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Addio follie green: Von der Leyen annuncia lo stop. Urso: «Salvata l’industria auto europea»

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Multe congelate, la «piena neutralità tecnologica come principio fondamentale» in vista del 2035, sostegno alla produzione di batterie Made in Europe. Al termine della riunione del Dialogo strategico sul futuro del settore automotive, Ursula von der Leyen ha di fatto annunciato la marcia indietro dell’Ue sulle follie green che hanno messo in ginocchio il comparto auto e che rischiavano di affossarlo definitivamente. Si archivia dunque l’impostazione ideologica e si passa al pragmatismo così come chiesto dall’Italia, che intorno al tema ha saputo costruire un’aggregazione di Stati e realtà produttive. Giorgia Meloni, ospite di XXI secolo su Rai Uno  sottolinea con soddisfazione che le cose “piano piano stanno migliorando”. “Sono battaglie che l’Italia sta facendo da due anni. Siamo stati per questo considerati nemici dell’ambiente, ma non eravamo nemici della transizione ecologica: noi eravamo nemici della transizione ideologica”.

«Salvata l’industria auto europea, la Commissione dà ragione all’Italia», ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ricordando che «la tagliola delle multe avrebbe determinato il collasso del settore». «Ora – ha aggiunto – avanti con la piena neutralità tecnologica, l’autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano incentivi europeo».

Salva l’industria dell’auto: l’Ue fa marcia indietro sulle follie green

Ci si aspetta che il Piano completo venga presentato mercoledì. Von der Leyen intanto ne ha illustrato alcuni punti chiave, chiarendo che sarà la stessa Commissione a presentare, già entro un mese, un «emendamento mirato» alle norme sulle emissioni inquinanti dei veicoli, in modo da dare più tempo alle case automobilistiche per rispettarle. «C’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di Co2», ha spiegato la presidente della Commissione Ue, chiarendo che gli «obiettivi concordati» restano sul tavolo, ma anche che «dobbiamo ascoltare le voci e le parti interessate, che chiedono più pragmatismo, in questi tempi difficili, e neutralità tecnologica, specialmente se parliamo degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di non conformità».

Entro un mese l’emendamento per congelare le multe

L’emendamento della Commissione porterà da uno a tre anni il tempo a disposizione delle aziende per rispettare gli standard richiesti, in modo che le multe non scattino come previsto quest’anno. L’allungamento dei tempi, ha spiegato ancora von der Leyen dopo la riunione del Dialogo strategico, «significa più respiro per l’industria, significa anche più chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati. Sono sicura che un emendamento così mirato – ha sottolineato – potrebbe essere approvato rapidamente dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, perché ovviamente ha senso solo se viene concordato rapidamente».

La «piena neutralità tecnologica come principio fondamentale» in vista del 2035

Per quanto riguarda poi la revisione dei target 2035, vale a dire la messa al bando di auto diesel e benzina, la Commissione si prepara «ad accelerare i lavori» e ad assumere, finalmente, «la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale». Oltre a questo c’è un impegno per fare in modo che «le filiere europee di fornitura di automobili siano più solide e resilienti, soprattutto per quel che riguarda le batterie». La «sfida» è sostenere la produzione europea in modo da renderla competitiva con le batterie di importazione e, dunque, «introdurremo gradualmente requisiti di contenuto europei per le celle delle batterie e i componenti», sostenendo la produzione Made in Europe. Ultimo, ma non meno rilevante, il tema della «semplificazione normativa della burocrazia», che, ha annunciato la presidente della Commissione, «continuerà».

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