Migranti, patto Meloni-Starmer contro i clandestini: Londra guarda al modello Albania. Intesa sugli 007 anti sbarchi
Anche il Primo Ministro britannico Keir Starmer condivide la linea del Presidente Meloni sul contrasto all’immigrazione clandestina: da attuare attraverso controlli, difesa dei confini, trasferimento dei migranti in Paesi terzi e potenziamento dei servizi di intelligence. Le politiche del Governo italiano sono ormai considerate modelli virtuosi da replicare e applicare in tutta Europa. Non solo di Ucraina, di pace, di Usa si è parlato al vertice di Londra. Durante il bilaterale tra Italia e Regno Unito il colloquio si è esteso ad altri dossier, in particolare al tema immigrazione. La questione crea un asse solido tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro britannico.
Migranti, si rafforza l’asse Starmer Meloni
Il governo di Londra guarda con interesse –
e non da oggi– al modello italiano del trasferimento degli immigrati in Paesi terzi. Una formula che Downing Street ha già provato a sperimentare con il trasferimento in Ruanda degli immigrati, ma senza successo. Ora che il
modello Albania ha avuto
l’ok della Commissione europea – in attesa del pronunciamento della Corte Ue a fine aprile- Starmer sta valutando una strada simile per contenere l’ondata migratoria nel Regno Unito. Londra e Roma hanno stabilito di intensificare
le relazioni tra le due intelligence anche nella lotta ai trafficanti di esseri umani. «Regno Unito e Italia hanno un approccio molto simile alle importanti questioni che la comunità internazionale è chiamata a risolvere in questi giorni»: così il primo ministro socialista inglese. «Non vedo l’ora di avere l’opportunità oggi di parlarvi delle questioni importanti che ci troviamo ad affrontare – ha detto a Meloni- penso che le affrontiamo con una mentalità molto simile». Ha anche ricordato il suo recente viaggio a Roma.
Meloni: “Sono certa che potremo fare ancora meglio”
“Sono molto contenta che costruiamo di mese in mese la nostra partnership su diversi punti centrali. Sono certa che possiamo fare ancora meglio su temi come sicurezza, difesa, energia e lotta all’immigrazione irregolare e contro i trafficanti di esseri umani. Servono nuovi strumenti e nuove idee per garantire la sicurezza dei nostri cittadini”, ha detto Meloni. La prima visita del premier britannico a Roma risale al settembre scorso. E già in quella occasione l’interesse per il modello Albania fu subito messo in evidenza dal primo ministro della Gb. Un interesse preannunciato dal Telegrafh qualche giorni prima: “Sir Keir Starmer volerà in Italia questo fine settimana per vedere come quest’anno il governo di Giorgia Meloni abbia più che dimezzato il numero di arrivi illegali di migranti”: così scriveva il quotidiano britannico.
«È fantastico averti qui in un momento cruciale», ha sottolineato domenica rivolgendosi a Meloni, davanti all’ingresso al Numero 10 di Downing Street. «Sono molto contenta che costruiamo di mese in mese la nostra partnership su diversi punti centrali. Sono certa che possiamo fare ancora meglio su temi come sicurezza, difesa, energia e lotta all’immigrazione irregolare e trafficanti di esseri umani. Servono nuovi strumenti e nuove idee per garantire la sicurezza dei nostri cittadini» ha ribadito Meloni.
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