisponderebbe al profilo genetico della famiglia di Sempio. Anche il numero di scarpe del giovane, che porta il 42 e mezzo, è compatibile con le impronte ritrovate sulla scena del crimine.